Carrozzeria Lacan

Andrea Labanca e la musica

La
Perderesti Tutto

Si sveglieranno intorno alle tre
Sorseggeranno cocktail, vodka liscia
Si sveglieranno con una canna di fucile nel cervello
Perdere tutto quello
Per cui hanno sempre
stuprato, mercificato, mortificato.

Sarà che non parlo con mio figlio
questa droga che gli fotte il cervello, il problema è chi la vende
dopo essere stato
Stuprato, mercificato, mortificato.

Perderesti tutto per un’ora d’amore?
Perderesti tutto per un’ora d’amore?
Perché chi non ha nulla sa che potere dà

Il ragazzino ti ha raccontato
di quel suo amico che si è buttato
in una piscina vuota
Ha quindici anni e sembra il demonio
E invece è figlio tuo
di tutto ciò che hai
Stuprato, mercificato, mortificato.

Perderesti tutto per un’ora d’amore?
Perderesti tutto per un’ora d’amore?
Perché chi non ha nulla sa che potere dà

Tua moglie che si scopa i ragazzini del quartiere
e per ricambiare il piacere
regala maglioni di Tommy Hilfiger
tu ti chiedi come è potuto accadere?
Come è potuto accadere?

Ma se tutto ha senso, nulla ha più senso
Ma se tutto ha senso, nulla ha più senso

Perderesti tutto per un’ora d’amore?
Perderesti tutto per un’ora d’amore?

https://www.youtube.com/watch?v=VhVRSCsbBro

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Dove vado

Dove vanno loro?
Te lo sei chiesta mai?
Volti clandestini
Non si fidano di te

Dove è andata lei?
Non dovresti chiederlo a me
Ma alle sue lacrime di noia
Dentro alla zuppa di soia

Tu-tu-tu-tu-ui-ui-u
Tu-tu-tu-tu-ui-ui-u

Ed io? Io vado dove mi vogliono
Ed io vado dove mi vogliono
Saltinbanco, anacoreta asceta errante nano da circo freak

Io vado, dove mi vogliono

Dove è andato il padre?
Sconfitto si è ritirato
Ma le luci di Los Angeles
Eran troppo grandi per me

Dove è andato il principe?
Madido fradicio di sudore
Si è ritirato nel suo malumore
Proprio in fondo ad un tram

Ed io? Io vado dove mi vogliono
Ed io vado dove mi vogliono
Saltinbanco, anacoreta asceta errante nano da circo freak

Io vado, dove mi vogliono

Non lo dire a nessuno che siamo stati felici
Non lo dire a nessuno che siamo stati felici
Non lo dire a nessuno che siamo stati felici
Non lo dire a nessuno che siamo stati felici

Tu-tu-tu-tu-ui-ui-u
Tu-tu-tu-tu-ui-ui-u

https://www.youtube.com/watch?v=hBG3n24xJF4

***

Tintinà

Ci sono una tigre ed un leone
sul Piazzale della stazione
Non toccano i passanti, non amano i corpi morti
Poi arrivi tu, leccano i brandelli
ora sei come Gesù, nulla ti sfiora più
Il tuo corpo è la cena
Nuovo e senza pena

Ci sono un asino ed un cinghiale che mi aspettano a casa
non parlano
molto
Ma fumano oppio e leggono Prévert
poi si addormentano
davanti alla Ibook e non si svegliano più

Ci sono un uomo ed un cammello
che camminano nel bosco
canticchiando una canzone
“che non conosco”
Si avvicinano canticchiando
mentre io sto sulla veranda a fumare
aspettando che il tempo
prima o poi
dovrà cambiare
Si avvicinano e quando sono molto vicini
sgranano gli occhi e incominciano ad urlare

“Hai sbagliato tutto per sempre, e non potrai mai più recuperare”
E piove, piove, piove

Ci sono due repubblicani della Florida in un motel del Big Sur
bevono coca e rum
odiano il Presidente nero
Lui suona rock’n’roll, lei allena delfini
Non hanno mai letto Zola
Non sanno che questo mondo non è la realtà

