Germain Droogenbroodt conosce il nostro paese

cover Conosci il tuo paese

SILVIA PIO (a cura)

Germain Droogenbroodt è nato a Rollegem, in Belgio, nel 1944. È poeta, traduttore, editore e promotore di poesia contemporanea internazionale. Scrive in olandese, sua lingua madre, e in spagnolo.

La sua raccolta “Conosci il tuo paese? Meditazioni sul Lago di Como” ha ispirato un gruppo di quaranta pittori italiani, che hanno esposto le loro opere in un’iniziativa di letture, musica e danza, svolta ad Erba (CO) nel settembre 2013, e che verrà ripetuta il prossimo 29 marzo 2014.

IMG_0021

IMG_0019La raccolta, il cui titolo è tratto dal famoso verso di Goethe: Conosci il paese dove fioriscono i limoni?, contiene poesie ispirate al lago di Como, dove l’autore è tornato più volte «cattu­rato, come tanti prima di lui, dalla tenera, malinconica malia del lago. Droogenbroodt è diventato italiano d’adozione, ha imparato la nostra lingua, mescolando la musicalità del neerlande­se per inventarsi immagini poetiche che fondono mirabilmente i colori del sud – sia pure attenuati dalle brume che così facilmen­te, estate e inverno, fasciano il lago – e i grigi, sospesi rarefatti e magici, della sua prima patria.» (Dalla prefazione di Donatella Bisutti. “Conosci il tuo paese? Meditazioni sul Lago di Como”, Ed. POINT International. Traduzioni di Donatella Bisutti, Ricardo Held e Annie Reniers. Epilogo di Luca Benassi).

Intervista

Quando e come si è avvicinato alla poesia?

Da giovane sono sempre stato attratto dalla poesia. Più o meno all’età di 17 anni ho traslocato dal mio paese natale a Bruxelles e là ho trovato delle biblioteche fantastiche, di lingua francese, olandese, inglese e tedesca (Goethe Institut). Ho scoperto “Les Fleurs du Mal” di Baudelaire, insieme alla poesia  di Verlaine, Rimbaud, Mallarmé, Lamartine, François Villon, e Victor Hugo. Però, per qualche ragione che non so spiegare, mi sentivo attratto soprattutto dalla poesia tedesca, a partire da Goethe, Schiller, Eichendorf e più tardi Rilke, Hölderlin fino ai poeti del secolo scorso Peter Huchel e Reiner Kunze, che ho tradotto in seguito. Così la mia poesia, al contrario di quella dei poeti fiamminghi e olandesi contemporanei influenzata generalmente dalla poesia olandese e in alcuni casi americana, si è ispirata alla poesia naturalistica tedesca. La mia composizione “Quaranta al muro”, che diede il titolo alla mia prima raccolta, è stata dedicata ad un poeta naturalistico della Germania dell’Est chiamato Peter Huchel.

Quando esattamente ha iniziato a scrivere poesia?

Ho scritto qualche verso da giovane, che per fortuna è andato perso. In seguito ho scritto e pubblicato in riviste alcuni racconti, recensioni di libri e articoli di viaggio, ma il mio debutto come poeta è arrivato tardi. Infatti il mio primo libro di poesia, “Quaranta al muro”, considerato neo romantico, venne pubblicato nel 1984 quando avevo quarant’anni, ai quali il titolo si riferisce. Consideravo compiere quarant’anni  come un segno, una specie di avvertimento. Allora vivevo ancora in Belgio, ma dopo aver scoperto l’Italia leggendo Goethe e deciso di traslocare qui, la mia poesia cambiò del tutto. Così ho scritto la raccolta “Conosci il tuo paese?”, in Italia, in un paesino sul lago di Como chiamato Pognana. Contrariamente al primo libro che aveva poesie piuttosto introspettive e malinconiche, il secondo contiene soprattutto versi in cui la natura viene osservata e meditata, con descrizione di panorami.

La mia poesia è poi nuovamente cambiata con “The Road”, scritto in India, ed è diventata più filosofica sotto l’influenza delle letture di poeti e filosofi asiatici e dei miei numerosi viaggi in oriente.

Che cos’è esattamente la poesia per lei?

Sempre più la poesia è per me una ricerca esistenziale. Paul Celan, uno dei miei poeti preferiti, scrisse: la realtà non esiste, la realtà vuole essere ricercata e scoperta. Per il grande poeta spagnolo José Ángel Valente, del quale ho tradotto una selezione di poesie, la poesia non era la riproduzione di un’esperienza del poeta ma la produzione di una nuova esperienza. Anche per me la poesia è ricerca e scoperta di quanto non sapevo, illuminazione. Non potrei vivere senza poesia. In secondo luogo è creazione di bellezza per quei lettori che non riescono più a trovarla in quanto viene offerto dai media e dagli onnipotenti Grandi Fratelli di Google & Co, che stanno manipolando le nostre vite.

