Poeti del mondo: Boris Jovanović Kastel, Montenegro

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Boris Jovanović Kastel è nato a Trebinje (1971) e vive a Podgorica. I critici letterari lo considerano il più importante poeta del Montenegro. Ha pubblicato numerosi libri di poesia tra cui I profumi dei rimpianti (1994), Anelli del litorale (1995), Anatomia del Mediterraneo (1998), La lancia di Nettuno (2007, poesie selezionate in inglese), Pranzo sulla scogliera (2010). Ha anche pubblicato diverse opere di saggistica.

Il suo talento letterario ha avuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali tra cui quello del Premio Nosside (2011) sotto l’egida dell’UNESCO. Ha promosso una rivista letteraria Ovdje (2000-2003), e molte sue poesie sono inserite in antologie internazionali.

http://boriskastel.wordpress.com/

Najveća luka

Lovci na tune u Atlantiku
i mornari bolesni od svraba nostalgije
na ledolomcima Arktika,
po dolasku u Gibraltar ogrijani jezom,
pričali su da veću luku
od Đoje Tauro, u Ređo Kalabriji,
na Mediteranu, svijet još nije vidio.
Crnim maramama zabrađene
za braćom i muževima narkodilerima,
naborane brojeći zrna nara na pragovima,
gospođe iz luke Tauro šaputale su
da su mnoge luke na Arktiku, u kojima
nikad nijesu bile, veće od njihove –
po pjesmi, trkama jedrilica,
lučkoj muzici i bidermajerima.
Ali, zašto ucviljene gospe to govore
kad njihove crne marame
potapam u more
od soli da pobijele.
Daću ih majki, iako za njihovu luku ne zna –
da vjenčanice sašije.

***

Un porto grandissimo

Cacciatori di tonno sull’Atlantico
e marinai affetti dal prurito della nostalgia
sui rompighiaccio dell’Artico
all’arrivo a Gibilterra riscaldati da un brivido,
hanno raccontato che un porto più grande
di quello di Gioia Tauro, a Reggio Calabria,
sul Mediterraneo, il mondo non l’ha ancora mai visto.
Con fazzoletti neri legati sotto il mento
per i fratelli ed i mariti trafficanti di droga,
rugose, contando chicchi di melograno sulle soglie,
le signore del porto di Tauro hanno sussurrato
che molti porti sull’Artico, in cui
non sono mai state, sono più grandi del loro -
per canti, regate in barca a vela,
musica portuale e bouquet di fiori.
Ma perché le signore afflitte dicono ciò
se immergo nel mare
i loro fazzoletti neri
affinché si sbianchino col sale.
Li darò a mia madre, anche se non conosce il loro porto -
affinché cucia abiti da sposa.

(traduzione Maria Teresa Albano)