Ci sono trecento milioni di topi sotto di te
Sono dentro di te
Loro consumano quello che tu non puoi più avere
Sai che loro ti possono sopravvivere
ogni tanto li senti arrivare
Ed è notte
Ti sono molti vicini
E piove, piove, piove

Sette aquile guidano il mondo
Ma i loro nomi non li conosco
Loro decidono per me, loro sono dentro di me
E non li so vedere, non li posso incontrare
Ma li posso immaginare

I LIVE BABYLON; BUT I HATE BABYLON
I LIVE BABYLON; BUT I HATE BABYLON
I LIVE BABYLON; BUT I HATE BABYLON
I LIVE BABYLON; BUT I HATE BABYLON

E piove…

https://www.youtube.com/watch?v=NL1gfzyFS_k

***

Vladivostok

Quanto costa il mondo
Quanto costa il mondo
Stasera ne ho bisogno e ve lo domando

Mentre i giganti combattono in cielo
I facoceri allisciano il pelo
mentre il ghiaccio si scioglie rimane il sale a sporcare
per sempre lo stivale

Troppa vodka a Vladivostok
Il ghiaccio ha legato per sempre al passato
i ceceni ed il collo
al suo fiato.

Non sento più gli uccelli cantare
Non sento più gli uccelli cantare
Povero cuore non più si commuove
Quanto costa il mondo
Quanto costa il mondo
Stasera ne ho bisogno e ve lo domando
A Vladivostok
come Nabuccodonosor
dai miei piedi nascerà
una nuova patria
che non bacerà il Padre
non ucciderà la Madre
che sputerà l’ostia
conserverà l’astio
che nutrirà il gusto
per il lusso ed il gesto
Abramovic paga e gli zingari suonano
Abramovic paga e gli zingari suonano
Non sento più gli uccelli cantare
Non sento più gli uccelli cantare
Povero cuore non più si commuove

Venghino donne vengano
Su tutte vi porto a fare fortuna
Sui viali a Trieste a cader da finestre
Ubriache tous les jours
Quanto costa il mondo
Quanto costa il mondo
Stasera ne ho bisogno e ve lo domando

https://www.youtube.com/watch?v=pWvQ45Yw3Lg

***

Amai

Non le sentirai mai più
I miei sogni mai più

Hai rigirato a tuo favore tutte le favole
Hai cancellato le migliori tavole
Di un pittore convinto di poterti innamorare di sé
Ritraendoti in mille pose tutte osé

Ma perché nessuno dice mai
Che il passato di amare è amai
Ed ogni bacio tradito ogni amore sfinito
È un amai
Più

Non le sentirai mai più
I miei gemiti mai più

La nostra storia è stata una corda dai capi intricati ci siamo sbagliati,
ma siamo forse peggiorati? Non credo forse al massimo un po’ più svogliati

Ma perché nessuno dice mai
Che il passato di amare è amai
Ed ogni bacio tradito ogni amore sfinito
È un amai
Più

Siamo diventati numeri di una statistica
Siamo diventati probabilità della cabalistica
Mentre ti nascondi dietro le parole
Per non dire ciò che veramente duole

Che il passato di amare è amai
Ed ogni bacio tradito ogni amore sfinito
È un a mai
Più
il passato di amare è amai
il passato di amare è amai

https://www.youtube.com/watch?v=ONrD6VDOuwE

***

Oblomov

Compagno Oblomov siediti accanto a me
su questa terrazza Tacheless
rimarremo seduti Fra aerei caduti all’ufficio oggetti smarriti e Godbless
su quella strada non passano più carri armati Ma coppie di giovani
innamorati
con stipendi part-time
pronti per un pollo tandori o un tatuaggio maori
Compagno Oblomov nasceranno sempre bambini e moriranno sempre bambini
mentre verso altra acquavite sul tuo tabacco olandese
non si vede da questa terrazza la valle dei cedri mentre le fiamme
lambiscono i piedi

