Poeti del mondo, Vinko Kalinic, Croazia

copertina

Vinko Kalinić è nato nel 1974 a Split (Spalato), Croazia. È scrittore, giornalista e attivista dei diritti umani. Discende da una famiglia di pescatori di Komiža,  nell’isola di Vis, dove vive. ha scritto cinque libri di poesia e le sue poesie sono state tradotte in varie lingue e pubblicate in tutto il mondo. È redattore del portale internet “La mia isola di Vis”, dedicato alla vita sull’isola e alla cultura mediterranea. Scrive giornalmente un diario poetico su Facebook.

http://vinkokalinic.blogspot.com/

Copertina di “Gospa od juga i druge pjesme – Madonna of Scirocco and other poems”, 2011

Copertina di “Gospa od juga i druge pjesme – Madonna of Scirocco and other poems”, 2011

Metà canzone

Mi sono svegliato questa mattina con mezza canzone nella mia testa
mi ricordo, ho sognato te: sì, quelle erano le tue labbra
e le mani, e il naso, le orecchie – e potrei scrivere una canzone
una canzone alquanto terribile, dignitosa ed affascinante
ad esempio di un uomo morto nel sonno, baciandoti
ma io non so come riversare i tuoi occhi nelle parole
questi occhi terribili che mi fanno dividere sempre in due
io che morirei per loro
io che morirei senza di loro
occhi, dinanzi ai quali nessuna canzone
sarà mai cantata fino alla fine.

***

Mio Dio

Quando ti cerco
io mi allontano
da tutte le regole
usanze
leggi e formati
perché li han creati
con la propria paura
i vigliacchi

Quando ti cerco
io non temo
l’inferno
la vendetta o la punizione
e non tratto
per la salvezza
della mia anima
se son sicuro
in qualcosa
allora so
sei tu che siedi
dell’altra parte dell’inquietudine

Quando ti cerco
io non rifletto
su cosa appartiene a chi
su chi fu prima
o chi fu dopo
o chi ti conosce
secondo quale racconto

Quando ti cerco
mi siedo nel parco
sulla panchina
o sulla pietra spoglia
indifferentemente
ovunque io sia
ed origlio
il flusso della vita

Quando ti cerco
mi mischio
tra la gente
li osservo
sfogliando
i loro volti
grandi
tenui
insoliti
usuali
superficiali
profondi
offuscati
chiari
reali
fasulli
tutti i nostri segreti
sono incisi lì
tutti i nostri misteri
son nascosti lì
capovolgo le loro ombre
ognuno nasconde
un credo
osservo
le loro rughe
le quali nascondono
delusioni
le sfoglio
le leggo
come sottili
pagine
di qualche libro
sacro

Quando ti cerco
trovo sempre
un migliaio delle
Tue immagini
e sei sempre
originalmente uguale
unico
comune

Quando Ti cerco
non cerco la risposta
non esiste il destino
sigillato
in ciascuno di noi
sono piantati
il destino
e la salvezza
ognuno di noi è creato
per essere
artefice
delle proprie cadute
e risalite
le verità più grandi
si nascondono
nei dettagli

Quando ti cerco
io cerco
soltanto
una nuova
possibilità
l’occasione
e la ragione
per dare alla vita un senso
all’assurdità
per creare dal niente
qualcosa
per poterti
essere
simile
e poter compiere
la missione

Quando ti cerco
desidero soltanto
che la purezza
di questo foglio bianco
che mi hai donato
rimanga
sempre
perfettamente
pulita
senza né il mio
né altrui
sangue

Quando ti cerco
so
di non essere
solo
nonostante
io sia
unico
e singolare

Quando ti cerco
io cerco qualcuno
a cui dedicare tutto me stesso
per poter rinascere
nuovo
e poi
quando non ci sei
so
tu sei quella Luce
impeccabile
all’inizio ed alla fine
del viaggio
il pensiero caldo
che affettuosamente
riscalda
da tutte le parti
del mondo
ed è inutile l’impegno
dei mercenari
del tuo
corpo fermo
che sul mercato
rivendono
le anime vive
Io so
il mio Signore
non si compra
nemmeno si vende

Quando Ti cerco
io ti conosco
sei sempre
qualcun’altro
differente
mille nomi
ti ha attribuito
la gente
ognuno prega
e ognuno bestemmia
a modo tutto suo
ma so che esisti
ci sei
sei la ragione
della mia desolazione
della mia allegria
proprio come questa
ansia
reale
come questa speranza
scritta
nel segreto
della mia anima.

***

Della forza bruta

Lei era ed io ero. Secondo la logica dei numeri eravamo in due, eppure eravamo uno. Quando lei sparì, di quest’uno rimase la mia metà. In quella metà di nuovo, metà era lei, metà ero io. Io che sono tutto intero lei. Lei che quando c’è mi rende talmente divisibile che non mi calcolo più. Quando non c’è, c’è solo il vuoto ed è come se non ci fossi. E così, tra noi trema l’universo a causa della forza bruta che chiamiamo amore.

© Vinko Kalinic (traduzione in italiano fornita dall’autore)