An Italian Tale

An Italian Tale - cover

“In questa galleria c’era una volta un re: Giovanni D’Anzi. Scrisse magiche note, e la più dolce serenata la cantò per Milano”. Così recita la targa commemorativa dedicata a Giovanni D’Anzi (1906-1974) in Galleria del Corso a Milano. Un omaggio della sua città all’autore di Madunina e di alcune tra le più famose canzoni della nostra storia: pensiamo a Ma l’amore no, Bellezza in bicicletta, Voglio vivere così, Ma le gambe, entrate subito nel canone della canzone italiana, in un periodo storico in cui una dittatura finiva e il dopoguerra avviava una modernità “americana”, improvvisa e incompiuta. Il cinema, le canzonette, la radio, i vinili, la gommalacca e il Campari, e Milano, l’Italia, le bellezze e le biciclette, memorie di un’Italia che non c’è più, che in quella musica trovava respiro e rinnovamento senza smarrire le proprie peculiarità. A tutto ciò si ispira il nuovo lavoro prodotto e pubblicato da Almendra Music: una suggestione musicale, sociale e culturale che diventa un esperimento strumentale, artistico, umano, dal titolo An Italian Tale, di Antonino Cicero e Luciano Troja.

Più che un tributo o un rifacimento, An Italian Tale è una ricerca in musica tra le storie e le canzoni di Giovanni D’Anzi, che sono state lo spunto ispiratore per due musicisti diversi per estrazione e provenienza ma affini per curiosità, intraprendenza, preparazione e fantasia. Antonino Cicero e Luciano Troja hanno trovato in un nucleo di canzoni di D’Anzi un territorio da esplorare reinventando – si tratta di musiche originali scritte da Troja – il rapporto tra jazz e melodia italiana, equilibri classici e songbook, per condurre l’ascoltatore tra atmosfere, suggestioni e fantasie del secolo scorso, verso un oggi possibile. È una strana coppia, quella fagotto e pianoforteuna felice e originale anomalia che fa da chiave di volta dell’intero album: Troja è un compositore e pianista jazz di fama internazionale (non è raro trovarlo su All About Jazz USA, Cadence o Stereophile, o vederlo dal vivo a New York), Cicero è un fagottista tra i più attivi e preparati in area classica. I due messinesi hanno trovato nella melodia, nella cantabilità, nella narrazione strumentale il punto di incontro che rende An Italian Tale, per usare le parole dello stesso Troja, “una specie di colonna sonora di un film immaginato, legato a un periodo storico, magari girato in bianco e nero”.

Ricorda Cicero: «La cantabilità del repertorio swing della canzone italiana anni ’30 e ’40 mi attrasse subito. Da lì venne l’ispirazione che il fagotto potesse benissimo suonare, anzi “cantare”, quelle melodie retrò, ricche sì di swing, ma al tempo stesso classiche nell’impostazione del canto, accompagnate da eleganti orchestre che riecheggiavano e rielaboravano all’italiana lo swing di quegli anni. Da questa scoperta e dalla ricerca che ne seguì, capii che la canzone italiana di quegli anni univa naturalmente le tradizioni classiche e belcantistiche con il jazz, e mi venne in mente di proporre a Luciano questa “forma” come punto di partenza, materia musicale da condividere per suonare insieme». Aggiunge Troja: «Quando Antonino mi ha parlato di un approfondimento sulla canzone italiana del periodo fascista e dell’immediato dopoguerra, non me lo sono fatto ripetere due volte. Sia per l’interesse naturale per questo repertorio, sia perché Antonino è uno splendido musicista, curioso, e soprattutto molto attento alla melodia. Amando molto le opere monografiche, mi è sembrato naturale proporgli di partire dalle canzoni di D’Anzi, tuttavia era molto più intrigante non semplicemente rielaborare le canzoni o riarrangiarle per improvvisarci sopra. Molto meglio scrivere dei brani nuovi che si ispirassero a D’Anzi, a quell’epoca, a un certo nostro modo di sentire la melodia, tutto italiano, rivolto istintivamente oltreoceano ma destinato a guardarsi dentro, con i nostri inevitabili cromosomi melodrammatici. Ho avuto la possibilità di scrivere un album di temi originali, e quindi realizzare insieme ad Antonino un disco dove l’esposizione della melodia è l’elemento preponderante: pensare che queste melodie fossero ”cantate” al fagotto (perché Antonino lo fa cantare il suo fagotto), era l’altro importante motivo che mi entusiasmava».

Laureato in jazz al Corelli di Messina con il massimo dei voti e la lode, LUCIANO TROJA è uno dei pianisti italiani con maggior frequentazione estera. Con il Mahanada Quartet (con Mazzù, Coglitore e Nicina), fondato nel 2002, ha tenuto una lunga serie di concerti tra Italia ed estero, il secondo album Taranta’s Circle (2005) ha raccolto straordinari apprezzamenti nelle classifiche di Cadence e AAJ Italia, come il seguente Mannahatta, registrato al termine di un tour newyorkese.
Analogo consenso hanno ottenuto i suoi album col chitarrista Giancarlo Mazzù, presentati dal vivo anche in America; particolarmente significativo il suo lavoro dedicato al compositore Earl Zindars, che ha mietuto lusinghiere recensioni dalla critica jazz di tutto il mondo. Insieme a Salvatore Bonafede è uno dei due pianisti della Double Piano Orchestra diretta da Rosalba Lazzarotto.
Musica Jazz lo ha menzionato nel Top Jazz 2009 nelle sezioni “Miglior Nuovo Talento dell’Anno”, “Miglior Strumentista dell’Anno”, “Miglior Disco dell’Anno” (Seven Tales About Standards Vol.2) e “Migliore Formazione dell’Anno” (Mazzù/Troja Duo).

Diplomato in fagotto con il massimo dei voti al Bellini di Catania, ANTONINO CICERO è uno dei più affermati fagottisti italiani: collabora con varie orchestre (es. Filarmonica di Oviedo (Spagna), Teatro La Fenice di Venezia, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Hulencourt Soloists Chamber Orchestra di Bruxell) ed è primo fagotto dell’Accademia Musicale Euterpe. Ha una ricca attività solistica e cameristica (es. Quintetto Ibleo e Quintetto Armonia, con cui ha pubblicato un apprezzato album dedicato al tango), ha conseguito numerosi premi nazionali e internazionali. Negli ultimi anni collabora con diverse formazione jazzistiche, si è dedicato anche alla didattica pubblicando un metodo basilare per piccoli allievi.

 

An Italian Tale tracklist:

1. An Italian Tale
2. You are the Melody
3. Radio
4. Legs
5. Rose
6. Tempi moderni
7. Bici
8. Rabagliati
9. You Two
10. Nel vento [bonus track]

Music by Luciano Troja

Antonino Cicero | bassoon
Luciano Troja | piano

Produced by Gianluca Cangemi & Luca Rinaudo
Co-executive producer: Danilo Romancino

Recorded live-in-studio on March 29, 2016 (tracks 1-9) and November 12, 2015 (track 10) at Zeit Studio, Palermo [Italy] by Gianluca Cangemi & Luca Rinaudo.

Mixed and mastered by Luca Rinaudo at Zeit Studio, Palermo [Italy]
Art direction and design by Antonio Cusimano | 3112htm.com

(P) & (C) 2016 Almendra Music (www.almendramusic.com)

Distribuzione fisica: www.almendramusic.bandcamp.com
Distribuzione digitale: The Orchard
Anteprima streaming integrale: https://almendramusic.bandcamp.com/album/an-italian-tale

(a cura di Gabriella Mongardi)