I giardini incantati di Stefano Labbia

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Giardini incantati

Col tempo
ella cogliea fiori
nei giardini incantati,
mausolei del cuore,
profondi sentieri
di viva solitudine.
Maceri e logori,
tessuti del cuore,
fibre di piacere
e di dolore.
Senti,
questo avido volere,
passione e speme
d’esser ricambiato,
che vanifica la bontà dell’animo.
Ella crebbe e da sospiro divenne arido deserto.
Senza più fiato, solo sabbia,
Persi la via,
morendo di sete.

*

Mi pento e mi dolgo

Oppresso da squallide catene,
vivo la vita per modo di dire,
angustiato da fatalità
che ho creato con le mie stesse mani.
Per cosa posso dire,
«Mi pento,
mi dolgo, Signore!»
se la sciagura stessa
son io?!
Mani vagano veloci,
sale sul mio volto
goccia a goccia,
fiato corto.
Contraggo la mia volontà d’esser vivo,
d’esser così,
d’esser me stesso:
«Mi pento e mi dolgo,
d’essere umano!».

*

Riassunto

Ieri era festa,
oggi è disgrazia.
Ieri era letizia,
oggi è nero.
Indietro era verità,
avanti è bugia…
Avido fato,
bastardo destino,
volto all’arrivo
dell’impervio ed oscuro tempo.
Qualcuno impreca
mentre le chiavi tintinnano.
Lai di un cane
e della sua compagna
che niente hanno dato
e tutto hanno tolto.

*

Nei giardini perduti

Giochi di luce,
segmenti di pozzo,
falene al buio.
Ecco che nei giardini perduti
ho ritrovato il senno
di quanto avevo smarrito
ieri l’altro.
Goccia di rugiada
sulla bocca mia,
petalo oramai secco
sulla pelle tua.
Era solo ieri,
solo ieri,
che avevi bellezza e gioventù…
Cos’hai dunque nell’oggi?

Stefano Labbia, I giardini incantati, Talos Edizioni Cosenza 2017

Dalla prefazione di Fiorella Cappelli:
«Trame poetiche, all’apparenza ermetiche, sciolgono versi liberi. Prive di forme tradizionali, metriche e schemi, esse rivelano espressioni ed emozioni di un giovane autore che affida a questo tomo inquietudini ed interrogativi e, attraverso l’uso della retorica, conferisce ai versi forza e ritmo.
(…) Il tempo, lo spazio, la vita, l’oggi, il domani, il passato ed il presente temi amati dal poeta che si avvale di allegorie come la sabbia, i suoi granelli per mostrarceli. Ricca di ossimori: festa e disgrazia, verità e bugia, tutto e niente, in una sorta di “Riassunto” questa volta è il destino, avido e bastardo, ad essere chiamato in causa.
(…) Nell’ultima lirica il poeta ci conduce “Nei giardini perduti” dove recupera il suo “senno smarrito” e nel rievocare epiche imprese, tra giochi di luce e falene, non smette mai di interrogarsi su ciò che era ieri e su ciò che è oggi, questa volta rivolto all’effimera bellezza che, a parer mio, anche se svanisce nell’essere umano… nei versi, resta.»

Stefano Labbia, classe 1984, è un giovane autore italiano di origine brasiliana. Nato nella Capitale, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Gli Orari del Cuore nel 2016 per Casa Editrice Leonida. Al lavoro sulla sua prima serie televisiva originale inglese di stampo teen drama, dal titolo Fear, di cui è unico ideatore e sceneggiatore, vive attualmente a Londra.
Collabora dal 2016 con i portali 2duerighe.com (sezione spettacolo – cinema e teatro), MyReviews (cinema e libri) e Oubliette Magazine (cinema, arte, teatro, musica). Scrive per “Il Nostro”, free press magazine mensile dal 2017. Conduce e cura un programma radio dedicato a cultura, poesia, teatro e musica sulla radio indipendente Deliradio.
Ha inoltre collaborato alla stesura e all’ideazione di Rivka (Serie Italiana – 2016), Boh (Sitcom – Distribuita da Extra Tv – Idea, regia e sceneggiatura – 2016), Butterfly Lies (2015 / 2016 – UK – idea, soggetto e sceneggiatura), Safe (Idea, soggetto e sceneggiatura – Tv Show – USA – 2015), Life Goes On (Idea, soggetto e sceneggiatura – Film – 2015), American Inn (Idea, soggetto e sceneggiatura – Sitcom – USA – 2015), (R)Evolution (Idea, soggetto e sceneggiatura – 2015), Police Assault (Idea, soggetto e sceneggiatura – Tv Show – USA – 2014), WMW – What Men Wants (dramedy – UK – 2015 / 2016 – Idea, soggetto e sceneggiatura) e Strings (co-autore con Agnese Pagliarani – Sitcom – 2016).