Haiku o Haikù? Poesia bambina a Mondovì Piazza

foto di Mimmo Pucciarelli da http://www.atelierdecreationlibertaire.com/croix-rousse-alternative/

foto di Mimmo Pucciarelli

L’haikù ti dà di più. Detto così, lo slogan non suscita tanto interesse. O forse sì? Domenica 17 agosto a Mondovì la risposta è stata positiva. C’erano due appuntamenti con l’haiku, in Palazzo del Governatore. Protagonista di entrambi era Pino Pace, noto scrittore torinese per bambini di tutte le età. Pino Pace ha al suo attivo trenta titoli, due dei quali dedicati agli haiku: Un gatto nero in candeggina finì (Notes 2012) e Haiku in bicicletta (Notes 2014). Alle 16 ha guidato un incontro didattico, un vero e proprio laboratorio poetico in cui come sempre i bambini hanno dato il meglio di sé. L’haiku come ormai molti sanno è una tradizionale forma poetica giapponese formata di tre versi, il primo dei quali ha cinque sillabe, il secondo sette, il terzo di nuovo cinque. Il totale è di diciassette sillabe, non una di più non una di meno. Ai bambini di solito l’haiku piace tantissimo ed è sempre un’esperienza molto entusiasmante vedere i risultati delle loro composizioni.

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Infine, alle 18 a Pino Pace si è affiancato Nicola Duberti. Non è uno scrittore di professione, perché di mestiere insegna nelle medie, ma ha una consuetudine ormai lunga con l’haiku: tutte le settimane ne scrive uno in lingua piemontese sull’Unione Monregalese, settimanale di Mondovì. Dalla raccolta di questi haiku settimanali è nata una pubblicazione curata dagli Amici di Piazza nel 2013. Si intitola Taj curt, che sarebbe il corrispondente piemontese di haiku e di per sé significa “taglio corto”. Duberti infatti si inserisce in una tradizione di haiku tutta monregalese, che ha il suo antesignano in Carlo Regis, i cui haiku sono stati pubblicati sempre dagli Amici di Piazza nel 2012.

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copertina di Cinzia Ghigliano

L’incontro a due voci tra Pino Pace e Nicola Duberti si è rivelato in realtà molto più polifonico del previsto. Il moderatore, Marco Tomatis, ha infatti sollecitato a intervenire alcuni ragazzi presenti: Francesco Ornato e Harmanjit Singh, due alunni tredicenni della scuola media di Rocca de’ Baldi che nell’anno scolastico 2012-2013 hanno seguito con i loro ventidue compagni un corso di scrittura dell’haiku guidato da Remigio Bertolino (altro grandissimo poeta in lingua piemontese). La vivacità dei loro interventi e la lettura di alcuni dei loro haiku ha rafforzato in Pino Pace, ma anche in tutti i  numerosi presenti, la consapevolezza della particolare utilità di questa curiosa essenziale forma poetica come strumento di liberazione della fantasia e della creatività: per i bambini, certo, ma anche per tutti gli adulti che sanno continuare a esserlo…

Haiku 1a A Rocca de’ Baldi

Un articolo sulla mostra tenuta a Mondovì Piazza sulle illustrazioni dei libri della casa editrice Notes si trova qui.

La foto di Mimmo Pucciarelli è tratta da http://www.atelierdecreationlibertaire.com/croix-rousse-alternative/