Stagioni e alberi

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ATTILIO IANNIELLO

Gli acquerelli di Gianni Vigna e le ceramiche di Persea

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Cosa vi è di più naturale, di più consono alla coscienza di essere immersi nell’armonico movimento celeste, della contemplazione delle diverse stagioni?

L’arte di Tiziana Perano (Persea) e di Gianni Vigna ce lo ricordano con i loro lavori dalla forte componente maieutica. Le ceramiche e i quadri infatti ci interrogano attraverso colori e simboli che suscitano, in chi si lascia interpellare, momenti di estetica e archetipale spiritualità.

L’albero in particolare ci porta a scivolare gradatamente in quel desiderio di armonia universale sognato dall’umanità a partire dal suo primo sguardo sul mondo, prima della storia, prima che l’albero fosse chiamato albero.

albero di primavera

Essi, questi campioni del mondo vegetale, erano considerati luogo di comunicazione fra i tre mondi, gli inferi, la superficie della terra e il cielo, quindi degni di essere venerati come sacri. E questa sacralità ancora oggi l’avverte chi per caso o per scelta ne contempla le radici, il tronco e la fronda.

Come rimanere insensibili di fronte ad un poderoso organismo che trasforma acqua, terra, aria e calore (luce) in fonti di vita per il nostro respiro (ossigeno) e per il nostro corpo (frutti)?

Come rimanere insensibili di fronte alla bellezza del ciclo vegetativo dell’albero, dalla fioritura alla caduta delle foglie?

Forse non siamo anche noi alberi quando sappiamo fiorire, quando sappiamo attendere con calma che le nostre gemme si trasformino in foglie, quando sappiamo vivere i nostri inverni credendo nella primavera?

Lasciamoci interrogare dall’arte di Persea e di Vigna, potremmo trovare l’infinito e il  miracolo della vita in noi stessi, nelle nostre radici, nei giorni che formano il nostro tronco, nei nostri valori più sacri che come fronde arricchiscono il paesaggio umano.

gli artisti
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