Poeti dal mondo, Higorca Gómez Carrasco, Spagna

CIELO

Dipinto di Higorca Gomez Carrasco

OGGI

Verso dove giro la testa?
Non voglio guardare!
Neanche voglio sentire.
Mi domando
Dove andiamo?
Cosa vogliamo?
Io…. Non lo so!!!!

Guardo da un lato e vedo litigi
Guardo dall’altro, insulti, grida.
Sport
Cos’è oggi questa parola?
Calcio!!!!
Insegnamento ai bambini?
Che esempio diamo?
Io… mi vergogno
Non voglio guardare, perché
non lo capisco.
Tori, non si grida più nella piazza
Ole, ole e ole! Adesso la gente,
nuda sulla porta si mette.
Io… mi vergogno!
dell’esempio che diamo.
Poi, cosa guardo?
Sembra che mi stia bruciando
Bruciando il dolore
del momento irato
che sto vivendo.
Indignazione e dolore
nella tele, nella radio
Dov’è la cultura?
E l’educazione?
I genitori dimenticati
I figli, non hanno tempo
ne un bacio del figlio
al padre.
Gli altri, neanche ci fermiamo
perché?
Non diciamo a nessuno Buon giorno…
e neanche Buona sera!
Per che cosa?
Non li conosco.
Poi
dove guardo?

Sembra che mi sto bruciando
bruciando il dolore
del momento irato
che sto vivendo

***

OMAGGIO AL GIAPPONE

Era un dodici di marzo
la terra tremò
l’isola rabbrividì
il mare agitato
si arrabbiò
le onde entrarono
uscendo…..
tutto era raso al suolo.
Si udirono grida
pianti!
Di bambini e madri
che non si conoscono
perché… sono altri.
La madre cerca suo figlio.
Un figlio cerca sua madre
camminano uno e l’altro
sopra i cadaveri
marci
pietre e gas…
Gas che ammazza
ogni minuto
Dov’è mia madre?
Grida il bambino. Mamma! Mamma!
Non trova ciò che cerca.

E apre le braccia e guarda
il cielo
gridando e chiamando
evocando…
quella madre che ieri lo
cullava.
e…. oggi, l’onda, il terrore
del mondo raso al suolo
lasciando quel bambino
che chiama gridando.
Mamma, vieni con me!!
Nel mentre
un’altra donna diversa
che è anche madre
cerca…
tutto è detrito…
piangendo, quasi mormorando
con frasi spezzate
chiede aiuto,
senza rendersi conto…
Prega e pensa…
Dov’è mio figlio?
La mia casa? Le mie cose?
Tutto è sparito…
le case, la gente, la terra.
Le sanguinano le mani
le tremano…
Cerca, non trova.
Guarda e torna di nuovo a guardare.
Niente, non c’è!
Pianto, dolore, terrore e
timore.
Il Giappone piange, i suoi figli…
non sappiamo se torneranno.

CAMMINARE SENZA UNA META

Attraverso tranquillamento il piano
in silenzio e lentamente
perché non lo sappia nessuno.
Non importa dove, la forma né il momento
soltanto voglio sapere chi merita la mia attenzione.
Sono….
come i passeri che
volano
intorno a me.

E… vedo un bambino
nel silenzio del tramonto.
Guarda il cielo:
cercando la stella
che guidi i suoi passi
cercando un tronco dove
aggrappare la sua mano
come se vedesse l’amico
che è andato
e che non vedrà più
come quel passero

E …. lascia volare
l’immaginazione per esplorare
un mondo diverso da quello
che ha avuto ieri.
Si guarda i vestiti, un pezzo di
cappotto, fa freddo
non sa che presto
la sua vita cambierà
sarà la stella che illuminerà
in silenzio la strada.

