La Cooperativa Sociale Colibrì: un volo nell’economia solidale

Immagine logo colibrì

ATTILIO IANNIELLO

«Nella foresta invasa dal fuoco, tutti gli animali fuggono impauriti. Il colibrì procede al contrario, torna verso la foresta con una goccia d’acqua nel becco. Il leone lo deride: “Cosa credi di fare?”, ma il colibrì, convinto, risponde: “Faccio la mia parte”».
LA FAVOLA DEL COLIBRÍ

L’immagine del piccolo colibrì che facendo “la sua parte” poco per volta coinvolgerà tutte le diverse specie di animali della foresta nella lotta contro l’incendio diventa simbolo di tutte quelle persone che unendo la loro “piccolezza” possono spegnere poco per volta l’incendio dell’ingiustizia, della negazione dei diritti, dell’intolleranza e della discriminazione.

Forse immaginavano queste cose i soci della Cooperativa Sociale San Paolo di Cuneo, dell’Associazione Arci Uisp “Valletti” di Fossano, dell’Associazione “Solidarmondo” di Saluzzo e dell’Associazione “Cose dall’altro mondo” di Mondovì, quando a partire dalla fine del primo decennio del 2000 incominciarono a trovarsi e a progettare la costituzione di una cooperativa in cui confluire.

La cooperativa e le associazioni che abbiamo citato avevano in comune l’esperienza della gestione di proprie Botteghe del Commercio Equo e Solidale nelle rispettive cittadine e nel 2011 decidevano di promuovere la Cooperativa Sociale Onlus “Colibrì”, diventando di fatto i soci fondatori.

«Le nostre  realtà associative avevano aperto delle Botteghe del Commercio Equo e Solidale una ventina di anni fa», racconta Miranda Origlia, presidente della Cooperativa “Colibrì”. «Essendo tutte associate al Consorzio Altromercato [http://www.altromercato.it/it] ci incontravamo spesso ai diversi corsi formativi organizzati dal Consorzio stesso. Nel corso degli anni avevamo anche tentato un Coordinamento delle botteghe del commercio equo della Provincia, iniziativa poi conclusa. Questo però, nel corso del tempo, ha permesso la conoscenza reciproca, la collaborazione e, infine, il desiderio di unire le nostre forze allo scopo di avere una maggiore visibilità nel territorio».

I soci della Cooperativa “Colibrì” hanno voluto sottolineare in modo particolare nel proprio Statuto approvato al momento della costituzione il loro impegno alla promozione dei diritti universali della persona così come sono descritti nella “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.

La Cooperativa, inoltre, nell’art. 3 dello Statuto enunciava gli scopi che si proponeva di realizzare: « a) Sostenere, senza alcuna distinzione di sesso, razza, religione o ideologia politica, lo sviluppo umano, sociale, culturale ed economico dei soggetti più deboli, provenienti prevalentemente da aree svantaggiate del Sud del mondo e da cooperative sociali, da altre organizzazioni non profit del Nord del mondo, con un’attenzione particolare per quelle presenti sul territorio locale. La finalità prevista è permettere il loro inserimento e integrazione sociale e il loro accesso al mercato a condizioni eque, con riferimento e nel rispetto delle norme della “Organizzazione Internazionale del Lavoro” (OIL) e della “Carta Italiana dei criteri del Commercio Equo e Solidale” approvata dall’Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo Solidale (AGICES) [http://equogarantito.org/]; b) Proporre stili di vita e promuovere azioni sociali e comportamenti economici tali da contenere ed eliminare forme di sfruttamento e di limitazione allo sviluppo, attualmente esistenti o derivanti dai meccanismi del sistema economico e finanziario mondiale; c) Favorire, nella realtà italiana e internazionale, ogni forma e attività di cooperazione sociale, culturale ed economica atta a facilitare la conoscenza fra le popolazioni del Nord e del Sud del Mondo, rimuovendo gli ostacoli oggi esistenti; d) Collaborare attivamente con le organizzazioni e gli enti presenti sul territorio con i quali si condividono finalità ed obiettivi, creando una “rete” articolata ed estesa (Cooperative, Cooperative Sociali, gruppi di acquisto solidale, economia solidale, associazionismo ecc.); e) Diffondere valori e strumenti per un consumo responsabile e solidale, proponendo stili di vita sostenibili atti a salvaguardare l’ambiente, la natura, la biodiversità e la difesa della salute in genere».

Foto di Beatrice De Blasi (Archivio Altromercato)

Foto di Beatrice De Blasi (Archivio Altromercato)

Attualmente il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa è formato da sei soci volontari (Miranda Origlia, Grazia Quagliaroli, Ernesto Ferrando, Giancarlo Gilardi, Giuseppe Cravero e Andrea Battaglia) e da tre soci lavoratori (Gilberto Morganti, Emi Ambrogio e Giorgia Nasi).

