Il foglio di conto di Viv Longley

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VIV LONGLEY

Tessuto cicatrizzato

Mamma lo aveva detto che sarei caduta dal triciclo
andando alla carica giù dal frutteto,
facendo finta di essere un cavallo.
Non sono riuscita a galoppare intorno al recinto, e
sono caduta nelle ortiche.

La mia pelle si ricorda.

A volte vado a toccare
il bianco del tessuto morto
dove il ginocchio si piega.
Ha rilievi da entrambe le parti, ma
nessuna sensibilità.

Mi avrebbero dovuto dare i punti.

Ci sono altre cicatrici dentro.
Non era nulla, mi hanno detto,
erano crudeli per fare del bene.
Ma la cicatrice dentro ha ancora
sensibilità.

Mi avrebbero dovuto dare i punti.

*

A volte capita

Ho coperto la sua carrozzina.
Lei ha smesso di piangere.
Era per via della luce.

Eravamo all’ospedale.
Il neurologo questa volta.
“A volte capita”
Tutto quello che ha detto.

Lo sviluppo del cervello
prende una piccola deviazione
poi va a finire
in un luogo di confusione.

Ho staccato gli occhi
Allora… cosa fare.
I manuali non dicevano niente di utile
sullo sviluppo di un bambino
così diverso.

La Bibbia dice tutto,
e anche John Lennon.
Abbiamo avuto istruzioni.
Tutto quello che conta
è l’amore.

Allora è ciò che abbiamo fatto.
Ha reso la vita facile
Non cercare di capire.
Beh … non troppo.
Occupatene soltanto.

Anche lei se ne occupa.
Una vita di concentrazioni semplici.
Un’abbondante amore per l’essere vivi
e per quello che offre.

Lei tollera le nostre complessità,
il modo in cui ci dimeniamo
con manovre impacciate
per farcela con i pezzi più incasinati.
Lei emana fulgore.
Ci insegna
a vivere.

*

Fibonacci mi rende felice

Guarda come i girasoli crescono -
È il tempo che scorre.
La fioritura si espande dal centro,
ciascuna giovane infiorescenza si muove
pigra verso lo spazio vuoto più vicino.

Quindi una sequenza di Fibonacci con
con spirali sovrapposte si forma -
In qualsiasi modo la guardi.

I cactus fanno lo stesso.
Semplice.
Magico.

Non penso a questo
Mentre guido
Nel luccicante mezzogiorno mediterraneo,
con il tettuccio aperto,
il cappello fermato da una sciarpa di seta.
Vedo i campi con le facce
dei girasoli accesi
che pulsano energia da predatori.

Dubito che a Fibonacci importasse.
Così occupato con l’aritmetica del commercio
e i problemi della riproduzione dei conigli.

L’uomo,
braccio muscoloso poggiato sulla leva del cambio,
si guarda attorno
urlando verso lo scirocco contrario
Fibonacci – mai sentito nominare.

Io risucchio il profumo del mio uomo
Che non ha mai sentito nominare
Fibonacci.

Chisseneimporta.

Viv Longley, Tally Sheet, Currock Press 2022

(Traduzione di Silvia Pio)

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Viv Longley scrive poesie da molti anni. In questo volume ripercorre la sua vita fino a raggiungere quasi l’età che aveva quando è stata scattata la foto qui sopra, con una Box Brownie nel 1948. Ha sempre scritto, ma ora nella sua ottava decade di vita riflette su alcuni eventi che l’hanno formata. La sua scrittura è migliorata in seguito al conseguimento della laura in scrittura creativa presso la Open University (2019 – 2021) e all’aiuto di John I. Clarke, un grande poeta inglese, le cui opere sono presenti su Margutte.

Questo è il link per l’acquisto del volume: https://www.currockpress.com/vivstallysheet.html

(Traduzione di Silvia Pio)

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