Ipostasi di buio, di Rossella Cerniglia

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ROSSELLA CERNIGLIA

SONO PRONTO

A salire i gradini
sono pronto
fino a dove
nell’aria asciutta della soglia
è suono che sgomenta

estasi in volo
della tua ala-gabbiano

e l’azzurro è rinchiuso
nel sarcofago ardente
dove una tenebra alta
si leva.

*

DEA DI SOGNO

Un’idea di sogno
caduto nel baratro di me
onda senza mare
giunta alla riva
dell’oscura prigione

volo precipitato
in una tenebra bisbigliante
e cammino impigliato
senza sentiero.

*

ALI DI TENEBRA

Ali di tenebra
sovrastano gli abissi

il buio celere messaggero
che mi comanda
signore di uno stridente
pensiero

non posa nel giorno
non per il tempo
di una notte impalpabile
nefasta
né in più buia primavera
non fiorita
scatola che nulla contiene
solo desiderio.

*

SILENTI TROMBE

Silenti trombe
il confine annunciano
del buio

angelo dall’oscuro
sembiante
semina sogni
nell’oscura dimora

e il respiro del tempo
una soglia spalanca
nel suo Nulla più nero.

Rossella Cerniglia, Ipostasi di buio, GUIDO MIANO EDITORE, 2020, Collana Alcyone 2000.

Dalla prefazione di Enzo Concardi:

«Quest’ultima fatica letteraria di Rossella Cerniglia prosegue il discorso della precedente pubblicazione Il retaggio dell’ombra (2020). Le tenebre che dominano il mondo contemporaneo si fanno, secondo la poetessa, ancora più fitte e giustificano etimologicamente il nuovo titolo: Ipostasi di buio. La sostanza e la personificazione dell’oscurità occupa tutta l’estensione della silloge: infatti, delle tre parti di cui si compone il libro, la prima porta il titolo dello stesso, la seconda quello eloquentissimo di Profondo inferno;la terza quello doloroso di Amore amaro. Culturalmente le prime due sezioni hanno diversi riferimenti nella storia del pensiero e della letteratura, mentre oggi rappresentano tematiche meno visitate; invece la terza sezione è universale, interculturale e metastorica. Nella prima parte si possono individuare alcune liriche più significative e chiare come immagini e lessico del “buio”. L’azzurro esiste ma è rinchiuso “…nel sarcofago ardente / dove una tenebra alta / si leva…” (Sono pronto). Una creatura angelica appare in un’oscura dimora dove “…il respiro del tempo / una soglia spalanca / nel suo Nulla più nero” (Silenti trombe). Uomini alla deriva con ponti tagliati alle spalle in una buia foresta erano soli, senza “…nessun rifugio / nessuna compagnia…” (Per elidere). In Barche non si apre nessuna via d’uscita nel “Day After” l’Apocalisse che sembra essere intervenuta: “…barche / piene di buio // senza navigatori…” attraccarono a spiagge desolate dove “…nacque un vortice / che non era luce”. In una delle ultime poesie di questa parte appare l’immagine del Divino, ma è raffigurata come irraggiungibile e pare che siamo stati abbandonati a noi stessi: “…era il volto di Dio / oscuro // la sua Ombra / piantata / nella zolla” (Il giardino). Nasce infine nel suo animo un forte desiderio di speranza e di luce, ma tutto appare come un incubo, un atroce sogno e le è negato il “riveder le stelle” di dantesca memoria (si leggano le liriche Vaporose ali e Sostanza di un sogno). Viviamo quindi avvolti Nella notte nera. Qui il colore dominante della poesia è il “nero”: nere sono la notte, l’oscurità e la tenebra; neri sono il buio e il Nulla, quest’ultimo scritto con la “N” maiuscola, ad indicare il concetto filosofico. La simbologia di tutto ciò è chiara: la morte interiore e sociale regna sovrana nelle nostre anime e nelle nostre relazioni. La solitudine e l’incomunicabilità spadroneggiano in questa civiltà rantolante, anche se nei quadri lirici creati molto appare nel vago, nell’indefinitezza, nelle dimensioni oniriche e surreali: angosce e incubi si sovrappongono a momenti di lucidità e razionalità».

Rossella Cerniglia è nata a Palermo e vive a Marsala. Laureata in Filosofia è stata a lungo docente di materia letterarie nei Licei di Palermo. Poetessa, narratrice, saggista, ha pubblicato i libri di poesie: Allusioni del Tempo (1980), Io sono il Negativo (1983), Ypokeimenon (1991), Oscuro viaggio (1992), Fragmenta (1994), Sehnsucht (1995), Il Canto della Notte (1997), D’Amore e morte (2000), L’inarrivabile meta (2002), Tra luce ed ombra il canto si dispiega (2002), Mentre cadeva il giorno (2003), Aporia (2006), Penelope e altre poesie (2009), Antologia (2013), Mito ed Eros. Antenore e Teseo con altre poesie (2017), Il retaggio dell’ombra (2020); i romanzi: Edonè…edonè (1999), Adolescenza infinita (2007); il libro di racconti Il tessuto dell’anima (2011) e il libro di saggistica Riflessioni, temi e autori (2018).

Il retaggio dell’ombra