Una promessa di felicità

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Fabiano Spessi, Una promessa di felicità, Giuliano Ladolfi Editore

La bellezza è una promessa di felicità
Stendhal

ESTATE
L’eco di un treno
in una notte di mezza estate,
ti svegli
mentre ancora sogni
che la vita ti assomigli.
Cani che abbaiano
in lontananza,
con le finestre spalancate
sembrano belve fameliche
nella tua stanza.
Un bicchiere d’acqua
non più fresca
sul comodino,
un libro lasciato aperto
alla prima pagina
dell’ultimo capitolo,
il quotidiano di due giorni fa
in fondo al letto.
Quattro del mattino,
potresti anche
riaddormentarti sereno:
tutto è come al solito
tutto è come sempre sei.
ma un ultimo residuo
del giorno ormai passato resiste:
il bel volto
della ragazza seduta
sul tram
a due passi dall’uscita.

***

TALENTO DA VENDERE
Avevi un talento per l’atletica
che non si è fatto vendere
e chissà perché
al muro della tua stanza
in condivisione
c’era sempre un calendario
con un mese in meno.
Ora asfalti strade
per una paga oraria da insulto
e a furia di straordinari
ti hanno divelto
il sorriso dalla faccia.
Gli ostacoli che saltavi
- con tempi da record -
sono affogati nel fango.

***

IL FIUME
Farsi la barba
e controllarsi allo specchio
è un rito da niente
ma è comunque un gesto
significa azione
presa di possesso di sé.
Piove da giorni
ma senza conseguenze
per te e per il tuo volto glabro.
Il fiume è stato interrato
e l’acqua è come
sangue nelle vene
di questa città che morde.

***

IN ATTESA
Scende dalle montagne
per farti uscire pazzo,
attraversa il mare a nuoto
per ricondurti alla ragione.
In sogno è il suo il volto che
ti aspetta all’aeroporto o in
stazione fra un mucchio di
gente che non sa niente del
tuo amore. In realtà è lei
che viene e se ne va. Come
un’eternamente inattesa felicità.

cover libro Fabiano Spessi
Dall’introduzione di Giulio Greco:
«… Questi versi nell’apparente cristallinità celano un fiume carsico che risveglia ricordi, esperienze, immagini della Milano contemporanea.
E la città, che può essere considerata contemporaneamente emblema di un mondo globalizzato e luogo in cui vive l’autore, è presente con una concretezza “visiva” con i suoi bar, i supermercati, i kebab, la periferia, i centri commerciali, le vie, le luci, i negozi, il mondo della moda, l’Expo… luoghi sempre riflessi nella mente dei personaggi che di volta in volta contribuiscono a delineare il “mondo interiore” dell’uomo del nostro tempo.
Ne risulta una visione squallida, perché lì, infatti, si celebrano i riti della banalizzazione, cui non sfugge l’ambiente dei film e della letteratura, l’immagine della donna, lo stesso sentimento d’amore: tutto si compera, tutto si vende.
[…] E tutto questo non può che diventare lo specchio della nostra società, disorientata, priva di prospettive e di slanci, incapace di aperture cordiali con la vita. Ne consegue che la sotterranea riflessione sul senso dell’esistenza si giochi in una partita, in cui la sconfitta rappresenta una certezza preventiva. E questo senso di disfacimento tronca ogni slancio.
[…] «È dura, ma ce la faremo» esclama un personaggio e in quella semplice frase è condensata la più genuina protesta contro lo squallore, contro il degrado, contro l’annichilimento dell’uomo.
Tale “fede” non è presente su un piano razionale, neppure deriva dalla percezione delle proprie energie, neppure dalla fiducia nella vita, ma da un sentimento che travalica la realtà per collocarsi sul puro piano dell’utopia, che proprio nella difficoltà di realizzazione testimonia la nobiltà dell’uomo.
Qui sta la grandezza di questa raccolta: amara, incapace di cedere alle suggestioni del consumismo, spietata […] nel ritrarre la cruda realtà, ma anche suggestionata dai sogni calpestati di tante e tante persone che ci vivono accanto, pensano, immaginano, soffrono, si esaltano e si disperano.

ritratto

Fabiano Spessi è nato a Milano, città in cui si è laureato in Lettere e in cui lavora come docente di lingua e cultura italiana.
Ha cominciato a scrivere da giovanissimo, nel 1993 ha vinto il premio poetico “Significar per rime” di San Donato Milanese, nella categoria riservata agli studenti delle scuole superiori. Nel 2013 ha ideato e realizzato, insieme alla “rock band Puciaro”, un reading dedicato al poeta Simone Cattaneo.
Nel 2014 è uscito il suo primo libro, L’arte dell’incontro, edito da Italic.

Foto di copertina di Bruna Bonino