Tag Archive for Frammenti d’arte

H come Halley

copertina del catalogo della mostra

FULVIA GIACOSA Una nuova generazione di artisti, nata intorno ai Cinquanta e operante da metà degli Ottanta, si affaccia alla ribalta internazionale in un periodo ormai post-moderno; per la maggior parte si tratta di percorsi individuali e non di gruppi…

G come GALLIZIO

copertina del catalogo della mostra

FULVIA GIACOSA Mi si consenta un po’ di partigianeria. Tra tante possibilità di scelta per la lettera “G” ho deciso di dedicare questa scheda ad un conterraneo, Pinot Gallizio, nato e vissuto ad Alba. Non si cada però nell’errore di…

F come FIORONI

copertina del catalogo della mostra

FULVIA GIACOSA Figlia d’arte (il padre scultore, la madre pittrice e marionettista), Giosetta Fioroni è nata a Roma dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti con il maestro Toti Scialoja, vicino all’astrattismo informale. Da lui trae l’uso di svariati linguaggi,…

E come ERNST

copertina del catalogo della mostra

FULVIA GIACOSA Lungi dall’essere stato “soltanto” un protagonista del Surrealismo, Max Ernst (1891-1976) ha innovato tecniche, forme, estetiche che sono proprie solo dei grandi. È stato anche poeta e scrittore. Il suo “Au-delà de la peinture” (1937) costituisce una interessante…

D come DUBUFFET

copertina del catalogo della mostra

FULVIA GIACOSA È stato Michel Tapié a coniare il termine “informel” nel 1951 in occasione di due rassegne di quell’anno: “Véhémences Confrontées” e “Signifiants de l’Informel”, quest’ultima con Dubuffet, Fautrier, Mathieu, Michaux, Serpal, vale a dire il nocciolo dell’Informale francese.…

C come CALDER

copertina del catalogo della mostra

FULVIA GIACOSA Se si guarda alla scultura della prima metà del Novecento si riscontrano, accanto a forme figurative, alcune tendenze aniconiche e geometrizzanti. I prodromi si hanno già intorno al 1910/11 in alcuni scultori aderenti al Cubismo. Più che a…

B come BASQUIAT

copertina del catalogo della mostra

FULVIA GIACOSA Basquiat lavora quando la stagione delle grandi contestazioni si è definitivamente chiusa e il generale clima post-moderno è caratterizzato dal pluralismo linguistico: di tecniche, di iconografie e di stili sempre più meticci. Gli Ottanta, in pieno edonismo reganiano,…