Germain reading in Granada, Nicaragua February 2012

Germain reading in Granada, Nicaragua February 2012

Non inseguire le stelle notturne
ma controcorrente l’oscurità
terrestre e palpabile

non risparmiare l’elemosina
spartisci con i nomadi della notte
il pane e il vino

getta rose nell’alba.
(da: Controluce, Ed. Puntoacapo)
***

Risveglio seducente
per Karel Jonckheere

Il grido acuto dei gabbiani
lacera la cortina della notte
i villaggi dormono ancoragli uccelli d’acqua
governano il silenzio

l’Aurora per sedurci
alza il sua velo di sibilla
dischiude alla vista del poeta
il vergine segreto del mattino
mentre lui, sul foglio bianco,
raccoglie un pugno di parole

bacche dolci
di una nuova poesia.
(da Conosci il tuo paese? Meditazioni sul Lago di Como, Ed. POINT International)

Notizie bibliografiche

Germain Droogenbroodt vive e lavora dal 1987 ad Altea, un pittoresco e artistico paese vicino a Valencia. Per il carattere universale della sua opera – le sue poesie sono state tradotte e pubblicate in 14 lingue – e della sua personalità, è invitato frequentemente a dare letture e conferenze in paesi come Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Egitto, Romania, Corea, Taiwan, Nepal, Messico. In Egitto gli è stato conferito il “Dottorato honoris causa” in letteratura, per i suoi meriti come poeta, traduttore, ed editore di poesia internazionale.

Ha tradotto oltre trenta libri di poesia tedesca, inglese, francese e castigliana, tra cui figurano opere di Bertold Brecht, Reiner Kunze, Peter Huchel, Miguel Hernández, José Ángel Valente, Francisco Brines, Juan Gil-Albert, e ha realizzato adattamenti di poesia cinese e coreana. La casa editrice POINT (POesía INTernational), da lui fondata, ha pubblicato più di ottanta libri di poesia internazionale. Insieme ai poeti cinesi Bei Dao e Duo Duo ha fondato un nuovo movimento di poesia, il neosensazionismo. Ha organizzato il festival internazionale di poesia “La Costa Poética”. È consulente letterario dell’“Encuentro de Poetas del Arco Mediterráneo” ed è stato segretario del “Congreso Mundial de Literatura”. Nel 1998 ha dato avvio su internet al progetto “Conciencia Planetaria”, con la pubblicazione di poesie scritte da famosi poeti di tutti i continenti, per denunciare l’inquinamento ambientale e intellettuale.

La sua produzione poetica è poliedrica. Dopo il debutto con “Cuarenta en la pared” (1984), annoverata come poesia neo-romantica, ha pubblicato “¿Conoces el país? (“Conosci il paese?”), un libro di poesia naturalista. Nel 1995 ha ottenuto la “Hawthornden Fellowship Award”, e durante il soggiorno nel castello scozzese di Hawthornden ha scritto “Conversación con el más allá” (Conversazione con l’aldilà), premiato con il Premio di Poesia P.G.Buckinx. Quasi contemporaneamente veniva pubblicato “Palpable como la ausencia” (Palpabile come l’assenza), raccolta bilingue neerlandese-castigliano, illustrato dal pittore tedesco S.Reich an der Stolpe. Alla fine del 1997 è uscito con il titolo di “Veinticinco y dos poemas de amor” (Venticinque e due poesie d’amore) un secondo ciclo di poesia romantica e l’anno seguente “Entre el silencio de tus labios” (Tra il silenzio delle tue labbra), raccolta di poesie d’amore, con un’opera grafica di Giacomo Manzù. Nel 2002 ha pubblicato “Counterlight” (Controluce), tradotto in italiano da Tiziana Orrù e pubblicato da Puntoacapo editrice nel 2008. Nello stesso anno Droogendroodt ha pubblicato in Belgio “In the Stream of Time Meditations in the Himalayas”, (Nello scorrere del tempo Meditazioni sull’Himalaya), come parte inedita di una antologia complessiva delle poesie del poeta fiammingo. Il suo ultimo libro è “Unshadowed Light” (luce senz’ombra), pubblicato nel 2012 in edizione bilingue olandese spagnolo e presentato lo stesso anno alla Fiera del Libro di Anversa, in Belgio.

Agli inizi del 1998 Germain Droogenbroodt, che ha visitato cinquanta volte l’Estremo Oriente, le cui culture hanno lasciato un’impronta profonda nella sua opera poetica, si è recato per la quarta volta in India, ospite del suo amico e celebre pittore indù Satish Gupta. Da lì si è poi recato in Rajastan, dove ha portato a compimento “El Camino” (Il Cammino), un ciclo di poesia con elementi filosofici, che ha ispirato non solo il pittore belga Frans Minnaert, ma lo stesso Satish Gupta. Quest’ultimo ha impreziosito l’edizione de “El Camino” con i suoi disegni. Nel 2002 è uscito “Amanece el cantor” (Sorge il cantore), un omaggio poetico a José Ángel Valente, scritto in castigliano.

Germain cura la rubrica di Margutte Piovono Poesie.

http://www.point-editions.com

http://www.mediterranean.nu/?p=2403

Nella gallery: opere del Gruppo Artistico Erbese ispirate dalle poesie di Germain Droogenbroodt. Gli autori sono Marco Bevignani, Maria Grazia Bomman, Giovanni Brambilla, Paolo Farano, Simona Francioso, Enrica Frigerio, Giancarlo Frigerio, Luca Gualandris, Bruno Luzzani, Alessandra Molteni, Lara Parravicini, Rosanna Pirovano, Graziano Pozzi, Raffaella Ratti, Silvia Ratti, Rocchina Rosamilia e Aldo Scorza.