Intervista a Liliana Fantini

LilianaFantini

PAOLO BESSE’ e JOLANDA MOLETTA.

Abbiamo già avuto modo di leggere e ascoltare su Margutte le poesie di Liliana Fantini, apprezzandone le immagini e l’abilità recitativa (si veda https://www.margutte.com/?p=864). Liliana oltre che poetessa è cantautrice. L’abbiamo intervistata a proposito di Correvoce, un album d’esordio raffinato e sognante edito dalla prestigiosa etichetta Philology Jazz Records nel 2011, per scoprire che in questo momento è al lavoro con la band al completo per registrare un seguito che dovrebbe vedere luce tra breve…

1-Cos’é cambiato nella tua vita grazie e dopo la pubblicazione di ‘Correvoce’?

La pubblicazione di Correvoce, nell’estate 2011, ha dato il via a un processo di crescita musicale e interiore. Mi ha regalato una nuova carica per andare avanti in questo senso, per credere in quello che faccio, avere fiducia nelle mie capacità creative ed espressive.
Il riscontro favorevole del pubblico che ha assistito ai miei concerti o ha avuto modo di ascoltare il mio album è la riprova che sono sulla strada giusta.
Sono approdata alle atmosfere del canto jazz e alla composizione in età matura, ma Correvoce è nato come un’urgenza di esprimere, finalmente, un mondo che è rimasto racchiuso dentro di me per troppo tempo, in espressione vocale e contenuti. E’ giunto il momento di tirarli fuori. Non è mai troppo tardi per fare quello che si ama.

2-Parlaci della tua formazione musicale: cosa ti hanno insegnato a scuola e in che cosa ti senti autodidatta?

Canto da sempre, ma mi sono limitata per molti anni a esprimermi solo in casa, per il gusto di farlo. A 40 anni circa ho deciso che avrei dedicato un po’ di tempo a me e alla mia passione e così ho seguito un percorso di canto lirico amatoriale presso l’Istituto Civico Musicale di Bra. E’ stato bellissimo apprendere gli insegnamenti del canto lirico e potermi cimentare nelle eroine del melodramma per cui ho nutrito interesse fin da ragazza ascoltando la radio e la televisione che, a suo tempo, era ancora un veicolo di cultura.
Tuttavia dopo un po’ ho sentito l’esigenza di trovare nuove vie per la mia voce e la mia espressione e mi sono dedicata allo studio del canto jazz e dei suoi standard grazie a un paio di insegnanti di canto jazz di Torino. Praticando queste sonorità e ricevendo nuove sollecitazioni sono poi sorte le canzoni con testi e melodie da me composte che si sono adagiate perfettamente in queste atmosfere, grazie anche al supporto di Fabio Gorlier, eccezionale pianista e arrangiatore di Correvoce, che ha compreso perfettamente il mio sentire.

3- …’E scopro il jazz’, ma non solo: nel tuo disco si sentono svariate influenze nord- e sudamericane. A quali altri generi si ispira la tua musica?

Ho ascoltato sempre tanta musica, fin da piccola, e ho apprezzato di tutto. Quando ho iniziato a comporre e a cercare il sound per le mie parole mi è venuto spontaneo attingere a tutto ciò che, negli anni, mi aveva trasmesso emozione.
Così sono nati dei pezzi su giri di tango, che evoca passione, dolore, speranza, oltre che di blues, dalle antiche radici africane (e io mi sento intimamente africana, mi commuovono fino alle lacrime ritmi, visi e colori dell’Africa, come se tutto ciò mi risuonasse nel profondo e parlasse di casa) , di salsa sudamericana che esprime gioia di vivere (non a caso la salsa è il ritmo che accompagna il mio brano Voglio amare) , ma non mancano accenni alla canzone cantautorale, musica di cui mi sono avidamente cibata durante gli anni dell’adolescenza e oltre.

4- Nella presentazione del tuo disco parli di Ella e Billie. Quotidianamente, quando preferisci ascoltare Ella Fitzgerald e quando Billie Holiday?

