Poeti dal mondo, Gülsüm Cengiz, Turchia

pensando alla pace

foto di Bruna Bonino

KAMBER ATEŞ, COME STAI?

Questa poesia è stata scritta per una madre curda che visita suo figlio in prigione
E lo incontra dopo sette anni di lontananza,
ma le viene impedito di parlare la sua lingua
così usa una frase che ha imparato nel viaggio verso la prigione.

La mia lingua è sotto arresto figlio mio
non ti posso parlare,
le cose che ti voglio dire
stanno profonde nei miei occhi,
e solo questa frase
ripetuta sulle labbra;
l’emozione nel mio cuore
riflessa nel tono della mia voce
-Kamber Ateş, come stai?

La mia lingua è sotto arresto figlio mio
non ti posso parlare.
Troverai nei miei occhi struggimento,
dolore e amore dentro me.
Figlio mio, mi sei mancato.
-Kamber Ateş, come stai?

La mia lingua è sotto arresto figlio mio
non ti posso parlare.
Nei miei occhi sboccia la gioia di riunirci.
L’odore del timo,
le viole nelle vigne
che ti ho portato da casa
sbocciano e entrano nella tua cella
nel colore delle calze che ho tessuto per te.
C’è qualcosa che vuoi figlio mio?
-Kamber Ateş, come stai?

La mia lingua è sotto arresto figlio mio
non ti posso parlare.
Guarda bene nei miei occhi
e capirai le mie parole.
Nel profondo dei miei occhi
molte notti insonni,
attese ansiose per le notizie che arrivavano.
Sono stai crudeli con te?
-Kamber Ateş, come stai?

La mia lingua è sotto arresto figlio mio
non ti posso parlare.
Dai miei occhi ai tuoi,
scorre, cresce
l’urlo nel mio cuore, il pensiero nel mio cervello.
Il mio consiglio per te figlio,
non perdere la capacità di vivere
non lasciare cadere il capo,
non arrenderti alla sconfitta.
-Kamber Ateş, come stai?

La mia lingua è sotto arresto figlio mio
non ti posso parlare.
Guarda bene nei miei occhi,
mentre ti dico addio.
Nella pena dei miei occhi
il cielo più blu, montagne nuvolose,
fiori nei campi,
cascate d’acqua dei ruscelli.
Amore e libertà, per questo stai lottando.
Amato figlio, addio.
-Kamber Ateş, come stai?

(Da Blu è il colore del Mediterraneo)
Traduzione di Silvia Pio dalla versione inglese di Haldun Sonkaynar

Gülsüm Cengiz, poesie in turco e inglese

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Gülsüm Cengiz è nata nel 1949. Ha studiato nella Scuola per insegnanti di Istanbul e lavorato come insegnante dal 1966 al 1980 a Balıkesir e Istanbul. In seguito ha lavorato come redattore, direttore e coordinatore in alcune case editrici; ha inoltre scritto articoli per quotidiani e preparato e presentato programmi radiotelevisivi. È docente al Dipartimento di letteratura comparata dell’Università di Osmangazi e lavora alla Hayat TV. Fa parte del Sindacato dei poeti turchi, dell’Associazione dei Letterati, dell’Associazione dei Commediografi e del PEN Centre di Turchia.
Ha iniziato a scrivere poesie nel 1970 e non ha mai smesso. In seguito ha scritto racconti e storie per bambini e giovani, spettacoli teatrali, saggi e articoli. Molte delle sue opere sono state tradotte e pubblicate all’estero. Le sue poesie sono apparse in numerose riviste internazionali e ha ricevuto alcuni premi letterari.