Il decamerino

Decamerino-copertina

GUIA RISARI

Ho scritto questa collezione di storie perché ho sempre amato i racconti. Non solo quelli perfetti, creati a tavolino, ma anche quelli che appaiono strani, diversi, incompleti e che nascono dall’incontro.

Le persone che amano ascoltare, farsi trasportare in mondi lontani e, a loro volta, provocano questo viaggio – i raccontatori e le raccontatrici – sono per me uomini e donne che cercano di dar senso all’universo. Sono degli scopritori o delle guide.

Poco importa che la storia sia vera o no; importa il tipo di mondo che sa ricreare. Se è interessante, sorprendente, misteriosa, innovativa, ideale, buffa o malinconica, se “parla” a qualcuno e “tocca”, allora la storia è autentica.

Il mio libro s’intitola Il decamerino perché contiene dieci storie di piccoli raccontatori. È un omaggio al signor Giovanni Boccaccio, autore della più bella raccolta di novelle italiane: Il Decamerone (1349-1353). Ma il mio libro è soprattutto un omaggio ai milioni di persone che hanno raccontato in una grotta, in un fienile, sotto un albero, tra i ghiacci, una storia a un gruppo di persone per far vedere cose non più, non ancora – o forse mai – visibili.

Illustrazioni di Elisa Macellari
Edizioni Oscar Mondadori

La gioia va divisa 1

La gioia va divisa 2 3

La gioia va divisa 4

La gioia va divisa 5

La gioia va divisa 6

Guia Risari è nata nel 1971 a Milano, dove ha compiuto studi classici e si è laureata in Filosofia Morale all’Università Statale con una tesi su Jean Améry, lavorando come educatrice e giornalista per “L’Unità”.

Si è specializzata in Modern Jewish Studies alla Leeds University con ricerche su Saadia, Maimonide, Mendelsohn, Rosenzweig, Lévinas, Jabès, Rawicz, Bauman, Rose e una tesi di M.A. sull’antisemitismo italiano.

In seguito, si è trasferita in Francia, dove, oltre a scrivere e tradurre, ha insegnato e svolto ricerche in socio-critica, storia, letteratura orale e comparata delle migrazioni. Ha collaborato con il Centre d’Études et Recherches Sociocritiques dell’Université Paul Valéry di Montpellier, il Laboratoire Lettres, Languages et Arts dell’Université Le Mirail di Tolosa, il Centre d’Etudes Internationales Francophones de La Sorbonne di Parigi  e con la Cattedra di Letterature Comparate de La Sapienza di Roma.

Ha dedicato interventi a Levi, Améry, Benjamin, Rawicz pubblicati su “QOL”, “Materiali di Estetica”, “Golem” e tenuto conferenze in varie università sulla filosofia morale, la letteratura concentrazionaria e delle migrazioni.

Ha pubblicato due saggi: The Document Within the Walls. The Romance of Bassani sul mito del “buon italiano” nell’Italia fascista (Troubador Publishing 1999, II ed. 2004) e Jean Améry. Il risentimento come morale sul risentimento nella filosofia occidentale (F. Angeli 2002), vincitore di cinque premi letterari.

Ha tradotto saggi e romanzi dal francese e dall’inglese per Feltrinelli, e/o, Alet, Giuntina, White Star. Tra questi, La mia migliore amica di A.-S. Brasme (Feltrinelli 2002, II ed. Kowalski-Apogeo 2008), Il grande Orfano di T. Monénembo (Prix Tropiques 2000; Feltrinelli 2003), Le chiavi della notte e Il mare della tranquillità di S. Trudel (Alet 2010), La vita perfida di M. Condé (Prix Anäis-Ségalas de l’Académie Française 1988; e/o 2004); Il sangue del cielo di Piotr Rawicz (Giuntina 2006), capolavoro della letteratura concentrazionaria postmoderna.

Ha curato testi di poesia ed ecologia, tra cui L’Africa…piccolo Chaka di M. Sellier (ill. M. Lesage, L’Ippocampo 2005; Premio Andersen 2006), Le favole di La Fontaine (ill. T. Dedieu, L’Ippocampo 2010), Il pianeta lo salvo io di J. Wines (ill. S. Horne, Edt-Giralangolo 2007), numerosi albi della collezione Paesi e Popoli del mondo di Edt-Giralangolo (Premio Andersen 2008) e diversi libri per Ape Junior, Salani e Nord-Sud, tra cui Il bambino che si arrampicò sulla luna di D. Almond (Salani 2012) e Ritorno al bosco dei cento acri di D. Benedictus (Nord-Sud 2009), séguito delle storie originali di Winnie-The Pooh.

