Piazza Maggiore in un sogno di musica

Piazza Maggiore 1GABRIELLA MONGARDI.

Sera di ferragosto in Piazza Maggiore – dai balconi del Palazzo del Governatore e del Palazzo di Città risuonano note di corno: una “caccia” di Rossini, suonata dai maestri Gaspare Balconi, Marco Calabrese, Davide Canavese, Roberto Colombano, componenti il quartetto di corni dell’Orchestra Bruni, “Amarcorn”.  È l’apertura del concerto “Sogno di una notte di mezza estate”, organizzato dall’ Academia Montis Regalis e dal Rotary Club Mondovì nell’ambito della 45° Mostra dell’Artigianato Artistico.Piazza Maggiore 4

La serata è davvero un sogno d’estate, piacevolmente fresca; la piazza, finalmente priva di auto, è straordinariamente accogliente, i gradini, i “cubotti”, le panchine sono affollati. La musica si mescola al brusio di chi passeggia in piazza, di chi cena seduto ai tavoli dei dehors, di chi chiacchiera sulle panchine – come avveniva nei secoli passati, di carducciana memoria, quando le donne gentili danzavano in piazza / e co’ i re vinti i consoli tornavano  – ed esercita la sua magia, trasfigura col suo ritmo le occupazioni della serata, le fa lievitare in una dimensione di sogno.Amarcorn

Mentre il maestro Maurizio Davico presenta il programma del concerto, i musicisti si riuniscono tutti sul balcone del Palazzo di Città, silhouette nere contro il chiarore della facciata da cui l’orologio civico batte le sue ore: da lì suonano altre “cacce”, una marcia alpestre, una marcia di compleanno, una danza popolare bavarese – tutti brani di autori di area tedesca, vivaci e frizzanti, in cui i corni ( e i cornisti) danno prova del loro coté squillante e leggero, pieno e sbarazzino.Piazza Maggiore 3

Ma il timbro del corno, molto caratteristico, così adatto per un concerto en plein air, è anche molto versatile: può anche essere profondo e scuro, maestoso ed eroico, intensamente evocativo. È quanto evidenziano i due brani operistici successivamente eseguiti, dal Franco cacciatore di Weber e dal Tannhäuser di Wagner: soprattutto il wagneriano “coro dei pellegrini”, interpretato dai corni, senza parole, è solenne, trascinante, sconvolgente – la versione solo strumentale esalta tutta la potenza della musica wagneriana, nella sua minacciosa asemanticità.Piazza Maggiore 2

Il concerto si conclude con tre spiritose “Fripperies” del compositore contemporaneo inglese Lowell Shaw, con cui si passa allo swing, al jazz, e si ritorna alla modernità e alla realtà – sera di ferragosto in Piazza Maggiore.

(pubblicato originariamente il 16 agosto 2013)