Cristina Carrasco García. La poesia è comunicare con il mondo

retratos cris 010ATTILIO IANNIELLO (a cura)

Note biografiche brevi

Il mio nome é Cristina Carrasco García. Sono nata a València (Spagna) 42 anni fa. Vivo in questa città. Sono laureata in pedagogia e filosofia.

Cose che caratterizzano la mia vita? Mi piace fare escursionismo e avere un contatto con la natura; amo le filosofie orientali, leggere e scrivere.

Quando e come lei si è avvicinata alla poesia?

Il mio primo contatto con la poesia cominció quando ero molto piccola (quattro o cinque anni); allora i “Re Magi” mi regalarono un libro di poemi infantili di Gloria Fuertes, una poetessa spagnola che scriveva anche poesie per adulti, poesie molto belle che raccomando a tutte quelle persone che ancora non le conoscono.

Attraverso questa raccolta poetica scoprii che con le parole e con la lingua si puó giocare ed é anche divertente. Da quel momento continuai a leggere poesia infantile e nell’adolescenza entrai in contatto, grazie ai cantautori, con la poesia di Miguel  Hernández, Goytisolo, Machado, Lorca, Ängel González, etc… Piú avanti con gli anni ho approfondito la conoscenza del mondo della “poesia femminile”, con poetesse come Gioconda Beli, Nancy Moregón, Dulce María Loynaz, Alda Merini o Emily Dickinson.  Ultimamente, poi, m´interessa la poesia sociale contemporanea spagnola dove spiccano con voce propria autori come Ana Pérez Cañamares, David de San Andrés o Begoña Abad.

Qualche attività, collaborazioni poetiche (riviste, collettivi, etc) e publicazioni.

All’inizio del 2000 facevo parte di una associazione, “Poetarium”, che aveva come scopo la diffusione della poesia. Con Poetarium facevamo un programma radiofonico di poesia in una emittente locale.

Ho participato al “Proyecto ventanas”, nel quale si é voluto portare a conoscenza la poesia di autrici valenciane.

Faccio parte del collettivo poetico “Carpe Diem” di València.

Finora ho pubblicato tre raccolte di poesie:
A la vora del camí ( insieme a M. Carmen Rivelles). É infantile e scritto in valenciano.
Peregrina de agua y diosas. Vincitore del XV premio Marc Granell, vila d´Almusafes
La vida que me queda.  Ha come unico tema  la violenza maschilista.

Ho un blog: lunasvioleta.blogspot.com

Che cosa é la poesia per lei?

La poesia per me é un mezzo per comunicare con il mondo. Sono una persona molto introversa che preferisce scrivere invece di parlare, e la poesia é il mio mezzo di comunicazione.

Copertina
Scivolai
dalla scogliera di un tavolo
scaraventata dalla forza
delle sue mani
e straripò il mare del mio cervello
portandosi via il terrore,
mutandomi in anemone
statuina di corallo fra le onde.

in La vida que me queda

***

Quando i lupi ululano alla luna
e gli uccelli della notte si librano
sopra le cime dell’erba,
le donne-vetro
lasciano sgorgare il sangue
dei loro cristalli
e volano
abitando le ambulanze.

in La vida que me queda

***

ESCISSIONE

Suonano a defunto le campane
e il sangue sente la mancanza del bocciolo
che la lametta laceró
nel corpicino bagnato
dai singhiozzi.

La pioggia
crescerá mutilata.

in La vida que me queda

***

Giungesti a me, Alba, orefice dei calici,
stendendo viole fra le lenzuole
con mollette di labbra aperte
e ti chiesi di uscire a incontrarmi
nella stagione del giorno,
quando avessi riunito,
come una formica in primavera,
tutti i miei ciottoli.

in La vida que me queda

(traduzione dell’Autrice)

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