Frammenti di cuore, Riflessioni di Giovanni Gulino, aspirante poeta

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GIOVANNI GULINO

Grido d’aiuto

S’eleva un grido d’aiuto all’orizzonte,
l’uomo che amavo
ha scalfito i miei sogni.

Ho un afflato di voce
che più non è voce,
il trucco cela lividi e morsi.

Hai tarpato le mie ali di farfalla
il tempo ha rivelato chi davvero sei:
il tormento dei pensieri miei.

Mi fai chinare lo sguardo,
sono stordita, sei riuscito
a sminuire la mia vita.

Questo non è amore,
lo so, è l’inganno dell’apparenza,
dal di fuori, tutto è bellezza.

Non riesci a strapparmi un sorriso
mi hai spenta, ho solo opachi ricordi
del nostro primo bacio.

Poi, il ghiaccio.
Tutto è freddo intorno a me,
i tuoi gesti, le tue parole,
pover’ uomo senza cuore.

Dai miei occhi scivola il trucco
i tuoi epiteti e i tuoi pugni
mi lasciano di stucco.

Sono a terra sanguinante
il mio corpo è martoriato da percosse
in questa notte nera, da dimenticare.

Un giorno non sarò più tua
un altro uomo mi amerà,
donandomi ali per volare.

Volerò per il mondo
con ali di farfalla, dicendo a tutti che l’Amore
non è dato da uomini di carta.

*

Bella è la vita

In questo mondo
c’è chi canta, chi scrive
chi parla d’amore.

Bella è la vita,
compagna di mille avventure
che con l’amore
aiuta a superare ostacoli
che sembrano insuperabili
e tutte le paure.

Bella è la vita
per chi la ama,
per chi sa affrontare
i problemi e non li allontana.

Bella è la vita
per chi la rispetta
e sa aspettare con bontà
tutto quello che da essa desidera,
senza aver mai fretta.

Bella è la vita
quando si trova il tempo
di ridere e scherzare
Frammenti di cuore
e un amico su cui contare.
Bella è la vita quando
si trova il tempo
di essere amici.

Bella è la vita
quando si è amati e rispettati,
per non sentirsi abbandonati.

Giovanni Gulino, Frammenti di cuore Riflessioni di un aspirante poeta, Elisir 2025

Dalla Prefazione di Manuela Minelli:
Quando ho chiesto a Giovanni perché scrivesse poesie, mi ha risposto che la sua è una specie di ossessione, ormai non riesce più neanche a pensare se non in poesia.
Ma al giorno d’oggi a cosa serve la poesia? E lui mi risponde che serve ai giovani, e non solo, per riconoscere la bellezza che si trova nelle parole messe insieme in maniera musicale. La scrittura, e forse ancora di più la poesia, è terapeutica e l’autore di questo libro che stai per assaporare è affetto da tetraparesi spastica fin dalla nascita. Il che significa che non ha l’uso delle gambe e che la sua vita non scorre liscia come quella dei cosiddetti normodotati.

Cultura, poesia e disabilità non conoscono confini.
Da quasi 1500 chilometri di distanza, quelli che intercorrono tra la Sicilia e il Veneto, la voce di Giovanni Gulino si alza forte e vibrante attraverso le sue poesie, toccando il cuore di chiunque le incontri.
L’Associazione “I Ragazzi del Piave”, che si dedica con passione all’inclusione e alla socializzazione delle persone con disabilità, è orgogliosa di aver contribuito attivamente alla pubblicazione di questa straordinaria opera.
Questa raccolta rappresenta molto più di una semplice antologia poetica: è il simbolo di come l’arte e la cultura possano abbattere ogni barriera fisica, geografica o sociale. Le parole di Giovanni ci ricordano che il talento e la sensibilità non conoscono limiti, e che la poesia è una forza universale capace di unire ciò che sembra distante.
Con questa pubblicazione, vogliamo celebrare non solo il talento di Giovanni Gulino, ma anche dimostrare che la bellezza dell’arte non ha limiti, così come il coraggio e la sensibilità di chi, come Giovanni, ha saputo trasformare le sue esperienze in versi carichi di emozione e verità.
Attraverso le sue parole, desideriamo regalare al mondo una nuova prospettiva, ricordando che ogni espressione artistica, nata dal cuore, può illuminare anche il più remoto angolo dell’anima.
Siamo fieri di aver contribuito a dare voce ad un poeta il cui messaggio va oltre i confini e parla al cuore di ognuno di noi.
Paolo Colosso, Presidente “I Ragazzi del Piave”, organizzazione no-profit che sostiene le persone con disabilità affinché possano vivere indipendenti.
www.iragazzidelpiave.it
https://www.facebook.com/iragazzidelpiaveaps

Giovanni Gulino nasce a Ragusa nel 1990 e risiede a Marina di Ragusa. È affetto da tetraparesi spastica dalla nascita.
Diplomato al liceo delle scienze sociali (ex magistrale) si avvicina alla poesia a quindici anni pubblicando due libri, donati poi a parenti e amici: “Giovi’s dream”, 2008, e “Gabbiani”, 2012.
È attivista per i diritti di persone con disabilità.
Giovanni è anche il protagonista del corto “Il coraggio di raccontarsi”, una produzione nata dal corso di Cinema Creativo ideato da Antonio Carnemolla, a cui hanno partecipato diversi ragazzi con la passione per il cinema.
Gli allievi hanno dato via a tre cortometraggi, Hermes, L’incontro e il terzo dedicato alla vita di Giovanni, un giovane di Marina di Ragusa, classe ’90, con una tetraparesi spastica, una disabilità fisica, ma sicuramente non mentale, né emotiva.
Giovanni infatti, è molto attivo nella lotta per i diritti delle persone diversamente abili ed è per questo che ha fortemente voluto partecipare al cortometraggio: proprio per poter raccontare il coraggio di vivere con una disabilità, ma soprattutto di essere felici e pieni di vita nonostante tutto.
“Senza la mia disabilità – racconta infatti – non avrei intessuto le relazioni che ho adesso, dunque nella sfortuna che mi è toccata, non posso che ritenermi un ragazzo fortunato. Sono convinto che della sofferenza fisica ed emotiva ne siamo tutti testimoni e spesso scopriamo chi siamo proprio nei momenti di dolore”.

Ci sono interviste con l’autore su YouTube.

(A cura di Silvia Pio)