Poeti dal mondo, Teresa Palazzo Conti, Argentina

62

Foto di Bruna Bonino

UN RACCONTO VERO

Inventare un finale per questo racconto
un finale conveniente
come in quella infanzia
che ora non mi tange
o forse non ho vissuto.

Bambole di pezza sul mio letto,
libri aridi e macchie sulle foto;
umidità sulle poesie,
baratro e cuore,
la cucitura costretta su un angolo del tavolo.

E il sorriso,
un sorriso mai spento per me,
per lui,
con questa calma celeste e afflitta tra fili di colore
e strani bottoni.

Caramelle in mezzo a un occhiello prudente.

Madre sfumata nella mia tristezza,
chi ti tiene prigioniera;
chi ha osato strapparti dalle mie pagine.

Non trovo più le parole nel dizionario;
hai portato via i tratti ed è gennaio, diciassette,
e il calendario imbastisce
le tantissime lune che non hai visto con me.
Bisognerà inventare un finale per questo racconto
e sembra che alla fine la principessa
accetterà di vestirsi coi tuoi abiti.

17/1/14

_MG_7787

Teresa Palazzo Conti

Nata in Argentina nel 1966, è insegnante di Italiano, Inglese e Musica.
Console dei Poeti del Mondo di Buenos Aires.
Impegnata a livello internazionale nella difesa dei Diritti Umani, in particolare quelli dell’infanzia colpita dalla guerra e dalla povertà; nella missione diplomatica Umanitaria Internazionale, nel Tribunale della coscienza in Ruanda nel 1994; Membro dell’Istituto Letterario e Culturale Ispanico negli Stati Uniti; segretaria in relazioni istituzionali nell’Associazione Americana di Poesia di Buenos Aires.
Otto libri pubblicati, partecipazione al concorso in antologie nazionali e internazionali, assistenza a congressi di letteratura in tutta l’America, in Francia, Macedonia, Spagna.
Medaglia d’oro per eccellenza poetica ad Acapulco nel 2008 e Accademia Mondiale di Arte e Cultura UNESCO.

www.lapoesiadeteresa.com

(Traduzione di Giuliana Manfredi)