Tag Archive for Giannino Balbis

Improvvisi & preludi di Giannino Balbis

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GABRIELLA MONGARDI Poesia “dolorosa ma vera”, quella di Giannino Balbis. Talmente dolorosa che deve fingere di giocare con le parole – e ricorre ai calembours, attinge a tutte le varietà linguistiche dell’italiano, conia parole inesistenti sommandone due con un trattino,…

14.07 DU CÔTÉ DE L’ART, Jazz – Poetical Concert

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Si terrà sabato 17 febbraio alle ore 21 a Cengio (Sv), nella splendida cornice di Palazzo Rosso (ex stabilimenti Acna), il concerto 14.07 Du côté de l’art , un concerto jazz e poetico, ideato e realizzato dai maestri Marco Vezzoso (Trumpet Jazz Player, docente al Conservatorio di Nizza) e…

Il gazzettiere della Pravaterra

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FRANCA ALAIMO Giannino Balbis ha abituato i suoi lettori ad una scrittura ipercolta, raffinata  e, tuttavia, cristallina nei suoi esiti formali (qualità assai rara nella poesia contemporanea, che sembra compiacersi di oscurità e capziosità spesso gratuite). Se, dunque, una sola…

Some Old Songs – tra jazz, lirica e letteratura

concerto poetico

GABRIELLA MONGARDI. Cengio, valle Bormida, entroterra savonese, è oggi un paese di circa 4000 abitanti, famoso soprattutto per essere stato la sede della famigerata ACNA, l’industria chimica che ha pesantemente inquinato le acque del fiume Bormida. Dal 1999 la “fabbrica”…

Resistenza – Poesia

Monumento resistenza Mondovì

In questa sezione presentiamo opere di poesia dedicate all’esperienza della Resistenza storica. Si tratta di un nucleo significativo di opere, anche se un poco meno ampio rispetto alle liriche dedicate alle Resistenze attuali. La forma poetica appare quella scelta in…

Non chiedere alla neve

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GABRIELLA MONGARDI. Recensione di Non chiedere alla neve di Giannino Balbis, Puntoacapo editrice, 2014 Non ci si lasci ingannare  dall’understatement dell’autore, che dedica la sua opera “Ai miei vecchi e al loro mondo”: non è la nostalgia per il bel tempo…

L’ultima confessione

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GIANNINO BALBIS. La neve sussurra alla notte di rado su queste montagne: al primo cadere soltanto, con zampe felpate di volpe. Ma appena s’è fatta padrona del cielo, scatena tormente che il lupo neppure può mettersi in gola, e sibila…