L’eredità per le generazioni future

La famiglia nel 2000

La famiglia nel 2000

SILVIA PIO

Mio padre, mio nonno e mio bisnonno sono nati nella cascina che si trova nella località di Mango (nelle Langhe) chiamata Prassotere. Infatti ho intitolato questo libretto, che raccoglie la storia della mia famiglia, I Pio di Prassotere.
I Pio sono una famiglia antica: ci sono notizie a Mango a partire dal 1595. I ‘miei’ Pio sono una famiglia contadina, numerosa come si può vedere dalla foto di copertina, che ha attraversato gli avvenimenti del secolo scorso come ogni famiglia contadina di Langa. La sua storia testimonia la vita e la metamorfosi del mondo contadino, e per questo può attirare l’interesse anche di chi non ci conosce ma conosce la nostra terra. Di chi sa che le storie minori concorrono a far parte del grande tessuto della Storia con la lettera maiuscola.

Le fonti scritte della mia ricerca sono state, in primo luogo, un documento manoscritto che mio nonno, Bartolomeo Pio, ha lasciato alla famiglia, una memoria che racconta di suo padre e suo nonno (quest’ultimo nato quasi cento anni prima di Bartolomeo) e che ho riportato integralmente nel libretto. Questa memoria termina con la speranza del nonno in “una dinastica leggendaria”, e questa frase è diventata il sottotitolo della mia pubblicazione.
Altra fonte è un libretto intitolato La mia vita da contadino scritto da mio zio Giancarlo Pio prima di morire nel 2015 e pubblicato dall’Associazione Arvangia. Questo libro ha ottenuto il riconoscimento “Reis Encreuse – libro che cammina”.
Nella dedica lo zio dice che i suoi ricordi erano anche quelli di mio padre, di 14 anni più vecchio e allora già mancato.
Inoltre mia zia Maria mi ha anche consegnato alcuni appunti che ha preso riguardo a quanto diceva sua madre, mia nonna, sui Pio che aveva conosciuto e sulla sua propria famiglia, gli Stella di Neviglie.
Altre fonti sono state anche degli articoli di giornale, scritti da mio nonno o che riguardavano il periodo in cui è stato sindaco, dal 1971 al ’75

La voglia di recuperare la storia della famiglia Pio mi è venuta quando è mancata mia mamma nel 2017. Come molti sanno, quando vengono a mancare i genitori (mio padre era già morto da anni) ci si ritrova soli a testimoniare quanto è avvenuto nel passato e si inizia a pensare di lasciare in eredità almeno il racconto di quanto si è vissuto.
Ho cominciato quindi sfogliando delle foto di famiglia, alcune anche molto vecchie, e altre, più recenti, che ritraggono me e i primi cugini da piccoli. Molte di queste foto sono riportate nel libro. Da lì è nata l’ispirazione per raccogliere in primo luogo i miei ricordi e poi, attraverso le foto, gli scritti del nonno e dello zio, raccogliere i ricordi di chi era venuto prima di me.
Ho parlato a lungo con gli zii rimasti e con un cugino di mio padre, ho scritto e riscritto, ho cercato di mettere insieme un puzzle con molti pezzi mancanti e altri parecchio sbiaditi.
Non è stato facile, soprattutto per il bagaglio di emozioni, spesso dolorose, che un lavoro del genere comporta.

La famiglia a metà anni 30

La famiglia a metà anni 30

Tornando al mio lavoro, senza seguire un ordine strettamente cronologico, ho cercato di raccontare gli episodi, i ricordi. Di ricostruire, soprattutto meditando sulle foto, la vita interiore di quelle persone: un compito impossibile se non avessi sentito di appartenere alla stessa razza, di avere lo stesso sangue. Mi sono accorta che loro vivevano in me, ed io ero parte di loro.

La famiglia, per come vanno le cose adesso, dopo essere cresciuta in modo esponenziale nella mia generazione, si è fermata e comprende ora alcuni giovani e giovanissimi, dei quali solo sette portano attualmente il cognome antico.
È a questi giovani che è diretto il libro: “per quelli che non ricordano i nonni e i bisnonni o che non li hanno mai conosciuti, che perdono il conto dei componenti della famiglia o il conto non sanno proprio farlo.” Questa è l’unica eredità che la famiglia può lasciare loro.

E per terminare cito una poesia di Christian Tito, che chiude la mia introduzione:

“Così chiedo agli avi i futuri codici
per attraversarla senza perdere niente questa nostra vita
per mettere in mio figlio e in tutti i figli
una traccia di senso possibile, un amore, una passione
per non perdermi pur perdendo continuamente
…”
Christian Tito (Da “Ai nuovi nati”, ed. I fiori di torchio 2016)

I Pio di Prassotere, una dinastia leggendaria di Silvia Pio (Editrice Impressioni Grafiche, Acqui Terme 2022).

Recensione di Gabriella Mongardi su Margutte.

Il libro è stato presentato il 6 maggio ad Alba presso l’associazione Alec e verrà presentato al paese dove la famiglia ha avuto origine, Mango, domenica 12 giugno alle ore 17 presso l’associazione Manganum.
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