Quando sento l’esigenza di intimità e raccoglimento ascolto Billie. Ha una voce che tocca il cuore di chiunque, vibra nel profondo anche senza conoscere il significato di ciò che canta. Nelle sue corde risuonano emozioni intense, solitudine, tristezza, languore. Ella è energia pura, favolosa nei suoi virtuosismi e improvvisazioni, solare e comunicativa. E’ emozione e divertimento al contempo. Mi dà una bella carica quando la ascolto, ne giova l’umore in generale.

5- Musica e poesia: dove inizia una e dove finisce l’altra?

La poesia è musica, del resto attinge le sue radici nell’oralità degli antichi cantori greci. Forma, contenuto e musica sono gli elementi della poesia il cui scopo è comunicare emozione attraverso una creazione artistica , utilizzando parole, sintassi e ritmo. La poesia basta a se stessa, è perfetta così com’è a differenza della canzone che, pur trasmettendo emozioni e raccontando storie, necessita della musica per essere completata e avere un senso.
Mi capita di scrivere poesie, sgorgano spontaneamente in versi che raccontano le mie emozioni, il mio sentire, procedendo su binari diversi da quelli della canzone.
L’origine è la stessa, l’urgenza di esprimere emozioni e comunicarle, ma benché le mie poesie risentano di una musicalità da cui, giocoforza, non riesco a distaccarmi (ma è la mia cifra stilistica) i versi delle canzoni si adagiano perfettamente sulla frase musicale che ho in mente o che elaboro successivamente, non potrebbero vivere da soli senza la musica.
Se nella canzone la rima è una meta sicura e affidabile, nelle poesie il verso è più libero, anche se scorre idealmente su un tappeto sonoro.
Che dire? Musica e poesia sono sorelle con capelli di luce e di vento, amanti di bellezza e armonia.

6- Con quali artisti ed amici ti piacerebbe collaborare in futuro?

Proprio in questi giorni sto collaborando con la medesima squadra di musicisti che hanno dato vita a Correvoce, per l’incisione di un nuovo album che uscirà nel 2014 e che avrà titolo Libellula.
L’incontro con Fabio Gorlier, arrangiatore dei miei brani, mi ha permesso di dare corpo e voce a quello che avevo nel cuore. L’amicizia e la collaborazione con lui sono garanzia di qualità, professionalità e cuore, appunto.
Altri amici, Emilio Berné e Michele Anelli, bravissimi musicisti, chiudono il cerchio di questa collaborazione intensa e proficua.
Stiamo preparando questo nuovo album con passione e dedizione: si tratta di 16 nuovi miei componimenti variegati nel genere musicale e nei testi. In questo momento le mie energie sono convogliate su questo progetto, poi si vedrà.
Ogni incontro musicale e umano arricchisce il mio bagaglio di persona e artista.
Ringrazio i musicisti che ho incontrato in questi due anni dall’uscita di Correvoce e che mi hanno accompagnato nell’esecuzioni dei miei brani live e mi auguro che il futuro possa riservarmi nuovi interessanti incontri oltre che la prosecuzione di consolidate e interessanti collaborazioni. Un ringraziamento particolare va infine a Emanuele Cisi, musicista di fama internazionale che, apprezzati i miei brani, con  umiltà ha accettato di essere presente nell’album di una cantante poco nota ai più, impreziosendolo con la sua arte e professionalità.

7- Ci piacerebbe vederti in concerto, ci saranno presto occasioni?

Come dicevo, il progetto a cui sto dedicando le mie energie, in questo momento, è la registrazione di Libellula.
I nuovi concerti, non ancora in calendario, mi vedranno interprete del mio nuovo album oltre che di alcuni brani di Correvoce a cui sono particolarmente legata.
Corre voce che la vita abbia un senso, recita il primo verso di Corre voce, il brano che dà il titolo all’album. Ha un senso, anche se spesso ci sfugge, anche se a volte siamo sopraffatti dalla disperazione che non ci fa vedere nient’altro che buio. Ma al buio succede sempre il giorno, la vita è cambiamento. Proviamo a farci guidare dal cuore e non da tutto ciò che ci condiziona, un augurio che faccio di cuore a me stessa e a tutti i lettori di Margutte per il 2014!
http://www.youtube.com/watch?v=l775rUVR8No
http://www.youtube.com/watch?v=oVI31tzqAYY
http://www.youtube.com/watch?v=2q_QYopHuxI