Dieci poesie inedite di Emanuela Mannino

fuoco-camino-600x399

EMANUELA MANNINO

Libidine luna

È libidine di luna
la primavera che nasce
sui riflessi distratti
della tua pelle,
rime d’anima
baciate dai miei occhi.
In questa nicchia
di respiri caldi
ansima il vento
che invano fugge
poi si posa.

*

Alabastro

Parlavi come alabastro svelato
dal tempo atteso – moto d’ogni frutto
ignoto, nelle risacche del cuore
smunte parole brividi oscillanti
nodi scorsoi sopra balzi di glifi:
come eravamo potevamo poi.
Io ti parlo come un’eco d’altare
dal cielo al fango di queste mie mani
al cielo terra di questo domani.

*
Monofonia

Questa sera
è solo mia.
Il vento impagliato
scompiglia i capelli:
librarsi di profumi
solo miei
nella seduzione
di resine fresche
e di campi celesti.
Cieli d’astri soffusi,
puntellano sentieri imprevisti
concordanze oscure
al flauto dell’anima.
Ombre di asfalto labiale
distendono spirali di senso.
Mi accomodo sul divenire
avvolta dal buio-
monofonia di Luce.

*
Le tue dita

Le tue dita
preparano l’abbraccio.
Saremo luce
sino all’ultimo buio esploso.
Percorreremo
l’ubiquità degli angeli
sul filo della terra.
Terra
saremo
e vocazione di cielo.

*

Carni

Carni da macello,
tra infide dita egoiche
budelli di vie fuggitive
ossari di cuore
grassi crassi d’orgoglio gorgogliante
enfasi di libertà deliranti.
Esala il mare bianco-
stanco.

*

Spigoli

Spigoli di cuore amaro
grondano certezze cupe
sui solchi dell’attesa.
Rughe d’anima lesa.

*
Noia

Filano giorni bigi.
Sui tetti grigi,
una gatta bianca
miagola ai rufoli di piume
d’un piccione spento.
Il mondo finisce
in altri sbadigli
ed io mi chiudo
a ferro e fuoco.

*

Sguardi

Ci si guarda
da uno spioncino
l’occhio deraglia
la mente sferraglia
solfati di ruggine
in cunicoli di guerra.
Anime striscianti
nel balbettio biascicante
dell’arida terra.

*
Urge

Urge la pioggia
che lavi via il mare
dai basolati d’onde
gli sporchi inganni.
Urge la terra
che liberi i pori del mondo
e sfiati germogli di pianto.
Urge un canto di nuovo vento
che scivoli voci allo spazio
dipinti di incanto
sui rami del tempo.
Urge un valzer di tramonto lento
che alzi note di dolore spento
all’alba Santa madre scampanare.

*
Per la casa

Brucia il silenzio
in questa brace di mare
che brulica di vento e di sale.
Lo sguardo
sui tarocchi dell’orizzonte
intarsia le attese sognanti.
La luce sfila tegole di sogni
per la casa – che sempre
mi aspetta.

mannino-emanuela

Emanuela Mannino, docente di scuola Primaria, ha conseguito una Laurea in Psicologia (V.O.) e una Laurea in Scienze della Formazione Primaria.
Ha pubblicato con la casa editrice Ensemble la prima raccolta poetica “Sole Ribelle – Versi di bellezza e di resistenza” (2020) che racchiude poesie scritte nell’arco di un trentennio.  Ha pubblicato un racconto nell’antologia “Congiunti” – Edizioni Ensemble (2020) e un micro-romanzo nel collettivo “Tina-Storie della Grande Estinzione” (Aguaplano, 2020).  Sue poesie edite e inedite sono state pubblicate sulla Rivista Spiragli, nel sito web letterario Morel-Voci dall’Isola, sul blog cesim-marineo.blogspot.com.  Collabora, in qualità di redattrice, all’interno di Morel-Voci dall’Isola, alla sezione di poesia Scirocco.
Tra i contributi poetici reperibili sui canali You Tube: La Grande Poesia di Diego Luschi (letture, a cura di E. Mannino, di testi poetici di autori noti); Word and Music Net 18, di Giannino Balbis (lettura, a cura di E. Mannino, di una poesia tratta dalla raccolta poetica “Sole Ribelle-Versi di bellezza e di resistenza”). Una sua poesia è stata musicata e inserita all’interno del disco “Old Folk for new poets” (2021).

 

(QUI la presentazione di Giannino Balbis)