Partiture di pelle di Mattia Cattaneo

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Dalla prefazione di Maria Concetti Giorgi

Partiture di pelle, titolo del libro di poesie di Mattia Cattaneo, è un viaggio dentro la profondità del respiro, primo intenso atto di vita. A volte è un respiro che lascia pause, a volte è un respiro circolare. Flusso di aria continuo, non c’è interruzione nell’amore tra una madre e un figlio, le poesie di questa raccolta, consolidano dunque, un’unione di tenerezza profonda. I versi di Mattia Cattaneo sono aria che entra nei polmoni e li dilata, ci troviamo davanti a una genesi, un processo di formazione, di costruzione dell’io. [...]  Il corpo di una madre che soffre, è il pane quotidiano spezzato, la forma d’amore per eccellenza che si dona. Per dare significato alla sofferenza, Mattia Cattaneo cerca la sacralità dentro a una tristezza che turba e destabilizza. Il dolore personale, umano, si spande all’interno di un dolore più grande, così pervasivo, che riguarda tutti. La morte di una madre è la pausa, il distacco, lo stallo; perossimoro, un’aria immobile. In molti versi, l’aria che si respira è l’abbandono, la fatica di continuare a vivere cercando sempre quella bellezza che non si può quantificare o misurare o calibrare, se non nella sfera dei sentimenti. Un’aria di abbandono che modifica il suono delle labbra e lo rende duro. [...]

da Partiture di pelle (Architetti delle parole Edizioni 2021)

è ora
di tornare
in quest’aria di abbandono,
tra labbra dure
che suonano male
e ad accarezzare il mare
non ho che poche,
piccole,
mani

resterò
sul greto
dove l’acqua ruota
nel dorso d’un pianto

t’ho
vista allungare la notte.

*

cadono a stento
le mani,
nei riflessi di brace
di sere soffiate,
strade
che sembrano sfinite
a oltranza curano i passi

spalanco porte
dalla casa materna
per appoggiarvi la fronte:

tu vedi dal tramonto
che dissangua.

*

qui
non sono mai stato
eppure ti chiamo casa
da queste persiane
intrise
di memoria sensoriale
luoghi
che sanno
come bruciare la sete.

Mattia Cattaneo (1988) è nato a Trescore Balneario (BG), abita a San Paolo d’Argon (BG) ed è laureato in Scienze della comunicazione. Poeta e scrittore, ha pubblicato alcune poesie presso una collana di poesia contemporanea edita da Pagine edizioni nel 2015. Ha tenuto alcuni laboratori teatrali per le scuole primarie. Collabora con l’attore e poeta Carlo Arrigoni in varie letture teatrali sulla shoah e la liberazione d’Italia: i due nel Novembre 2019 hanno dato vita alla loro associazione artistico-teatrale “Architetti delle Parole” portando in scena varie letture teatrali, in ultimo sull’artista Modigliani dal titolo “Modì, Maudit, Modigliani”. Ha pubblicato con Antologica Atelier Edizioni tre sillogi poetiche: “Dritto al cuore” (2016), “La luna e i suoi occhi” (2017) e “Tracce di me” (2018). Gestisce il gruppo Facebook “Circolare Poesia” e conduce una trasmissione radiofonica dedicata alla poesia sull’emittente bergamasca Pienneradio. A Dicembre 2021 è uscita la sua nuova raccolta poetica “Partiture di pelle”.

(A cura di Silvia Rosa)