GABRIELLA VERGARI All’improvviso Topolino si accompagna alla musica (che avrei poi scoperto di Dukas), e da apprendista stregone comincia a comandare a bacchetta una scopa. Me la sto proprio godendo. Non ho più di otto anni e sono al cinema,…
GABRIELLA VERGARI Il tuo naso non ha mai lasciato presagire niente di promettente . Troppo affilato e diritto per essere accondiscendente. E troppo delicato per lasciarsi travolgere dal puzzo del mondo. Mi hai sempre dato l’impressione di un inguaribile snob,…
SILVIA PIO La poesia, se è poesia vera, in realtà non ha bisogno di commenti, che nulla possono aggiungere a quel che la poesia è. La poesia, se è buona poesia, rifugge dalle analisi, che non sempre centrano il punto.…
GABRIELLA VERGARI Quei momenti. Ci caschi dentro all’improvviso e finisce che non te li stacchi più di dosso, una carta moschicida nella quale ti divincoli invano. Oppure ti ci addentri con la solleticante spavalderia dei ragazzini nel tunnel dell’orrore, per…
GIANNI PETRONIO Quando ancora portavo i pantaloni corti, ma sognavo il tempo in cui li avrei portati lunghi, quando mi addormentavo girino sperando di svegliarmi rana, avevo costruito con i mattoni della fantasia un mio personalissimo pantheon. Fra una moltitudine…
GABRIELLA VERGARI Solido e compatto nel suo bel formato quadrato, l’album sembrava prossimo a svelare i suoi segreti, benché al momento si trovasse chiuso sul tavolino davanti al divano. Matilde l’aveva tirato a posta fuori dal robusto scaffale della libreria…
GABRIELLA VERGARI. Tranquilli, che anche per quest’anno li avrete, i miei fiori. Candidi di petali, fitti, e rotondi come bocce. Ve li sto scegliendo con cura, uno per uno, come al solito. «Una bella decina», commenta infine l’ambulante, lasciandomi intravedere,…