“Approdi / Landings” di Sergio Gallo

approdi-libro-copertinaDANIELE TRUCCO

Per i suoi cinquant’anni il poeta saviglianese Sergio Gallo ha allestito una mini raccolta intitolata Approdi / Landings con due poemetti a tema spaziale strutturati in parti che sono diventati una pubblicazione grazie all’interessamento e al lavoro di una casa editrice abruzzese, la Arsenio Edizioni.
Il libro è uscito il 20 gennaio 2020.
Il primo poemetto dal titolo Approdi per versi fuggiaschi è la storia rielaborata delle sonde Voyager 1 & 2 che ormai da più di quarant’anni (dal 1977) viaggiano nello spazio, trasmettendoci foto e dati del Sistema Solare e dello spazio intergalattico. Dario Rivarossa che ne ha curato la versione in american-english.
Il secondo poemetto, dal titolo L’occhio di Hubble, che era già stato pubblicato da puntoacapo Editrice nel 2014 su Pharmakon, è stato ripreso, ampliato, ristrutturato e opportunamente aggiornato.
È la storia del telescopio, da Galilei al moderno Hubble, riveduta dal sottoscritto.
Il poeta torinese Alfredo Rienzi ne ha curato una stimolante prefazione. Cristina Raddavero ha invece stilato una breve e attenta nota critica.
In copertina, un collage Michelangelo-kandinskijano ideato da Dario Rivarossa illustra la Sibilla di Philip Dick, misteriosa entità cosmica abitatrice di mondi paralleli.
Per ulteriori informazioni si può consultare la pagina Facebook e il sito di Arsenio Edizioni.

Il poemetto Approdi per versi fuggiaschi è anche un’opera teatrale, grazie alla omonima suite musicale ideata dal compositore Daniele Trucco: si tratta di una tessitura complessa e variegata per sonorità e arrangiamenti. Una spirale sensoriale che trae origine da un semplice suono di Mellotron e che cresce ritmicamente in modo pulsante fino alla contrazione finale, evidente rimando al ciclo cosmico. Una spirale magica. Una spirale virtuosa. Come la spirale del DNA e quella che dà forma a un numero smisurato di galassie.

the songs of both birds

and majestic cetaceans…

La si può ascoltare su Spotify
(https://open.spotify.com/album/3T5D6jMM4XqoD5KmVNRcdK?si=TUGZdvv9TASkUD8W7yfTvg),
su iTunes (https://music.apple.com/gb/album/1487494887?app=itunes)
o visualizzare nella playlist Approdi/Landings sul canale youtube del musicista.

La raccolta Approdi / Landings verrà presentata ufficialmente a Savigliano nel ridotto del teatro Milanollo sabato 29 febbraio alle ore 17:30 grazie alla Biblioteca Civica Luigi Baccolo e all’Assessorato alla Cultura. In tale occasione verrà eseguita in anteprima assoluta anche Approdi / Landings di Daniele Trucco.

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Dal poemetto Approdi per versi fuggiaschi:

7. [Voyager Golden Record]

In un disco placcato d’oro
segni e frammenti, il florilegio
dell’umana civiltà: cento

immagini scelte da Carl Sagan
suoni di onde, tuoni, vento
il canto degli uccelli
e quello delle balene.

L’irresistibile pianto
d’un bimbo, lo schiocco
d’un bacio, i turbamenti
d’una donna in amore.

Saluti in cinquantacinque idiomi
dall’Accadico alla lingua Wu.
Una musicale selezione
di diverse epoche e culture:

Bach, Mozart, Stravinskij, Beethoven.
Louis Armstrong e Chuck Berry.
Raga, mariachi, flauti peruviani.

Le note d’uno shakuhachi.
Il canto notturno dei Navajo.
Il rito d’iniziazione delle donne pigmee.

9. [Buco nero]

Ora che siamo in grado
di comprendere la solitudine
degli atomi d’idrogeno

di carpire i segreti
delle particelle elementari
della curvatura spazio-tempo

gli effetti gravitazionali
della materia oscura, la mente
quantica, la quinta dimensione…

Avremo forse meno timore
dell’ombra che incombe
nel cuore stesso della Via Lattea

dell’oscuro Signore degli incubi,
canceroso buco nero,
supermassivo divoratore di stelle?

Dal poemetto L’occhio di Hubble:

IV

Nelle notti oscure e silenti,
quando nel buio si continua
a brancolare e un buco nero
attrae, infundibulo senza via
di scampo, facciamo nostro
il grido acuto e visionario
di George Hale che «Più
luce!» chiedeva per i suoi
rifrattori a specchi.

Se poi attentamente
ci apprestassimo ad ascoltare,
come l’instancabile Hubble
dalla cima del Monte Wilson
forse potremmo udire
il sibilo delle stelle
nel Sagittario, eccentrico
cuore della Galassia.

Distinguere il brusio
che giunge dalle profondità
del cosmo. Ripensare
a Giovanni Schiaparelli
e dall’osservatorio di Brera,
sfidando l’inganno dell’occhio
scandagliare il Pianeta
Rosso, scrutare l’origine
di Leonidi e Perseidi.

VIII

L’occhio di Hubble ha mostrato
il gassoso palpitare
delle incandescenti sfere
in galassie vicine e lontane.
Il loro manto stendersi uniforme
nelle più remote regioni
del cosmo. Ne ha messo
a fuoco la nascita, la morte.

Ha permesso di studiare
i buchi neri, le interazioni
tra nebulose, i grappoli
di galassie nell’Ammasso
della Vergine. Spiare
il vento intergalattico
strappar loro gas e polveri,
plasmare code immense.

E deboli ponti d’idrogeno
nella Chioma di Berenice
unire isole di stelle senza
provate forze gravitazionali.

Chiarire l’origine
del Sistema Solare,
l’accelerazione degli
ammassi galattici.

Percorrere a ritroso
la storia dell’Universo:
burrascosi mutamenti,
armonia celeste.

TUTTI I DIRITTI RISERVATI © PER GENTILE CONCESSIONE

ARSENIO – DI FELICE EDITORE 2020

Sergio Gallo (Cuneo, 1968) si è laureato in Farmacia presso l’Università di Torino e lavora come collaboratore di farmacia. Ha pubblicato: Pensieri d’amore e di disastro, Tipografia Saviglianese 1991; La giostra di Venere, Mario Astegiano Editore 2003, Canti dell’amore perduto, puntoacapo, Novi Ligure 2010; Pharmakon, puntoacapo, Pasturana 2014; Corvi con la museruola, LietoColle 2017; Beccodilepre – poesie sulla montagna 2006-2018, puntoacapo, Pasturana 2018. Ha vinto il Premio Giacomo Leopardi 2006, il Nuove Lettere 2010 e il Guido Gozzano 2013. Suoi versi sono apparsi su La clessidra, Pagine, Le Voci della Luna, Il segnale, Amado mio, Mosaico italiano e in diverse antologie. Hanno scritto di lui, tra gli altri: Mauro Ferrari, Ivan Fedeli, Alessandra Paganardi, Beppe Mariano, Alfredo Rienzi, Cristina Raddavero.

Daniele Trucco (1977) si è laureato in Lettere presso l’Università di Torino, ha conseguito il Diploma in Pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Torino e quello di Composizione al Conservatorio “F. Ghedini” di Cuneo. Collabora assiduamente con riviste di arte e di matematica, ha pubblicato saggi, narrativa e composizioni per vari strumenti e, oltre all’insegnamento di materie letterarie nella scuola pubblica, si dedica alla musica condirigendo lo CFAM di Verzuolo.

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