Kamal Benkirane: poesia, esprimere ciò che mi trascende

Kamal Benkirane..uno

ATTILIO IANNIELLO (a cura)

Note biografiche.
Kamal Benkirane vive nel Québec dal 2001.
Poeta, novellista e romanziere, vincitore di numerosi Premi poetici e letterari in Francia. Il suo approccio creativo prende vita dal suo interesse per la problematica dell’esilio, dell’alterità e della cittadinanza. Presente nell’arena culturale di Montréal e della città di Québec, è anche impegnato nelle ricerche sulla fusione tra la letteratura e le tecnologie dell’informazione.  È il fondatore di E –Passerelle che è una casa editrice elettronica fondata a Montréal, il cui scopo è l’edizione in versione cartacea e digitale delle opere inedite della francofonia interculturale del Québec e l’organizzazione di eventi culturali e letterari. Ecco il link per l’accesso al sito web:  www.e-passerelle.ca
È pure membro cofondatore del RACMA (Associazione degli autori canado-marocchini). Ha partecipato a numerosi progetti nell’ambito della promozione della francofonia e dell’interculturalità nel Québec.
 
Quando e come ha iniziato a scrivere delle  poesie?
Dall’età di 14 anni. La pubblicazione di una prima poesia su un giornale locale in Marocco intitolata “Solitudine” è stata la molla e un incoraggiamento essenziale. Leggevo molto di Hugo, Baudelaire, Lamartine, Aragon, senza dimenticare le prime raccolte di poesie di Tahar Benjelloun e di Mohamed khaireddine. C’è stata l’influenza di un amico pittore che un giorno mi ha mostrato i suoi quadri in un grande libro dove ogni quadro era accompagnato da un testo poetico che riprendeva il significato tematico del disegno. Questo amico scriveva soprattutto poesie di forma classica con un grande rispetto per la prosodia. Questo mi ha influenzato parecchio agli inizi, infatti   ho cominciato con dei versi alessandrini. Penso di essere stato pervaso molto presto da una carica emotiva che non mi faceva vedere che poesia in tutto ciò che è bello, naturale, lirico ed estetico.
 
Cos’è per lei la poesia?
Per me la poesia rientra nell’ordine dell’estetica delle emozioni, permette di esprimere ciò che mi trascende e di proiettare un’idea dell’infinito verso un ideale. La poesia traccia la nozione della sopravvivenza rispetto alla fatalità e relega il poeta in una situazione per cui si interroga di continuo sul mondo,  la natura, la creazione, la bellezza, la complessità dei sentimenti. A mio avviso la poesia dovrebbe suscitare interesse nel lettore  e dovrebbe rivolgersi al poeta che è in ciascuno di noi e come diceva Paul Eluard «il poeta è più quello che ispira che quello che è ispirato». L’importanza della bellezza nella vita di ciascuno di noi è fondamentale ed il poeta ne è generalmente l’esteta.

Tutte le attività, collaborazioni poetiche (riviste, collettivi, ecc.) e pubblicazioni:
Opere e pubblicazioni: Les ormes diaphanes (Le impronte diafane), Les éditions Fleur de Lys, poesie, Québec 2005; Dans la chair du cri (Nella carne dell’urlo),  Les éditions du Cygne, poesie, Francia 2009; Culture de la masculinité et décrochage scolaire des garçons au Québec (Cultura della mascolinità e il disimpegno scolastico dei ragazzi in Québec), Edition Harmattan, Francia 2009; (La transculturalité dans l’oeuvre de Issaad Ramadane / La transculturalità nell’opera di Issaad Ramadane) apparso nel libro “Où en est la littérature Beur” (A che è punto è la letteratura magrebina) sotto la direzione di Yvette Benayoun Shmidt e Najib Radouane; Feuillets de l’aube (Foglietti dell’alba), poesie, Edilivre, Francia, 2013.

