Intervista a Silvia Perrone

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LORENZO BARBERIS

Silvia Perrone (n. 1976) è una giovane pittrice torinese, che si contraddistingue in particolare per un suo studio sulla figura femminile. In occasione di questo mese di marzo dedicato al femminile, ci piace proporre una breve intervista all’autrice, per presentare al pubblico di Margutte le tematiche della sua arte. Seguirà un approfondimento più dettagliato.

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Cara Silvia, come nasce il tuo avvicinamento al mondo dell’arte?

Il mio avvicinamento al mondo dell’arte e nello specifico alla pittura su olio, avviene solo successivamente ad un lungo percorso di pittura su ceramica.

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La maggior parte dei tuoi lavori si ricollega al tema del ritratto femminile, reale o immaginario che sia. Come spieghi lo sviluppo di tale scelta?

La scelta di raffigurare volti di donna è nato dall’esigenza di esulare dal soliti paesaggi o fiori, tipici della pittura su ceramica e sperimentare soggetti nuovi.

In molti di questi ritratti si nota anche un frequente rimando al tema dell’occhio, dello sguardo, che viene evidenziato in modo particolare in modi differenti. Qual è la ragione?

Nelle mie opere mi piace evidenziare gli elementi di comunicazione non verbale delle persone, che siano occhi, labbra o mani.

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Un altro gruppo di opere riguardano la figura femminile, colta in modo spesso sensuale ed erotico (anche gli sguardi dei tuoi volti sono spesso maliziosi e seduttivi). C’è una ragione in particolare per tale scelta?
No nessuna ragione particolare per la scelta di raffigurare nudi di donna, solo parte di un percorso che poi mi ha portato alla creazione dei miei volti dove sono presenti elementi cromatici forti, accostati al bianco, nero e grigio.

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Sotto il profilo dei paesaggi, ricorre spesso la figura della Mole antonelliana, talvolta colta semplicemente in modo realistico, talvolta associata a spirali come di mistiche energie. C’è un qualche motivo, una connessione magari ai temi della “Torino esoterica”?

Confermo che ho dipinto diverse opere rappresentando la Mole Antonelliana. Nello specifico in Magic Water volevo proprio rappresentare la Mole sotto un aspetto esoterico e fonte di vita, per questo avvolta in una spirale di acqua, del Po, che nasce appunto dalle montagne retrostanti e il tutto avvolto da dei glitter dorati che indicano la magia presente in questa città.

Come rivista letteraria, a noi di Margutte piace molto indagare i gusti letterari degli artisti. Quali sono le tue letture preferite?

Le mie letture preferite sono i legal thriller: nello specifico, il mio autore preferito è John Grisham.

E per concludere, una domanda classica: quali sono i tuoi progetti futuri nell’ambito dell’arte?

Nel futuro mi piacerebbe sperimentare nuove tecniche e nuovi stili.