Accademia e Antiaccademia

Agide Noelli, Santuario

Agide Noelli, progetto per il Santuario

LORENZO MAMINO

A Mondovì, nella ex-Confraternita di Santo Stefano a Breo, si è aperta il 20 ottobre una nutrita esposizione di acquerelli di Agide Noelli (1870-1954): ben 75 opere (paesaggi, nature morte, disegni  per il Santuario di Vico e per S. Fiorenzo di Bastia). Ma le opere per lo più sono molto simili, ripetitive, sia come tecnica che come resa grafica. Cambia solo il soggetto, il tema del dipinto. Nel migliore dei casi è espressa ed è integra la forza dell’accademismo primo-novecentesco: mano sicura per una rappresentazione irreprensibile, tendente alla pura descrizione e non alla reinvenzione.

Bruno Capellino

Bruno Capellino

Alla Stazione Ferroviaria invece, nei locali del Bar Sociale mandato avanti da volontari di una giovane cooperativa, è stata inaugurata venerdì scorso una mostra di quasi un centinaio di piccole opere di Bruno Capellino che è un po’ il rovescio della medaglia: opere tutte diverse per tecnica e per composizione grafica. Piccole opere (10×13 fino a 15×25 cm) che sono il risultato di meditazione assorta alla ricerca di accostamenti e di stesure  sempre diversi e sempre riuscitissimi: una applicazione prolungata ed eremitica, fuori dal tempo e da regole concordate. Opere gentili, tutte rifinite con cura, tutte sorprendenti, frutto di una mente fine e spaesata. La mostra è da vedere. Se vista in parallelo con quella di Agide Noelli è  ancora meglio. Per gustare l’antitesi tra le due, allestite una all’insaputa dell’altra, a poco più di un chilometro di distanza e così diverse. In preparazione al Natale. La prima chiuderà il 26 novembre, la seconda il 26 dicembre. Entrambe, come si vede, sotto la protezione di Santo Stefano Protomartire.