Poeta paralizzato

histoire de père Noël 4764 (2)

MIMMO PUCCIARELLI

A cosa rassomiglia un poeta paralizzato?
A un sasso
a una vecchia porta di legno
a una finestra che non si chiude
a una pianta che muore
a una giornata colorata dal grigio del cielo
a un vecchio paio di scarpe bucate
una lingua essiccata
un tazzina di caffè lasciata sul tavolo di cucina
a un avvoltoio stanco che si siede su un ramo
a un cavallo che si riposa in una stalla
a un bagliore di luce che si accende improvvisa sul corso principale
a un film in bianco e nero
a una bomba che esplode non lontana da un mercatino
a un bambino che guarda
a un camino che sembra finto
a un bacio che non sembra vero
a un paio di giorni spesi a raccogliere fondi per quelli di Alep
a una mail scritta per fare gli auguri di Natale
a una telefonata tronca
a un albero che aspetta la primavera
a un palloncino che annuncia un matrimonio,
una nascita,
un compleanno,
una colomba bianca: quella che dipinge la pace.

Un poeta, può anche spendere tre minuti per fare il giro della piazza
per chiedere aiuto
per bussare alla porta del vicino
e augurargli un buon anno nuovo.

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(Foto dell’autore da http://www.atelierdecreationlibertaire.com/croix-rousse-alternative/)