L’oltranza, eccesso di ossessione

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FRANCESCO ELIOS COVIELLO

Travidi un giorno bianco, lo cambiai
lo resi spada e amazzone, ne affondai
le dita nella fiamma setosa e carni
di stanza lì, non ebbi paura, la ferii.
Poi mi ritrassi, guardai l’ora, aprii le scatole
attesi ancora un po’, che fosse pronto, fosse caldo
il caffè al civico nero alluminio vetro infrangibile
tracciai due linee granulari, compatte
svogliate doglie di una carta. Limite
d’ora, martedì d’incenso dove mi chiami
dove mi porti che hai da solo un sacco
di vernice, la vita stretta al muro
dei rancori e delle piogge, inverti
le linee, muovi il coraggio affollato, scrivi
le tue iniziali sul foglio di plastica.
Solo il cosmo ha speso abbastanza.

*

Un mese è passato e sono ancora con un cuore
a scaglie. L’ho avvistato sul clivo l’ho snodato
per chili e chili di puerpere e sbatte sbatte
gli infissi piegati il metallo corrugato, il bianco
firmamento che ha pescato i boccioli fermi su
scacchiere plance disoneste ma necessarie. È l’unica
cosa sondabile con gli occhi e disordini seduti come
me ce ne sono a truppe. Si agitano prendono ordini
come libecci o colli di bottiglia strane parole
accenti personalissimi su gole di sguardi golosi
rotondi abbondanti gioielli al posto degli occhi e tornanti
deserti ma ugualmente abitabili. A volte accade
di non sapere la strada, che la lama nel petto
faccia male di meno e certo permesso si deriva
dai canti. Distrai le mandrie dei sogni primini,
dividi le acque dai passi, suda, alza i cortili.

Francesco Elios Coviello, L’oltranza, RPlibri 2022

C’è una continua stasi verticale, un’onda magnetica, sottile eppure melliflua, in questa raccolta d’esordio di Francesco Elios Coviello, dal suggestivo titolo L’oltranza. E titolo non fu mai più azzeccato, dato che, leggendo l’intero lavoro, si ha come la percezione che il giovane autore barese proceda per esasperazione, per un eccesso di ossessione (qui sempre necessaria e mai accessoria) e dunque per una sorta di espiazione spirituale tramite la parola stessa della poesia. Ed è questa una poesia densa, che risulta sgangherarsi per dirsi al mondo, in quel mondo visto sempre di sbieco, quasi liturgicamente rivolto verso un assente che però è pregno di segni vitali, di echi e suggestioni sia terrene che metafisiche e astrali. […]

Dalla prefazione di Antonio Bux 

Notizie biografiche
Francesco Elios Coviello è nato a Bari nel 1994. Suoi scritti, di argomento letterario e musicale, sono apparsi su alcune riviste di settore. L’oltranza è la sua opera prima.