La poesia è una Panacea: Ali Znaidi e il potere curativo della parola poetica

Ali Znaidi's Experimental Ruminations

LESLIE MCBRIDE WILE E SILVIA PIO (a cura di)

Alcune informazioni biografiche.
Ali Znaidi (nato nel 1977) vive a Redeyef, Tunisia, dove insegna la lingua inglese. Si è laureato in Lettere e Studi anglo-americani nel 2002 all’Università di Sfax. Scrive poesia e si interessa di letteratura, lingue e traduzione letteraria. Ha scritto quattro raccolte: Experimental Ruminations (Fowlpox Press, 2012), Moon’s Cloth Embroidered with Poems (Origami Poems Project, 2012), Bye, Donna Summer! (Fowlpox Press, 2014), e Taste of the Edge (Kind of A Hurricane Press, 2014).
aliznaidi.blogspot.com.

Come e quando si è avvicinato alla poesia?
Ho iniziato a scrivere presto in arabo, che è la mia lingua madre. Ho cominciato scribacchiando su taccuini. Quando sono andato all’università ho cominciato a scrivere in inglese.

Mi piace la poesia quando trasforma un linguaggio grezzo e ordinario in qualcosa di sublime. Mi sforzo sempre perché questo succeda. Mi piacere fare poesia partendo da cose semplici, come una giro di frase interessante o una parola che attira l’attenzione. Li uso come catalizzatori per qualcosa di più profondo.

Ci parli delle sue attività poetiche, collaborazioni e pubblicazioni.
Essere Tunisino che scrive in inglese e che vive in una piccola cittadina del sud rende le mie attività piuttosto scarse. Un poeta in Tunisia che scrive in inglese non trova con facilità editori disposti a pubblicarlo perché la maggioranza di questi pubblicano in arabo o francese.  Grazie a Internet ho la possibilità di essere pubblicato in più di cento riviste internazionali da quando ho iniziato a inviare le mie poesie nel marzo 2012, il che è davvero un bel traguardo (e un record, se mi è permesso dirlo), specialmente nel mio caso di non madrelingua inglese.

Alcune delle mie opere poetiche e visuali sono state recentemente pubblicate in Sukoon Magazine (Dubai/Beirut), compostxt (Italia), The New Post-literate: A Gallery of Asemic Writing (USA), Internet Poetry (USA), The Camel Saloon (USA), On Barcelona (USA), eexxiitt (Italia) Verse Kraken (UK), Uut Poetry (USA), Zoomoozophone Review (USA), Zouch Magazine (USA/Canada), Indian Review (India). Inoltre il mio libretto di poesie Taste of the Edge è stato pubblicato da Barometric Pressures [che fa parte di Kind of a Hurricane Press] negli USA nell’Aprile 2014. la giuria del Premio internazionale Capoliveri Haiku 2013 (Italia) ha selezionato i miei haiku ispirati all’Isola d’Elba e li ha inclusi nell’antologia del 2014.

Sto lavorando su alcune poesie a proposito di Saffo e spero di scriverne molte su questa grande poetessa, se la vita e l’energia lo permette. Sto anche cercando di pubblicare i miei racconti.

Che cos’è per lei la poesia?
Credo fermamente nel potere curativo della parola poetica, quindi per me la poesia è una panacea. È linguaggio caricato di medicina. Scrivo poesia per curare le mie ferite e per alleviare il dolore. Ogni parola in una poesia funziona come una pillola per una parte rotta di me. Ogni parola in una poesia serve come un’iniezione per rinvigorire una cellula morta. Senza poesia, perdo controllo di me stesso. Non sto esagerando: io posso dire di respirare poesia. Ecco perché temporeggiare mi rende ansioso e perplesso, ma la parte migliore della scrittura è quando sei bloccato e improvvisamente le parole zampillano dal cervello. È davvero una sensazione dolcissima che somiglia a quando vieni liberato da un grosso peso. Poi, la capacità di manovrare le parole è rilassante, placa davvero la tensione dei nervi. C’è un uccello in gabbia dentro di me, sbatte le ali ad ogni parole che scrivo. Insomma, scrivere poesia è liberatorio.

Inoltre la gioia pura di venire pubblicato ha il suo fascino. Vedere le tue parole stampate che raggiungono il lettore rende la giornata del poeta degna di essere vissuta.

La poesia “lingua franca,” è inedita. Queste sono le prime traduzioni italiane delle sue poesie.

ali-znaidi-headshot-final

lingua franca

tra le crepe della caverna
fremiti di luce sottile inchiodano
la bara della disperazione
non è difficile analizzare i segreti delle catacombe
dove matasse contorte di luce diventano
inni linguistici
anche se la gente fa finta di ignorare la speranza,
[alla fine] la sua luce funziona da
lingua franca.

***

Questa potrebbe essere magia

Questo potrebbe essere un esperimento
che rimedia alle cicatrici.
Questo potrebbe essere un bisturi
che eviscera i residui del dolore.
Questa potrebbe essere una orribile maschera di creta verde
che nasconde il sole fugace.
Questo potrebbe essere un dito soffice come una piuma
che è capace di illuminare una stanza tetra.

(“This Could Be Magic” è stata pubblicata in Horror Sleaze Trash.) http://www.horrorsleazetrash.com/poetry/ali-znaidi/
***

Nulla può essere nascosto

ogni arancia sul ramo smosso rabbrividisce
tutte le volte che ne cogli una
la nudità ti alletta verso la claustrofobia
in una gabbia piena di tende
è futile nascondersi perché gli occhi dei paparazzi
sono dappertutto, & ti inseguiranno
anche se non sei una celebrità
& non dimenticare che con ogni smania
gratti la pelle finché lasci
le ossa esposte,
come la scorza rimossa rivela
l’interno polposo
di un’arancia

(“Nothing Can Be Hidden” è stata pubblicata in The Fat City Review.)
http://fatcityreview.com/nothing-can-be-hidden-ali-znaidi/

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Garofani resistenti

Ho staccano un’altra pagina di calendario
Una triste pagina come questo mattino desolato
Un mattino sfigurato senza sole
Un mattino che olezzava di talismani allucinatori
Un mattino che era ricamato appena
con aloni sfumati
Sospiri scendevano e boccheggiavano
sulla mia voce
Non avevo altra scelta che aprire la finestra
& ammirare i garofani rossi
che resistevano a questo vuoto
nell’ombelico del giardino

(“Resistant Carnations” è stata pubblicata in Verse Land.)
http://original-writer.com/gettingpoetrypublished42ali

Traduzione di Silvia Pio

Il 27 marzo 2015 Ali Znaidi ha vinto il Premio speciale “Poesia dei Popoli” nell’ambito della 24a edizione del  Premio internazionale Centro Giovani e Poesia-Triuggio e la poesia vincitrice  “Resistant Carnations” è stata pubblicata nell’Antologia del Premio internazionale Centro giovani e poesia Triuggio.