Alcune collaborazioni e pubblicazioni: collaborazione con la Maison du Maroc per una conferenza sulla letteratura marocchina in Canada (Sfide e prospettive della letteratura marocchina in Canada), incaricato dall’organismo E-Passerelle e lancio del RACMA (Associazione degli autori Canado-marocchini)
http://www.youtube.com/watch?v=E_Ty_fChlv8
Collaborazione con il centro Culturale Simon Bolivar a Montréal per la lettura di testi poetici riunendo numerosi autori della regione di Montréal per il libero slancio della poesia nel mondo.
http://www.youtube.com/watch?v=pFyn5iS8BUk&feature=youtu.be
Collaborazione con RACMA  (Il club degli autori Canado-marocchini) sul percorso migratorio in scrittura.
http://www.youtube.com/watch?v=nqKHzUFtkSI
I numeri della rivista letteraria Passerelle on line, curata dalle edizioni dell’associazione culturale Passerelle.
http://issuu.com/landalou/docs/la_definitive_revue_passerelle_vol2_n_1
http://issuu.com/revuepasserellevol2n2/docs/vd_revue_passerelle_vol2_n_2/1
http://issuu.com/landalou/docs/pdf_a_venir_vraie_revue_passerelle_vol2_n_3/1
http://issuu.com/landalou/docs/finale_revue_passerelle_vol2_n_4/1

KAMAL BENKIRANE 2

 Versi estratti dalla raccolta NELLA CARNE DELL’URLO

risalgo le mie valli infossate
per ottenere tempo
Una via lattea per lo spirito
fasci di luminosità per il vuoto
che dà la sua risposta al rimpianto

e da questo nomade che è in me
che stabilisce la presenza
della ferita verticale
che va fino al sangue
dell’abbandono

nei flutti del vivere
nel paese delle Americhe
vagabondaggio omerico
nel cardine dei miei sensi

interpello l’anello ferito delle mie prodezze
che dà valore
alla parte migliore della mia ispirazione
dal tempo oppressa

interpello quel silenzio invernale
poesia ignorata
nel libro magico della mia eternità
spazio ininterrotto nelle mie preghiere

in cui la faglia bianca
ammansisce pagine addormentate
nell’anticamera dei ricordi
e diventa una fonte luminosa
per le mie ore grevi

Trasfigurato da tante odissee
il mio arabesco al diapason
pena nella pienezza
scoglio ghiacciato nella neve

che nel mio urlo
questa furia incontenibile
plani sulla mia amnesia
e sui miei passaggi intrecciati
nella lussuria degli spasmi
infinito
il tono delle voci senza appello
rotte con l’ira del manganello
e che non hanno vissuto
ciò che c’è di umano
nella bellezza che dura

Infinita
La linfa della mia terra ubriaca
in questo cuore, bohémien di precipizi
dove troneggia la follia
dell’ombelico degli uomini
al solstizio delle bruciature
questa insolenza impalpabile
d’una guerra senza motivo
e della dignità che abbassa gli occhi

(traduzione di Doretta Del Fabbro)

***

Libertà

Libertà mio giardino, ho raccolto il tuo raggio
Nell’aria delle canzoni e il nettare dei sogni
Sui campi rinverditi accudivo il tuo solco
Per vedere di nuovo il tuo mattino risorto tra gli scioperi

Ho tracciato il mio cammino sui fiori della tua onda
Ho raccolto il mio miele per assecondare il tuo fascino
I miei versi si sono tinti della tua profonda anima
Quando la sera sui tuoi prati, accompagnavo i tuoi passi

Quando per tutto l’indomani prendevo il volo
Tu incurvavi la schiena verso il blu delle mie vele,
ti spingevi sull’erba e i ciottoli del suolo
predicando i tuoi bagliori nel sagrato delle stelle

Libertà mia dolcezza, per cantare i tuoi ritornelli
ai recessi del tuo fuoco, ho atteso lungamente in piedi
Nella mia solitudine mi hai teso le mani
gridando la preghiera della mia anima appassionata

Libertà ti offro lo scrigno del mio amore
Mi piace respirare il tuo delizioso fiato
Nessuno si addormenterà nel tuo giorno
Fino a quando non sarà bandita la violenza e l’odio

© KAMAL BENKIRANE