Poeti dal mondo, Muhammad Shanazar, Pakistan

Muhammad Shanazar è nato in una famiglia molto povera nel distretto del Gujarkhan, Rawalpindi, Pakistan, il 25 novembre del 1960. Da bambino ha raccolto foraggio e legna da ardere, portato animali al pascolo e arato i campi. Viveva in una casa di pietra e fango. Suo padre prestava servizio presso l’esercito pakistano e lui stesso è stato reclutato dai dirigenti colonialisti quando aveva 10 anni.

Muhammad Shanazar ha ricevuto la prima istruzione nella scuola locale e si è in seguito laureato in letteratura inglese all’Università del Punjab. Dopo tre anni nella Polizia come agente, ha avuto l’occasione di entrare nel Dipartimento di istruzione (sezione tecnica) come docente a contratto di lingua e letteratura inglese. Dopo diciassette anni  è stato promosso assistente e ricopre ora la carica di vice direttore nel Direttorato di istruzione (college) Murree Road, Rawalpindi.

Ha iniziato a scrivere poesia seriamente e con uno scopo nel 1998 ed ha scelto la lingua  inglese per esprimere la voce della sua coscienza. Il suo primo obiettivo è rendere l’umanità consapevole della santità della vita: «Una singola goccia di sangue umano possiede più valore che tutti i tesori che la terra contiene». Ha scritto più di 400 poesie ed è l’autore di tre libri: Gems, The Cold Stars and The Dance of Darkness. La sua poesia ruota intorno ai temi della guerra, della pace e del disarmo universale.

Voices Network del North Carolina (U.S.A) lo ha incluso nei maggiori poeti contemporanei con il riconoscimento “Poet in Residence”, distinzione internazionale speciale, del 2004. Da allora è uno dei giudici dei concorsi internazionali online organizzati da Voices Network. Dalla stessa organizzazione è stato nominato Ambasciatore poetico in Pakistan e ha tenuto numerosi reading per promuovere la pace attraverso la poesia. Poemhunter in France e Bollywood in India lo hanno inserito nei maggiori “500 Poeti del Mondo” mentre  World Society of Poets lo ha dichiarato uno dei principale poeti mondiali. Il Ministero dell’Istruzione pakistano lo ha premiato per la promozione della letteratura per ragazzi.

Nel luglio 2011, il 22° Congresso dei Poeti lo ha incluso nella lista di United Poets Laureate International. Nel dicembre 2012, l’International Poetry Translation and Research Centre of China gli ha consegnato il premio per il miglior traduttore del 2012 per le sue traduzioni di poeti contemporanei. Il World Poetry Movement lo ha nominato uno dei migliori poeti del 2012. È stato presidente della giuria del Frang Bardhi Albanian Literary Prize nel 2013 ed è membro dell’International Writers and Artists Association (U.S.A.). Le sue opere sono apparse in numerose antologie in tutto il mondo.

(a cura di Leslie McBride Wile e Silvia Pio)

Title The Dance of Darkness
Madre pensierosa
Nero come la pece è lo spettacolo della notte,
Sul prato, sulla porta,
Sul muro di demarcazione
Tirannia è sentinella.
Quando il vento soffia e vibra
Finestre logore
Iniziano a lacrimare e lamentarsi e nel momento
Quando una minuscola lucciola comincia a luccicare,
Da anni madre che sospira incollata alla porta,
Rievoca i ricordi di suo figlio,
Anni fa andò a combattere per il re
In cerca di vittoria effimera,
Con un gusto che svanisce prima di essere apprezzato.
I sui occhi rossi come rose, turbati,
Incarnano l’agonia sparsa,
Mormora,
Parole ambigue con labbra appassite;
La storia di esodo e sconfitta sta dentro
Le linee delle sue mani stordite dal freddo,
Sembra assorbita nel vuoto
E diventa attenta
Ad ogni fruscio del vento.
(traduzione di Silvia Pio)