This is your night – Again

Compagno Oblomov l’altra notte ho cavalcato La nottola di Minerva,
abbiamo viaggiato sul suo dorso al contrario
io ed un matematico sconclusionato, Kurt godel
Non abbiamo deciso nulla, non abbiamo toccato nulla
e senza toccare ci siamo fatti cacciare
abbiamo rubato e accompagnato varie idee all’altare
lasciando agli altri l’onore di completare
Compagno Oblomov lasciamoci su questo mare con le onde per
Altare ed unico testimone la sabbia sulle labbra

This is your night – Again

Ne ritrovi di ricordi fra i mercati di strada
I soldati sopra i tetti con le donne dal volto
Coperto di speranza e gli elicotteri a sorvolare sul
Lato oscuro della libertà
Compagno Oblomov danzeremo ancora su
Sarajevo e su Beslan
Sul Tigri e a Tirana
Staremo ancora col principe Sarau
A meditare sul mondo
E mandarlo ‘affanculo
Quando non potremo proprio evitarlo

This is your night – Again
This is your night – Again
This is your night – Again
This is your night – Again

https://www.youtube.com/watch?v=BVvG-pe7dSw

 ritratto due
Breve biografia.
Sono nato alla fine degli anni 70 nella periferia di Milano, laureato in Filosofia della Scienza con una tesi su Albert Einstein (“Tempo e simultaneità: una definizione”). Dal 1998 al 2003 ho fondato molte band. Nel 2005 pubblico il primo E.P. I Pesci ci Osservano in versione cantautoriale: cinque pezzi, chitarra, voce e sinth, alcuni strumenti elettronici e il piano del già compagno di viaggio Guido Baldoni. Conosco in questo periodo Dario Zigiotto il quale inizia a lavorare al mio fianco curando la comunicazione. Nel 2006 prende vita un intenso rapporto artistico con Paolo Ciarchi. Ho avuto modo di suonare al fianco di Vinicio Capossela, Tetes de Bois, Teresa De Sio, Alessio Lega, Rudi Assuntino e molti altri. Nel 2011 ho partecipato alla campagna in favore dell’acqua pubblica con un pezzo intitolato La memoria dell’acqua che ha riscosso un certo successo nelle radio locali e web, fino ad arrivare nell’ home page di “La Repubblica”. Nell’ottobre 2011 poi promuoviamo con Guido una nuova formazione musicale, la futura Fisheye Band. Il progetto parte con Guido Rolando “Giubbonsky”, Francesco Piras, Fabio Bado (già componenti della Contrabbanda) rispettivamente al sax, tromba e batteria; nel marzo 2012 si aggiunge a loro Martina Milzoni al basso. Dopo una prima fase, arriva la produzione artistica di Gianluca De Rubertis, persona giusta per guidare il nuovo sound della band verso contaminazioni più “sixteen” ed internazionali. Infine nel luglio 2012 con la Fisheye band e la produzione artistica di Gianluca De Rubertis facciamo nascere Carrozzeria Lacan. L’album è una risposta. La domanda? Questa: «Cosa fare nel caso tu abbia perso tutto e nessuno te lo aveva detto? Dieci risposte non pratiche».

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Quando e come è nata la passione per la musica?
Quando è nata la mia passione per la musica non saprei dirlo con precisione, credo che sia una specie di affezione congenita. So come è cresciuta: sin da piccolo il mio giocattolo preferito era la chitarra di plastica che non so bene chi mi aveva regalato. Con quella componevo suonacci e parole che non oserei chiamare canzoni, ma che probabilmente segnavano una certa propensione all’espressione artistica.

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Quali generi e/o autori l’hanno ispirata?
Sono cresciuto negli anni novanta quindi i Nirvana, i Rem, i Soundgarden e in generale la scena di Seattle, ma ascoltavo anche molto rap, i Public Enemy o i Run DMC oBeastie Boys. Poi sono arrivati i Cure ed Ani Di Franco ancora oggi tra i miei artisti preferiti.
Solo intorno ai vent’anni ho scoperto i cantautori De Andrè (come tutti), poi Ciampi e Guccini un po’ dopo De Gregori. In generale vivo spesso periodi con ascolti molto diversi, per esempio ora sto ascoltando molta musica che ripropone suoni e temi degli anni sessanta.

http://www.andrealabanca.it/