I poeti di Wakefield, Viv Longley

Wakefield One 30.8.14

(SILVIA PIO, a cura di)

Viv Longley è presente nell’antologia inglese del gemellaggio poetico “Da Terre a Terre” con la poesia I Share my Kitchen with Many Spirits, che è stata tradotta in italiano per il reading dalla nuora dell’autrice, Matilda Koroveshi.
Viv ha inviato a Margutte un’altra poesia e questo intervento:
«Faccio parte degli Agbrigg Writers [gruppo di scrittura seguito da John Clarke NdR] da tre anni, o forse quattro. Sì, penso quattro. John è fantastico come insegnante e animatore per qualcuno come me che ricava piacere profondo e catarsi dalla scrittura e che ha bisogno di un nuovo spunto o un nuovo modo per esprimere le idee. Mi piace anche la compagnia di persone che mi somigliano e ho intrecciato buone amicizie.
All’inizio non è stato facile mettere insieme un gruppo: eravamo solo sette durante i diciotto mesi insieme a Gareth Durasow, un altro poeta e scrittore pieno di talento. Siamo riusciti ad ottenere alcune sovvenzioni che ci hanno permesso di andare avanti, ed ora il gruppo si compone di venti iscritti, con una presenza media agli incontri di circa quindici (dipende dagli impegni di ognuno). L’età media è superiore ai 60! Abbiamo una giovane di 24 anni, che è incredibilmente brava quando si tratta di canzoni, ed anche alcuni giovincelli di cinquant’anni. Il più vecchio ha circa 85 anni.
Ci piace avere un progetto, vedere le nostre cose stampate e ascoltate. I nostri giovedì sono anche resi gustosi dalle visite di poeti ed autori locali.
Questa collaborazione con i poeti Margutte è davvero interessante, che possa prosperare a lungo».

Viv Longley and Silvia Pio at the Reading in Wakefield

Viv Longley e Silvia Pio al Reading in Wakefield

Condivido la mia cucina con molti spiriti.

La mia cucina mi piace.

Ho sempre sbattuto le uova nella ciotola bianca con l’esterno giallo.
Non tocco mai la ciotola di coccio di nonna Mason Cash.
Io uso il cucchiaio dei bambini con l’orso dipinto
per godere il mio yogurt e rigirarmelo in bocca.
Al coltello da pane di mia mamma piace tagliare fette curve
che stanno male con qualsiasi ripieno.

Eliza Acton è ancora usato dai miei scaffali
“Prendete una vescica di pecora, una lamella di avena.
e delle frattaglie di maiale”

Poi, naturalmente, ci sono le ricette di mia nonna
con il bordo scuro di carta fragile
da maneggiare con cura.

Condivido la mia cucina con molti spiriti.

(traduzione di Matilda Koroveshi)

***

Maialini

Pensavo che nessuno mi vedesse.

Lui chiese perché usavo le forbici per tagliare il pane tostato.
Imbarazzata dal suo interesse, e poi dalla sua occhiata,
dissi.

Il mio tagliere ha due lati:
uno liscio, uno disegnato.
Le superfici si graffiano facilmente.
Preferisco il lato con i maialini.
Ma l’altro lato l’ho usato per le uova.
Quindi l’ho girato,
ci ho messo il pane,
ho preso le forbici per tagliare le fette a metà.

Vedi, non voglio graffiare i maialini.

(traduzione di Silvia Pio)

Da terre a terre, il gemellaggio continua
Da Terre a Terre
30/8/2014 Biblioteca di Wakefield, Wakefield One

I poeti di Wakefield

John I. Clarke:
Ogni traduzione è una nuova creazione
I figli di Mondovì
Poeti dal mondo

Jimmy Andrex:
La poesia è l’idea di qualcosa che viene ad essere dal nulla

Dedicato ai poeti di Wakefield