Forza di pace e altre poesie di Luca Isoardo

Hilma af Klint “La colomba n. 4” del 1915, (da una collezione privata considerata di dominio pubblico)

Hilma af Klint “La colomba n. 4” del 1915, (da una collezione privata considerata di dominio pubblico)

LUCA ISOARDO

Forza di pace

Alla ginestra ho affidato
d’inerpicarsi a est
A lei una fioritura d’attesa

Dimmi… c’è scintilla oltre l’apatia?
Quanto raccapricciante sarà
la turgida, quotidiana, violenza?

Non che a ovest regni sublime l’armonia
Aulico il linguaggio di chi,
di libertà, prosciuga la fonte

Alle pendici dell’ingiustizia,
nella più classica distorsione,
sbocceranno finti santi
e fragili costruttrici di pace

Scritta nell’agosto in cui le forze armate straniere lasciarono l’Afganistan; nei conflitti la divisione tra Oriente e Occidente, buoni e cattivi, sfuma e lascia solo vittime.

*

Il giallo si tinge

Veste di sole il giorno

Ma oggi il giallo
s’abbina all’azzurro
e si tinge di polvere

Polvere
Di futuri campi di grano
adombra le tue scarpe
Quanti passi per giungere alla libertà?

E il cielo, blu pace,
si oscura
di polvere
Da sparo,
di crollo,
di rovina

Donna
Ancora una volta
il meschino disegno di uno
ti carica di solitudine e pianto

Devi seminare pace
dove cadono grappoli di bombe
Proteggere le fragilità
senza più un focolare
a cui riscaldarle

Il tuo cielo imbraccia un fucile!
Che il tuo futuro
stringa in pugno un fiore

Da pensieri nati in occasione della Festa delle Donne 2022 e che si sono subito indirizzati al tentativo di invasione dell’Ucraina da parte della Russia, dopo che il conflitto era rimasto per anni tremendo ma latente. Il giallo mimosa della ricorrenza resta il colore femminile e l’azzurro personifica il maschile, legando alla bandiera del paese messo ferro e fuoco al destino di tante famiglie che improvvisamente si devono dividere.

*

Tè verde

Chi coltiverà campi
arati da carri armati?
Non sono nuvole a farvi ombra,
ma esplosioni e rabbia
da cui nulla piove

Disseminati di sangue,
schegge
e brandelli di divise,
tutte verdi uguali,
resta la sete

La farina avrà il sapore di zolfo
e il pane sarà azzimo di giustizia

Anche dal tè
si ricava una polvere da sparo.
Leggermente aspro,
ha note di erba fresca

Una delle più comuni selezioni di tè verde porta il nome di Polvere da sparo (Gunpowder), dalla forma e colore che la foglia assumeva, arrotolata strettamente a ricordare piccole palline. Il testo gioca su un percorso sensoriale. L’immagine iniziale è tristemente ispirata alle immagini che occupavano tutti i mezzi di comunicazione nelle prime settimane del conflitto Russo-Ucraino, con mezzi cingolati che si spostavano lungo i campi destinati alla coltivazione del grano.

L’immagine è un dipinto, olio su tela, di Hilma af Klint “La colomba n. 4” del 1915, da una collezione privata considerata di dominio pubblico. Artista e mistica svedese, 1862-1944.

Ho pensato di inviarvi questo trittico di poesie attinenti ad una tematica che temo sia da considerarsi sempre attuale e volutamente con l’intento di non schierarmi in modo preciso, ma di farlo piuttosto in senso sostanziale, ovvero sottolineare che ovunque ci sia una guerra ci sono violenze indicibili, la ragione svanisce dietro agli interessi di qualcuno e la maggior parte delle vittime sono innocenti, spesso anche quelle che vestono una divisa.
Luca Isoardo, nato a Cuneo il 26 febbraio 1973 e ivi residente, padre di due ragazzi.
Diplomato presso il Liceo Scientifico G. Peano di Cuneo, impiegato presso la territoriale di Confindustria.
Nella vita privata dedito al volontariato, nell’animazione giovanile (parrocchie, Diocesi, E.R., dirigente sportivo per volley e calcio area CSI). Vicepresidente e segretario da quasi vent’anni di una organizzazione di volontariato che si occupa di coppie e famiglie “Liretta O.D.V.”. Per un decennio attivo nella scuola, rappresentante dei genitori e presidente nel Consiglio d’Istituto.
Ora è Segretario generale dell’APS Rinascimento Poetico, movimento letterario nazionale e responsabile del relativo gruppo Facebook, redattore di grafiche e Coordinatore dei bandi di concorsi letterari: l“Alloro di Dante” e con le ulteriori proposte per bambini (Allorino) e studenti (Junior) in collaborazione con il Centro Dantesco di Ravenna (presso la tomba di Dante) e Giunti Scuola; in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia il Concorso letterario “ma non voglio ver mori la tua bellezza”. Partecipa a reading poetici dal vivo organizzati da Rinascimento poetico, sotto la cui egida organizza sul territorio cuneese reading poetici aperti a tutti, in qualità di referente cittadino per Cuneo. Collabora a vario titolo con Spazio Varco di Cuneo, frequenta l’Associazione Culturale – Cenacolo “Clemente Rebora” di Savigliano, l’Associazione Formicalab e Margutte (non-rivista) di Mondovì e sta progettando dei laboratori di scrittura con la “Bottega di storie e di parole” di Cuneo.

La formazione e l’ispirazione letteraria sono eterogenee. Negli anni degli studi è avido lettore dei classici della letteratura e si avvicina all’ascolto del cantautorato italiano e alla musica in generale. A queste passioni aggiunge, in età più matura, quella per la “nona arte”, ma non solo per i fumetti italiani.

Un’intervista all’autore si trova qui Rinascimento poetico, la Bellezza sta già salvando il mondo.

(A cura di Silvia Pio)