Vivo in un mondo
ingarbugliato di odio e
dolore.
Non voglio che
quel povero bambino
passi nella strada che io ho percorso.
Cammina piccolo! con passo
fermo e sicuro!
Non guardare indietro, non importa
adesso il ieri
l’oggi, è quel che conta,
è molto più importante.
Bambino, ricorda
sei come un passero
che apre le sue ali e
spicca il volo
cercando la stella
del mattino
che illumini il tuo cammino
che guidi i tuoi passi
afferrato al tronco dell’amico bambino,
che mai se ne andò.

Higorca ©

HIGORCA1

Una cascata di luce che illumina l’infinito.
di CARLOS GARRIDO CHALÉN (*)
Higorca Gómez Carrasco secondo me è una delle poetesse e artiste più formidabili del mondo. Nata a Barcellona (Spagna), fece i suoi studi universitari presso la Facoltà di Medicina e nella Scuola Massana di Belle Arti della sua città natale.
Come scrittrice ha ottenuto numerosi premi internazionali: Medaglia d’argento nazionale anno 2000 A E A Payerne (Svizzera); Medaglia Internazionale d’Argento di Poesia, anno 1994 A.E.A. Belgio; Medaglia d’Argento Internazionale, nel 1996 A.I.A.C. Belgio; Medaglia d’Argento Internazionale A.E.A. Della Poesia, anno 2001 Parigi e Medaglia d’Oro Internazionale di Letteratura Grandi Premi Charleroi, anno 1994 (Belgio).
Come pittrice: Premio internazionale della Stampa, Cina; Premio Internazionale della Stampa, Giappone; Premio dell’Ambasciata di Spagna in Giappone; Medaglia d’Argento Nazionale di Pittura in Belgio, e Medaglia d’Oro Nazionale per il Disegno, Parigi.
Quando lessi i suoi Poemi: Volare, Sognare, Nostalgia, Ricordare – Medaglia d’Argento Svizzera; Sfumatture, Miei Sentimenti e Società, e la sua novella Una vita agitata, e vidi i suoi incredibili disegni e dipinti, mi resi conto che si trattava di un essere meraviglioso e di grandi possibilità, la cui opera totale bisogna sia valorizzata. Essere umano di luce, straordinario nella solidarietà verso gli altri, ha potuto come poetessa e scrittrice, entrare dentro un mondo dominato di figure, forme e colori che gli hanno permesso di conquistare il cuore di tanta gente.
Per Higorca Gomez Carrasco, la letteratura e l’arte vibrano dentro le sue vene, come un’offerta instancabile della vita. Tutto ciò è stato confermato dai critici che hanno partecipato alle sue mostre a Kobe, Kioto e Tokio (Giappone), Madrid, Zaragoza, Málaga, C. Real e Almansa (Spagna), Cina e in tutte le località del mondo dove ha esibito le sue opere, aprendo il suo cuore per mostrare agli altri quel mondo privilegiato che racchiude dentro di sè.
Tanto nella sua poesia che nelle sue pitture, è facile trovare i sogni che abitano la sua anima e quella ricerca instancabile di nuove forme per descrivere la vita. Questo non soltanto ci impone di essere noi stessi, ma ci porta a comprendere tutte le forme della Divinità come supporto all’esistenza.
Che è allegria e canto, opportunità di speranza e redenzione, quando l’anima è bisognosa di esprimere ciò che bolle al suo interno.
Da quando conobbi Higorca Gómez Carrasco, capii che dentro quel cuore che muove le sue strade, c’è un essere umano diverso, disposto alla generosità, una poetessa e artista differente, che come una cascata di luci accattivanti, è lì, per donarci la sua genialità. È per questo che oggi la celebro e dico che mi sento fiero di saperla mia amica, oggi che il mondo soffre una crisi di fraternità che bisogna sostenere perchè non muoia, darle respiro perchè non la ammazzi la disperazione; solo nell’amicizia e nell’amore, è possibile trovare la pace tanto desiderata.

(*) Premio Mondial dela Letteratura “Andrés Bello” 2009 de Venezuela
(*) Premio Mondial della Letteratura “Andrés Bello” 2014 di Spagna

traduzione a cura di Pina Gonzalez Ubilla

Il disegno di copertina è di Higorca Gomez Carrasco