5 novembre 1994

acqua che scorreGABRIELLA MONGARDI.

L’acqua di Tanaro arriva piano,
guardinga, in esplorazione –
copre l’orto e la corte
si insinua in casa
sotto la porta chiusa
scende le scale della cantina
colma non vista la cucina
trova la stanza segreta
e in segreto se ne impossessa –
vuole una casa anch’essa,
vuole fermarsi un momento,
dormire una notte in un vero,
in un solido letto…

Ma al comando geloso del fiume
si scuote s’ingorga risucchia ruba -
e la seguono piatti e bicchieri
e tavoli e armadi e corredi
e quaderni e specchi e matite
al suono di una musica che non udite –
e l’acqua precipita in fuga
con le valigie
affardellate dei nostri tesori –
pifferaio di Hamelin
che non si volta a guardare
il vuoto e la devastazione,
e nulla sa di ciò che porta,
di ciò che lascia.

 

(foto di Gabriella Mongardi)