Una specie di catarsi

 

PA6G1739 ritoccata b.n (1)Maria A. Miraglia e la poesia

SERA D’ESTATE

È sera e il tempo è dolce
il cielo pieno di stelle luminose
sembrano danzare
al suono di musiche lontane
la luna piena emana
fasci di luce bianca
e il profumo dei campi
arriva leggero
accarezzandomi le guance
avvolgendomi in un tenero abbraccio
odo il suono di una radio
mentre un cane va lentamente
scodinzolando la sua coda
le luci delle case accese
parlano di uomini
delle loro vite
dei loro amori
dei loro affanni
tutto intorno è sereno
anche le foglie tra gli alberi
riposano stanche
del mattutino cinguettio degli uccelli
tra i loro teneri rami
le genti si apprestano al riposo
e con loro la natura
dal mare calmo
piccole barche
lentamente tornano a riva
ora, il silenzio diventa un canto divino
l’uomo tutt’uno con la terra
con il cielo gli oceani
ed io parte unica con l’universo

***

CERCHI DI FUMO

Una sigaretta accesa
nel buio
e i ricordi di altre fumate
riemergono

Boccata dopo boccata
mi lascio andare
guardo i cerchi di fumo
che salgono su, pigri
nell’aria della sera
e si dissolvono in fretta
non i ricordi
seppure lontani
nello spazio nel tempo

Volti di persone amate
le loro figure
i loro sguardi compiaciuti
sono lì con me

E, sorrisi
a volte tristi
a volte dolci
si disegnano sul mio viso
nel silenzio della notte

Ed io sento le emozioni di allora
posso udire le parole scambiate
tutto ritorna
come sequenze
di un vecchio film
che pensavi dimenticato

***

PORTAMI LONTANO

Portami lontano
dove non ci sono gli uomini
ma pesci ed uccelli
mari e monti
dove non ci sono barriere
o recinzioni
dove i segreti non sono segreti
dove puoi gridare al vento il tuo amore
lontano da occhi indiscreti
da mormorii maliziosi
da chi nulla sa
del nostro mondo interiore
e non comprende l’amore
perché non lo ha mai vissuto

Portami lontano
per provare l’ebrezza di essere insieme
arrenderci alla passione
dove puoi baciare i miei occhi
le mie labbra
e lentamente far scivolare le tue mani
sul mio corpo nudo
alla luce del sole
e dirci ciò che abbiamo taciuto
riempire il tempo di silenzi innocenti
accarezzati dal vento
amati da Dio

Il tempo sempre presente
ci farà riprendere ciò che era stato preso
uniti non più separati
per tuffarci nel mare
come una goccia d’acqua
e perderci nell’immensità
per non essere più tu e io
ma noi

***

PAROLE
Parole come farfalle vedo
volare libere
orgogliose dei loro mille significati
consapevoli sembrano
del loro potere
vorrei afferrarle ora
il mio pensiero le mie intime emozioni
racchiudere in versi
ma dispettose fuggono
come aria nella mano
veloci vanno
come sabbia di clessidra
paziente aspetterò
forse più tardi a sera
non avran più la voglia
d’ andar di fiore in fiore
nel silenzio della mia stanza
la luce accesa
e aperta la finestra
le inviterò ad entrare
intima la riflessione dell’anima
e leggero un soffio di Ispirazione
scriverò dei versi
è nell’assordante quiete
delle ore tarde
che vengono a sovrapporsi
aspirarando ciascuna
d’esser protagonista
ma spenta la luce
chiusa la finestra
poche restano
nella pagina ingabbiate
le altre son lì fuori
scintillanti polveri di stelle
a riempire l’aria della notte
di messaggi segreti
di cose non dette

***

COME AMORE
Amami come la prima volta
ed io di te ricorderò quel volto
lo porterò con me come tuo ricordo
come Amore
di ieri e di domani
a te penserò a sera
quando in solitudine
la mia anima
sentirà la voglia di un abbraccio
di un volto da guardare
da accarezzare
del tocco della tua mano

Amami sempre come quella volta
e da lontano sentirò il tuo profumo
lo racchiuderò nella mia mano
e con me resterà a lungo
come segreto
finché il giorno non si spegnerà
ai miei occhi

© Maria Miraglia Nov – 2015

Foto: Bruna Bonino

Foto: Bruna Bonino

Breve biografia.
Maria A. Miraglia è nata e vive in Italia, paese che ama molto, preferisce, però sentirsi una cittadina del mondo.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bari, ha conseguito un master in Valutazione presso la stessa Università, un master in Didattica per le Lingue Moderne presso l’Università di Roma, conseguito un HLC (Certificazione di più alto livello) presso il Trinity College-UK.
Ha insegnato nelle scuole superiori pubbliche di secondo grado; è stata docente in corsi per studenti laureati; docente di didattica delle lingue moderne per insegnanti di lingua straniera; tutor in collegi inglesi, scozzesi e irlandesi per studenti italiani.
Ha collaborato con il Ministero della Pubblica Istruzione per studi e progetti relativi alle certificazioni internazionali.
È co-fondatrice di “World Foundation for Peace” che conta, con i due rami nazionali in Kenia e Nigeria oltre 10000 membri.
Ha lavorato a lungo per la difesa dei diritti umani per Amnesty International.
Sue poesie sono pubblicate nell’ antologia Petali di Nuvole edita da Rupe Mutevole, Parma, e presentata alla fiera del libro di Francoforte nell’ ottobre 2014; in World Anthology of English Poetry; in World Anthology of Poems on Global Harmony and Peace.
Altre ancora saranno pubblicate in Whispering Winds: International Anthology of Poetry.
Collabora per la poesia con “Express, an International Journal of Multidisciplinary Research”. Alcune sue poesie sono anche presenti in Galaktika Poetike “Autunis”.
Invitata a partecipare, come rappresentante per l’Italia al 34 KIBATEK – Festival internazionale per la poesia e le arti – Istanbul / Tuzla 2014.
Vanta anche il piacere e l’onore di essere stata scelta come “featured poetess” in Pentasi B World Friendship Poetry.
Il suo contributo è presente in pagine di molti gruppi internazionali di poesia.

Quando e come si è avvicinata alla poesia?
Ho sempre amato leggerla, considerandola come l’espressione più alta del pensiero e delle emozioni degli uomini. La mia è una cultura classica, con un padre pittore amante della letteratura e occasionale poeta.
Probabilmente, l’input a tramutare in versi il mio sentire interiore si è determinato in seguito ad un mio viaggio in India, abbastanza recente, che mi ha fatto incontrare un amico poeta e conoscerne altri.
Può essere questo il motivo del mio avvicinamento alla poesia? Io penso di sì! Ma, magari è anche merito di un dono non richiesto o invocato……l’Ispirazione.
Un caro amico e poeta, per lungo tempo anche docente presso una delle più prestigiose università inglesi, dice che «non esistono studi per fare poesia perché essa si nutre di osservazione e riflessione». Condivido questa affermazione.
Quanto al mio pensiero, dedicarmi alla scrittura di versi è anche un po’ come ripiegarmi su me stessa per meglio ascoltare i sussurri della mia anima e leggere nei suoi meandri più nascosti e segreti.
È, a volte, una specie di catarsi, un rivolgere lo sguardo dentro per coglierne le emozioni più intime.
Naturalmente la Poesia non è solo questo. Ritengo, tuttavia che porti con sé qualcosa di magico: riesci a scrivere in alcuni momenti e magari belle cose, ma solo quando ti senti chiamata a farlo.

foto di copertina di Bruna Bonino

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