Laurine Rousselet, Affollata pour Danaé

affollata

FRANCESCA MAFFIOLI (a cura)

Il testo Affollata pour Danaé è stato scritto a seguito della corrispondenza con il poeta Bernard Noël e le riflessioni sull’opera di Antonin Artaud. Il poema è testimonianza interiore dell’ardore amoroso – quindi espressione della soggettivazione.
La geografia interiore della poeta respira l’aria del mediterraneo, dal terzo verso infatti essa abita le “scogliere di Sorrento”. L’Italia, la lingua italiana occupano la scena. Se nei testi precedenti è stato lo spagnolo a prevalere, in questo caso è la lingua italiana che emerge: è già presente nella versione originale del poema, di cui si è scelto di rispettare l’autenticità. Le parole in italiano si distinguono per le pennellate rosse nel corpo del testo.
Danae, da figura mitologica e soggetto iconografico, si trasforma in un corpo la cui consistenza ricorda quella della pura materia erotica. Il desiderio permea la composizione, tuttavia esso non sembra realizzarsi, restando prigioniero della voce poetica che lo narra. Affollata rivela una realtà dolorosa e il desiderio resiliente di sfuggirle.

Affollata per Danae, traduzione di Francesca Maffioli.

(Collage Affollata, pour Danaé di Pierre J. Truchot, 2018)

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Crisálida, la voce di Laurine Rousselet