INcanto & disinCANTO

incanto- Fabbrini copertina

CLAUDIO FABBRINI

È TUTTO QUI
Piccole storie
amnesie che riemergono
qualche volta emozionano
altre
rattristano.
Tratti di strada
che
stranamente coincidono
e ci fanno sentire
parte
di un unico viaggio.
Getto inchiostro
per descrivere amori
destinati all’inferno
che loro,
almeno,
non hanno più freddo.
Sfilo carta su carta
per quelli che il freddo
e, da un pezzo,
lo hanno ormai dentro.
Solo questo,
del resto,
so fare.
E, se ancora lo faccio,
non so più
se ormai è solo un mestiere
o, con mestiere,
so solo trarmi d’impaccio.
Poi,
però,
tu.
L’assonanza più bella,
la metafora mia preferita,
l’ossimoro che si fa
sintesi d’oro.
Ed io,
smetto
di perdermi
in storie
per perdermi
in te.

*

IL VIALE D’AUTUNNO
Sogno un viale
di platani e castagni.
Foglie dai tenui colori
che fanno tappeto sotto i nostri passi.
Nell’aria profumo d’autunno
e fra i rami
fa capolino un ostinato raggio di sole.
Ascoltiamo in silenzio
il canto libero degli uccelli,
fra poco voleranno via,
troppo forte per loro è il richiamo del cielo.
Ma adesso sono lì,
aggraziati sui rami
a godere con noi l’incanto d’un attimo.
Dammi la mano
sorridi
anche oggi ha avuto un senso
la vita.

*

IL MARE PER AMARE
Come fresca acqua di fonte
eppure calda spiaggia di giugno,
d’improvviso m’appari.
Così ch’io ti mangerei
ti berrei
mi spargerei di te.
Ti siedi al mio fianco
e io m’inebrio,
delle tue essenze
dei tuoi oli
di te.
Ti sfioro
mi sfiori
è una danza innocente
e di breve durata
ché il vento è sì forte
che ha drizzato le vele
e la chiglia già umida
è in acqua,
la barca, la nostra,
è pronta a salpare. Salpiamo.
Onda dopo onda,
balzo dopo balzo
ci mescoliamo col mare
e con esso diventiamo un tutt’uno.
Gli odori, gli umori
i rumori e persino i sapori
hanno tutti un’unica fonte.
Ci guidano ritmi ancestrali,
celestiali armonie si fondono,
ché si annega senza intesa
in un mare in tempesta. Respiro il tuo fiato
e tu il mio,
mi colmo del tuo sale
e tu, del mio.
Mastichiamo parole
che neppure sappiamo
ingoiamo energia e sputiamo fatica
e poi orziamo e poggiamo
poggiamo e poi orziamo
e infine,
stremati e confusi
gridiamo. E il mare si fa d’improvviso tranquillo
e come fresca acqua di fonte,
eppure calda spiaggia di giugno,
m’appari.
Così che io ti mangerei,
ti berrei
mi spargerei di te,
ancora una volta
e per sempre.

Claudio Fabbrini, INcanto & disinCANTO, Edizioni Il Cubo 2020. Disegni di Francesca Lipari.

abbraccio francesca lipari

Prefazione di Rose Madonia, insegnante e scrittrice

Questa volta Claudio Fabbrini posa lo sguardo su un universo di uomini e donne in bilico tra desiderio e sogno, lungo il confine di una realtà sospesa nell’onda, nella nuvola, o lungo le strade di città talmente spietate da apparire disumane.
Uno sguardo che non lascia spazio a metafore ovvie o frasi già sentite.
Le illustrazioni di Francesca Lipari sono bagliori di espressività silenziosa e potente, una manciata di gioielli perfettamente interpretativi, da sfiorare con l’anima. Acquerelli e tempere, chine e disegni vibrano sulle pagine come la luna dentro specchi di lago.
Fabbrini sceglie le parole con accortezza quasi feroce, anche nei versi più intimi e delicati.
Nelle sue poesie, la Vita, quella Vita che rischia di scivolare sulla pelle senza lasciare tracce, viene afferrata, graffiata, scolpita e infine accarezzata con tenerezza.
All’attimo che rapisce i combattenti per caso, a chi non cerca alibi, ai marinai in libera uscita, buona lettura, buona Poesia.

La poesia “Certe anime” letta da Rose Madonia si trova su Facebook qui.

Sceneggiatore, Claudio Fabbrini è alla sua seconda raccolta di poesie. Più introspettiva la prima (FOTOgrafie anno 2017),  più aperta al mondo questa,  nella quale tre risultano  i temi dominanti: l’amore, il rapporto con il proprio vivere, la diversità.
Suo anche un romanzo noir, “Caput Mundi”, (Il Cubo 2014) e diverse pubblicazioni di racconti brevi.
L’illustratrice, Francesca Lipari, vanta al suo attivo diverse pubblicazioni e collaborazioni di successo. Dietro un tratto apparentemente semplice a volte persino infantile, Francesca nasconde un’approfondita ricerca dei linguaggi figurativi più moderni e comunicativi.