Ubiquità dell’immaginazione, poesie di Pietro Edoardo Mallegni

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PIETRO EDOARDO MALLEGNI

Solitudine

Non come arbusto,
in deserti di sale,
mi sento.

La presenza altrui,
in me, è una certezza.

Come ratto scappo,
tra schiere feline o
da rondine, mi trovo,
a migrar con giganti anatre.

Delle passioni, la carestia
ha creato questa era.
Il pensiero è morto.

Ubiquità dell’immaginazione
e deserti a domicilio.

Se solo, calasse il dubbio,
che l’uomo nel suo sfrenato
divenire, solo, trova
nuovi metodi, per la morte, assicurarsi.

*

Invisibile

Passeggia la sera,
nelle strade di mille città,
quel poco di anima che
mi è rimasto.

Elemosina, di un sentimento,
va chiedendo e, solo,
negl’occhi dei più disperati,
trova uno specchio,
dove non vedere il solito mostro.
Disturba come la solitudine,
dei vecchi clochard.
Non fa rumore.
Non guarda. Muta.
Non si vede.
Come la pietà,
di questo millennio.
Passeggiando vede le altre,
penzolare a corde appese,
dai grigi palazzi.
Segno che, oggi,
il sentimento
è punibile
con la morte.

Pietro Edoardo Mallegni, “Il nulla”, Europa Edizioni, 2020

Pietro Edoardo Mallegni nasce a Carrara (MS) il 1 luglio 1995. Nel 2013 pubblica la raccolta di poesie “Il dedalo in me” con la casa editrice Marco del Bucchia Editore; nel 2015 con la stessa casa editrice pubblica “Il dio Dada”, nel 2019 con la casa editrice Limina Mentis pubblica la raccolta “Neurocidip”; e nel 2020 con la casa editrice Europa Edizioni pubblica la raccolta dal titolo “Il nulla”.