«La nostra Cooperativa è nata dal comune entusiasmo per un’azione di sostegno ai produttori del Sud del Mondo per offrire un’alternativa ai meccanismi di sfruttamento e attivare dei rapporti commerciali diretti e stabili con piccole organizzazioni. Nel tempo è stato possibile attivare anche   il sostegno a Cooperative locali che coltivano le terre confiscate alla criminalità organizzata  e a progetti di inserimento lavorativo nelle carceri

Il nostro obiettivo primario era e rimane comunque quello di sensibilizzare i cittadini ad una maggiore attenzione agli stili di vita, ad un consumo più critico. La decisione di unire le nostre forze risale quindi all’inizio del 2011, convinti che insieme si poteva incidere più e meglio», continua Miranda Origlia. «Proprio in quel periodo, anche il commercio equo ha cominciato però a risentire della crisi economica internazionale che aveva già penalizzato il commercio in generale. Le vendite sono diminuite e, si nota anche una diminuzione di quella sensibilità solidale che è sempre stata il nostro punto di forza. Che fare dunque? Abbiamo deciso di reagire alla crisi e in questo l’essere una cooperativa, agire insieme in sintonia con tutto il movimento cooperativo e dell’Equo e Solidale, ci sta aiutando non poco. Intanto stiamo monitorando le vendite e stiamo valutando cosa funziona e cosa no nelle diverse Botteghe. Ai tradizionali prodotti dell’Equo e Solidale, prodotti che in genere venivano importati da Paesi in via di sviluppo, abbiamo affiancato prodotti italiani alimentari e non che hanno alle spalle storie di solidarietà come, per esempio, gli agrumi del Consorzio Goel [http://www.goel.coop/bio/], la pasta della Cooperativa LiberaTerra [http://liberaterra.it/it/], l’olio extravergine d’oliva ‘ndrangheta free della Cooperativa calabrese “Giovani in Vita” e  prodotti delle economie carcerarie».

Foto di Rudi Dalvai (Archivio Altromercato)

Foto di Rudi Dalvai (Archivio Altromercato)

Per affrontare la crisi economica, la Cooperativa promuove  anche un importante sviluppo della comunicazione verso l’esterno:
«Abbiamo anche preso coscienza in questo periodo che non si poteva demandare a chi lavorava all’interno delle Botteghe la comunicazione esterna dei nostri progetti e della promozione dei prodotti. L’impegno nel disbrigo delle incombenze quotidiane è totale quindi occorreva trovare un’altra persona che si dedicasse a tempo pieno alla comunicazione», spiega Miranda Origlia. «La scelta è caduta su Anna Cattaneo, giovane con una buona esperienza di militanza in gruppi di volontariato. Anna ha iniziato subito a realizzare molte attività e incontri di sensibilizzazione in modo da costruire una rete di efficace solidarietà con associazioni, Gruppi di Acquisto Solidali, scuole, singole persone e così via. L’azione svolta nelle scuole di ogni ordine e grado sono ora un fiore all’occhiello della Colibrì. La Cooperativa inoltre svolge  un servizio di catering  e coffe-break per privati ed enti; questo serve anche a far conoscere sia i prodotti che le attività delle nostre botteghe».

Presentare con cura e con professionalità i valori della mutualità, della cooperazione, della democrazia economica in una società che vive tempi di poco “bene” e di niente “essere” è una sfida che non tocca solamente la sfera economico-sociale delle persone ma anche l’aspetto culturale, politico ed esistenziale. La ricerca alternativa del bene-essere richiede di tracciare sempre nuovi sentieri che conducano ad una casa della solidarietà collettiva.

Foto Archivio Cooperativa Manduvirà

Foto Archivio Cooperativa Manduvirà

COLIBRÌ Società Cooperativa Sociale ONLUS
Via Monsignor Peano 8, 12100 Cuneo | tel. e fax 0171 64589 |
info@coopcolibri.it  |   www.coopcolibri.it

Le Botteghe:

CUNEO Corso Dante 33 | tel. 0171 634819 | cuneo@coopcolibri.it
BORGO S. DALMAZZO Via Garibaldi 19 | tel.0171 266532 | borgo@coopcolibri.it
FOSSANO Via Garibaldi 8 | tel. 0172 636559 | fossano@coopcolibri.it
MONDOVI Via S. Arnolfo 4 | tel. 0174 45333 | mondovi@coopcolibri.it
SALUZZO | Via Volta 10 | tel. 0175 46319 | saluzzo@coopcolibri.it