JOHN IRVING CLARKE

È stata serendipità, coincidenza o pura fortuna di essere stato nel posto giusto al momento giusto? Comunque, mi trovavo al Mocca Moocho, un caffè di Wakefield con il look incentrato sull’arte, quando è arrivata notizia che una ceramista aveva una sovvenzione per realizzare una serie di mosaici in Almshouse Lane, una piccola via di passeggio nel centro di Wakefield, e stava cercando dei testi da accompagnare le opere.

«Lasciate fare a me», ho detto, dimostrando la mia propensione ad accollarmi sempre più compiti quando le mie voci razionali interne mi dicono «Basta! Ne hai già a sufficienza!». Ma questa cosa era intrigante e interessante, una possibilità di ravvivare un passaggio senza interesse e di promuovere un posto per la poesia nella vita culturale di Wakefield.

Sono andato nello studio Art House dove lavorava Fi Oberon, la ceramista in questione, la quale mi diede più informazioni. La sovvenzione era stata concessa per ravvivare undici rientranze nei muri di Almshouse Lane. Aveva l’incarico di realizzare dei mosaici che riflettessero i temi principali della vita della città di Wakefield e aveva intenzione di usare un mucchio di piastrelle rotte che si era procurata. Potevo fornirle dei brevi testi da inserire nei mosaici?

Certo che potevo, ma invece di scrivere undici poesie decisi di interpellare tre esuberanti gruppi di scrittura di Wakefield. I Black Horse Poets sono il gruppo di poesia che opera da più tempo a Wakefield, composto da numerosi abili poeti. I Red Shed Readings sono essenzialmente incontri di lettura ad alta voce, ma il carattere particolare dell’organizzazione comprende l’inclusione e l’incoraggiamento di nuovi aspiranti poeti, diventandone un vivaio. Ed infine gli Agbrigg Writers sono un gruppo di scrittura creativa che aveva dichiarato l’indipendenza dal controllo delle autorità locali e aveva preso in carico la propria attività, incontrandosi settimanalmente; al loro attivo avevano già un numero impressionante di pubblicazioni, incluso un libretto che commemorava il disastro della miniera di carbone Lofthouse del 1973.

Così iniziava il compito. Puoi tirar fuori una breve poesia (40 parole?) per illustrare uno dei temi seguenti: arte, ecologia, orticoltura, letteratura, comunità, educazione, artigianato, sport, architettura, popolazione e ambiente? Alcuni dei poeti rinunciarono, altri neppure risposero, ma la maggior parte afferrarono la possibilità di fornire pezzi accessibili ma che provocassero idee, di essere parte di un progetto artistico importante per l’ambiente e gli abitanti di Wakefield.

Ed ora, eccoli là, i mosaici poetici di Almshouse Lane, grazie alla collaborazione tra City Centre Partnerships di Wakefield, Art House e Ridings Shopping Centre e il fantastico lavoro di Fi Oberon e dei poeti di Wakefield.

(Traduzione di Silvia Pio)