Filottete e i sentimenti universali

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GRAZIA PROCINO

Tra le sferzate improvvise del vero
e il male sempre in agguato
(è così, davvero)
sorpresa e gioia
è la nostra reciproca
cura a difenderci,
anche quando nessun tormento plana.
Oltre i luoghi andiamo d’accordo
a viverci addosso
oltre il tempo ci incamminiamo
perché il dolore non si comprende
né si elude:
si raffredda nell’amore.

*

Anche se mi esercito a tradurre
l’approdo al dolore
mi sfugge o
io mi allontano, risoluta.
Vorrei catturare l’angolo di luce
e farlo durare
accendere bellezza
mangiare per le strade assolate
con il mare addormentarmi
oppure parlarci
accogliere le voci spoglie:
io vado in cerca dell’umano
tra voli inceppati e brulicare di sogni.

*

D’estate le ombre cadono sui cuori
prima di sera.
E la notte ha una missione feroce:
dialogare con i mostri
che stanno in agguato,
studiarne i contorni,
farne altro.
La fatica per la felicità.

*

Ora va’ pure altrove.
Puoi tenerti perfino le mie cose:
i file dei film,
lo scaffale con i miei libri, meglio con i libri
che lessi durante il nostro amore,
l’anello che ti donai e
non metti al dito, è troppo grosso-dici-
i maglioni, specie quello arancio.
Sono generosa, io.
Puoi tenerti tutto, proprio tutto:
porta con te anche il mio amore.
Sono altruista, io.
Voglio che tu mi restituisca una cosa sola:
l’ultimo sguardo che mi rivolgesti,
prima di andare altrove.

Il poemetto “Filottete” (peQuod, 29 maggio 2023) canta, a partire dalla vicenda dello sfortunato eroe greco, tutte le storie in cui l’essere umano rivela la sua tragica solitudine; ma non si arrende e, seppur a fatica, sprigiona forza e coraggio. Protagonisti come in un romanzo sono anche personaggi mitici come Priamo, Palamede, Ifigenia, Calipso, portatori di sentimenti eterni e universali, che vivono il tempo disperante dell’abbandono e del dolore, prima del momento fatale della morte.

Grazia Procino, nata a Gioia del Colle, è laureata in Lettere Classiche. È docente di Lettere presso il Liceo Classico di Gioia del Colle.
Ha pubblicato haiku in due raccolte collettive edite da Fusibilia, la raccolta poetica “Soffi di nuvole” (Scatole parlanti, 2017)- Finalista Premio Nabokov e Premio Speciale al Premio nazionale “Poetika” a Verbania- e i racconti “Storie di donne e di uomini”( Quaderni edizioni, 2019).
“E sia” (Giuliano Ladolfi Editore) è stata la sua seconda silloge poetica: medaglia d’onore al Premio Don Luigi di Diegro 2020, finalista al Premio “Città di Acqui Terme” e attestato di merito al premio “Lorenzo Montano”; finalista alla IV edizione del Premio Prato Poesia, menzione speciale al premio nazionale “Città di Conza della Campania”; quarto posto al premio “Città di Mesagne”.
Una sua poesia è stata selezionata per l’IPoet di gennaio 2019 dalla casa editrice Lietocolle; sue poesie sono apparse su riviste specializzate come Poesia Ultracontemporanea, Poesia del nostro tempo, Poetarum silva e Poeti Oggi. Una sua intervista è stata pubblicata su L’Estroverso a cura di Grazia Calanna. È stata tra i 12 poeti selezionati nell’antologia “Officina iPoet 2019” della casa editrice Lietocolle (Libriccini da collezione).
A febbraio 2021 è venuta alla luce la terza silloge poetica “Di albe e di occasi” (Macabor), finalista al premio nazionale “Tra Secchia e Panaro 2021”; attestato di merito al premio Lorenzo Montano 2021; menzione speciale al Premio “Dieter Schlesak e Vivetta Valacca”; menzione d’onore al Premio Letterario La Ginestra di Firenze.