La guerra è il mezzo sbagliato che l’uomo trasforma in scopo

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A poco meno di un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina e a 20 anni dalla nascita di Fondazione Soleterre, Damiano Rizzi, psicologo clinico impegnato in aree di guerra e contesti di emergenza per portare supporto psicologico alla popolazione civile, presidente e fondatore della Ong, scrive ai lettori di oggi e del futuro sette lettere per chiedere di non dimenticare chi si trova dal lato sbagliato della storia: La guerra toglie il grano dalla terra e al posto dei semi ci mette le bombe. Che successivamente devono essere ancora tolte dalla terra, per rimetterci il seme che produce il grano. La guerra è il mezzo sbagliato che l’uomo trasforma in scopo. Ma essendo nato per creare, non per distruggere, fino a che non ripudierà la guerra sarà condannato a distruggere quello che ha costruito con le sue mani.

“Lettere per il futuro” (Altreconomia, 2023) – in libreria dal 10 gennaio 2023 - è una raccolta di storie di civili vittime innocenti della guerra e di eventi traumatici che nel mondo, e nel tempo, hanno visto il loro diritto umano alla salute e alla vita calpestato e negato per poi essere riconquistato anche grazie al lavoro di Fondazione Soleterre. Storie di speranza e di lotta per i diritti grazie al lavoro controcorrente di chi, ogni giorno, combatte contro l’indifferenza e l’ingiustizia. Da una cartella porta documenti appartenuta a un ufficiale militare medico dell’Armata Rossa che ha visto l’orrore di Auschwitz, trovata per caso in un mercatino ucraino a Leopoli nel 2019, Damiano Rizzi scopre sette lettere tutte con lo stesso contenuto: l’atrocità della guerra e la sola strada per combatterla: riportare umanità nelle relazioni, nella vita di ogni giorno.

Quando leggerai questa lettera, ricorda che oggi i tuoi diritti sono nati dall’orrore della morte di tanti innocenti. Ricordalo. Nel goderne pienamente. È dalle parole dell’ignoto ufficiale militare che Damiano Rizzi decide di raccontare le storie delle “terre sole”, i luoghi abbandonati di cui  Soleterre si occupa da 20 anni, e delle persone che lottano ogni giorno per affermare i propri diritti: come i bambini malati di cancro in Ucraina, privati del sorriso prima dalla malattia e poi dalla guerra; i cittadini di Taranto lasciati soli con i veleni; le persone immobilizzate dal Covid-19; il piccolo siriano Mahmoud che, anche senza braccia e gambe, vive ostinatamente.

Nel 2019 erano già diversi anni che cercavo di dare il mio contri­buto al mantenimento dei diritti umani nel mondo, attraverso Soleterre. A partire dall’Ucraina, dal 2003, creando occasioni di cura per i bambini malati di cancro del dopo Chernobyl; nel 2019, in Italia, a Taranto, dove si è trovato posto per una fabbrica grande due volte la città, dentro la stessa città, ma non a un’oncologia pediatrica; sempre in Italia, durante i momenti più duri della pandemia Covid-19, quando ci siamo resi conto quanto non c’è salute senza salute psicologica e quanto la salute degli altri ci riguardi tutti; sino ad arrivare in Siria. Dove lo stesso diritto alla vita dei bambini ammalati passa attraverso un campo cosparso di mine antiuomo. Allora, ho immaginato di scrivere a mia volta sette lettere, per poter dire che, grazie al mio lavoro e a quello di Soleterre e dei tanti operatori di pace, è possibile aspirare all’emancipazione umana - afferma l’autore Damiano Rizzi.

Lettere per il futuro è una raccolta di testimonianze di riscatto e di speranza che si trasforma in inno all’emancipazione umana e alla cooperazione contro ogni guerra e sopruso; ma è anche un monito per chi è nato nel lato fortunato della storia a non dimenticare che i propri diritti nascono dalla sofferenza e dalla morte di tanti innocenti e di coloro che hanno cambiato – e continuano a cambiare – questa narrativa. Perché le loro storie, sono la Storia.

Damiano Rizzi è Psicologo Clinico, Psico-Oncologo e Psicoterapeuta. Dal 2002 con Fondazione Soleterre – di cui è co-fondatore e presidente – si occupa del riconoscimento e dell’applicazione del diritto alla salute e in particolare dell’assistenza psicologica nelle emergenze e alle persone malate di cancro e alle loro famiglie in Italia e nei Paesi a medio e basso reddito. Dal 2012 collabora con la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia (oncoematologia pediatrica) e dal 2020 coordina il team di psicologi di Fondazione Soleterre impegnati nel supporto al personale sanitario e ai pazienti ammalati di Covid-19. Con Soleterre si occupa della supervisione delle attività di supporto psicologico e sociale e di indirizzo strategico nei progetti di emergenza e sviluppo umano rivolti all’infanzia, all’adolescenza e alle famiglie. Nel 2022 ha coordinato operazioni di evacuazione medica dall’Ucraina all’Italia di pazienti pediatrici oncologici e feriti di guerra.

(A cura di Silvia Pio)