È autrice di racconti, pubblicati su riviste e antologie. Tra questi, Digestione (“Sagarana”, n. 2, 2001), Il segreto di Miguel la Lune (www.garzantilibri.it/articoli), 25 dicembre 1998 e Il vestito di Juanita (“Nuova Prosa”, n. 31, 2001), Diario di Milaidis De Los Angeles Casanova Carmina (Le Notti, Empirìa 2003; Premio Ortese 2002), Le ore di Busan (Disarmonie, Comitato Internazionale 8 Marzo 2003, Premio “Lune di Primavera” 2003), L’alieno (“Prospektiva”, n. 24, 2003; Premio “Una lettera contro il razzismo” 2002), L’interprete (Donne Sommerse, Prospettiva 2003; Premio “Ideadonna” 2003), L’editto (“Liberalia”, n. 4, 2006), Pecore in Terra Santa (“La luna di traverso”, n. 20, 2008), In quella strada (“La nuova Palatina”, n. 2, giu. 2009), La moglie di Barbablù (“La luna di traverso”, n. 27, 2010), Quarto di luna (Miele e latte sotto la tua pelle, Compagnia delle lettere 2011), Il soffio millenario (Aria, Mediagraf, 2012), Intervista inedita a Elizabeth Costello (“Nuova Prosa”, n. 58, 2012).

Per l’infanzia, ha pubblicato Pane e Oro (ill. C. Mariniello, F. C. Panini 2004), La macchina di Celestino (ill. C. Mariniello, Lapis 2006), Aquiles el puntito (ill. M. Taeger, Kalandraka 2006; Kalandraka-Italia 2008), Il Cavaliere che pestò la coda al drago (ill. I. Urbinati, Edt-Giralangolo 2008), La terre respire (ill. A. Sanna, MeMo 2008), La coda canterina (ill. V. Lopiz, TopiPittori 2010),Gli occhiali fantastici (ill. S. Rea, F. C. Panini 2010), Le chat âme (ill. G. Herbéra, MeMo 2010), Le Petit Chaperon bleu (ill. C. Pollet, Le Baron Perché 2012), El regalo de la giganta (ill. B. Martín Terceño, A Buen Paso 2013), Je m’appelle Nako (ill. M. Dulain, Le Baron Perché 2014).

Tra i testi surrealisti, Il pesce spada e la serratura (ill. F. T. Altan, Beisler 2007) e L’alfabeto dimezzato (ill. C. Carrer, Beisler 2007).

Tra i testi poetici, Etoiles (Le 57, Prix “Festival” 2000), Quattro Stagioni (Annuario di poesia italiana 2003, A. Stango 2002), Nuit Palestinienne e J’ai vu (“Témoignages”, mar. 2003), L’esule (Antologia del Premio Internazionale Città di Tocco da Casauria, Nobs 2003), Il sogno (I Fuochi, Bonechi 2003),Les Départs (“Poésie Première”, n. 30, 2004), Dudé (Premio “Don Quijote 2005″, Instituto Cervantes), Le Maître (“Recours au poème 2015).

Un suo racconto, La pietra e il bambino, è portato in scena da Teatro Gioco Vita in Italia e Francia.

Il Taccuino di Simone Weil è un romanzo sulla pensatrice francese (ill. P. Valentinis, rueBallu 2014, Menzione Premio Pavullo nel Frignano 2014).

Taccuino Weil

Interessante anche il libro illustrato Il regalo della gigantessa, in collaborazione con Beatriz Martín Terceño, edizioni Buk Buk 2015.

Gigantessa

Scrive e pubblica in quattro lingue. Lavora con case editrici, riviste, compagnie teatrali, radio e quotidiani. Interviene con laboratori e corsi di scrittura e lettura. Tiene conferenze e formazioni in scuole, università, biblioteche, librerie, festival.

http://www.guiarisari.com/
In Margutte: Microracconti
Fuga al tramonto