Poeti dal mondo, Saif bin Muhammad Al Marri, Emirati Arabi Uniti

copertina

Nato nel 1962 a Dubai, è scrittore, poeta, narratore e giornalista. Si è laureato in istruzione e psicologia ed ha ottenuto una specializzazione in Affari del Golfo. Ha seguito alcuni corsi di giornalismo negli USA. Dopo la laurea nel 1986 ha lavorato come redattore capo di Al-Bayan e in seguito come amministratore delegato e redattore capo di Al-Sada, gruppo di pubblicazioni culturali e di qualità.

È stato uno dei membri fondatori dell’organizzazione culturale Nadwat Al-Thaqafah wa Al-Uloom di Dubai.

Tra le sue pubblicazioni si trovano i libri di poesie Al-Aghareed (Canzoni) del 2001 e Al-Anaqeed (Grappoli) del 2003, i racconti Ramad Mushtail (Tizzoni in fiamme) del 2006 e Bait Al-Ankaboot (La tela del ragno) del 2010, insieme a molti articoli.

È stato intervistato da numerosi giornali e riviste ed è apparso in televisione; sono stati pubblicati alcuni studi sulla sua opera ed ha ricevuto riconoscimenti dalla Società dei Giornalisti degli EAU e da altre organizzazioni nel suo paese e all’estero.

مجلة دبي الثقافية
Dubai Al Thaqafiah Magazine: المدير العام رئيس التحرير سيف المري Saif
Almarri

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Le due poesie che seguono sono state tradotte dall’arabo all’inglese da Shakir Noori e Shazia Kamili. La terza è stata tradotta da Shihab Ghanem. La traduzione dall’inglese all’italiano è di Silvia Pio

Tradimento
الغادر

Se raccogli i miei resti oggi,
Una passione per il tuo amore scorre profonda e viva.
Ah! Il mio desiderio non avrà riposo,
Indirizzato verso gl’ingiusti, il mio appello è caduto su orecchie sorde,
Il mio amore detesta amare
Ha decretato per me tormento eterno.

I brandelli di tranquillità nella mia anima,
Somigliano agli amanti che hanno perso la risata.
Da quella notte quando ti ho vista luccicare
Ritorno a cercare la tua ombra,
Ah! Tu mio paradiso di nostalgia e mio tormento,
E ogni cosa possibile nell’universo.
Un desiderio ci collega,
Il tuo viso/ombra mi ha sorpreso,
Tu sei tutta profumi e aromi,
Questa notte tutta amore e musica.
Ti desidero quando sei vicina proprio come quando sei lontana,
Non c’è luna né alberi. Né traccia di alcuno,
La foschia nei miei occhi straripa,
La mia anima inebriata vagava senza scopo
ed ha trovato una via quando sei apparsa.
La notte ha lavato la terra di rugiada,
Le tue parole indugiano nelle mie orecchie,
Il mio essere si gonfia di pena incontenibile.
E il cuore tenero di un poeta,
L’anima che si rifiutava di apparire
L’ombra che svaniva, non c’è ombra ormai,
Il mattino va in cerca del viso bambino,
Ricordi almeno il nostro incontro?

***

L’ombra ingannatrice
الظل الخادع

Dai giorni della mia giovinezza lei è con me,
Nel fondo profondo del mio essere, sta lei,
Quando la notte scura costruisce mura,
Il suo messaggero poesia rievoca.
Mi dicono: non è che illusione,
Anche se fosse, scelgo di vivere la delusione,
Lei è reale, eppure mi sfugge
Tento di trattenerla. Cammina attraverso il mio reame,
È come il barlume dell’alba che sorge,
O come la regale luna, in attesa di passeggiare sul prato celeste del cielo,
Come sotto un incantesimo, una maledizione,
Raccolta nell’amore. Nell’amore dispersa.
Ogni volta che tento di raggiungerla, cercando sollievo,
M’affosso di più nel dolore che sconfigge.
Credo ormai a coloro che non videro la sua luce
Ancora più accesa brilla la sua bellezza, anche quando non fa luce,
Nel mio universo ha fatto assedio,
E si rivela con regale contegno,
Qualcosa di lei è in me,
Che le parole non possono liberare.
E la sua bellezza si spiega
Oltre il reame della descrizione poetica,
Immortale la sua giovinezza, sublime in eterno,
Se le rovine della casa fossero spazzate da un Tempo più indulgente
Qualcosa di lei a me tornerebbe,
Ed io guarderei alla mia giovinezza spensierata.
Io possiedo il mio cuore e lei la mia anima,
Invocando il suo ritorno, pianto fluttuava sopra il rotolare tumultuoso del Tempo,
Il vento distante marciava accarezzandola,
E il tempo svaniva veloce e sfocato.

***

Passi
Guarda!
La strada è finita eppure sto ancora camminando
È il sentiero della vita che percorro in direzione del fato
Chi ha detto che amore era destino disse il vero
Guarda!
La strada è finita eppure sto ancora camminando

Nel mare del desiderio ho visto i cuori degli amanti
Scagliati a riva dalle onde della brama
Vulcani di dolore soffocato scoppiavano in essi
Alla ricerca di felicità rubata
Guarda!
La strada è finita eppure sto ancora camminando

Ecco il mio cuore. Seppure perito
Restituiscimelo,ché ancora contiene parte della mia anima
Come vorrei che l’amore gli desse un rapido sguardo
Come gli occhi della gazzella che assapora solo foglie succose
Guarda!
La strada è finita eppure sto ancora camminando

La pioggia cade, detergendo i peccati degli amanti
Riempie orizzonti di purezza
Dammi nel viaggio della vita un compagno vero
Mi trovo ancora nel primo deserto, il mondo è libero
Guarda!
La strada è finita eppure sto ancora camminando

Dammi dal tuo spirito calore che renda fermi i miei passi
Perché sono in cammino senza fine e la strada è piena di solchi
Hai visto i miei sguardi solleciti quando ci siamo separati
E hai letto in essi un significato che le parole non potevano dare
Chi ha detto che amore era destino ha predetto il vero
Guarda!
La strada è finita eppure sto ancora camminando

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