Come un haiku

rose-che-sgranano-gli-occhi

ENZA SIRIANNI

La notte dal suo velluto
va srotolando
un cammeo di luna
*

L’aurora
ha smarrito il carminio
nel bosco dei faggi
*

Braccia fiorite
il mandorlo di luce
accende la sera
*

Il salto dell’acqua
canta amori
per la muta biscia
*

Tuffi di glicine sul muro
l’anima che passa
si inchina
*

Il sentiero di neve
si è sciolto
tra i meli selvatici
*

Nello stagno
velo verde
la rana gracida favole
*

I gladioli di campo
sono alti di viola
nelle erbe di maggio
*

Cespugli di rose
sgranano gli occhi
sulle giade dei monti
*

I bombi storditi
perdono la strada
tra i giacinti azzurri
*

Spighe guerriere
trafitte nel campo
dai rossi papaveri
*

Ombrelloni chiusi
il mare si gusta
l’anguria del tramonto
*

Andare a frescura
insieme alle vacche
bevendo dal lago turchino
*

Campo delle zucche
api sprofondano
nel bagliore dei calici

(Foto dell’autrice)