La memoria dei luoghi in Giancarlo Pizzorno

Il porto di Savona, olio su tela, 1990

Il porto di Savona, olio su tela, 1990

SILVIA BOTTARO

Nell’ambito dell’iniziativa “Vetrine d’artista”, presso la Banca Carige, ex Carisa in corso Italia a Savona, dal 3 giugno al  2 luglio 2021 espone GIANCARLO  PIZZORNO.

Nativo di Cosseria (Savona),  ora vive e lavora a Torino. La sua lunga carriera artistica è sostanziata da una accurata formazione maturata attraverso la lezione di importanti pittori come Laura Beschi,  Carlo Leone Gallo, Eso Peluzzi e, si può considerare, allievo di Carlo Bossi. È vicino con sensibilità originale alla tradizione della pittura ligure ed, in particolare, savonese, in altre parole conosce bene e ripercorre con la sua vena artistica, i moduli, i paesaggi cari già alla Scuola dei Grigi di Carcare, con il loro cantore Anton Giulio Barrili, ossia la Val Bormida, le nevicate, l’ambiente collinare. Il Nostro riesce a cogliere l’armonia simbiotica che c’è tra l’uomo e la natura, sebbene ormai la modernità ha messo in crisi tale intento, anche estetico che consente la vita. Spesso nelle sue opere l’uomo non è presente ma si avverte la sua “orma”, la sfida antica e densa di significati che porta, anche,a  costruire in simbiosi con l’ambiente: nell’architettura sacra, per esempio Pizzorno avverte l’abbraccio tra natura e cultura ed esalta ciò con i suoi colori, con le sue prospettive. Tradizione, studio dal vero con meticolosità alla ricerca della luce migliore e del taglio compositivo adeguato lo portano a regalarci scorci della vecchia Savona, case di campagna, emozioni che corrono sul filo della memoria, accese da una tavolozza personalissima ed alquanto poetica, a volte, emozionante che cerca, mi pare di poter dire, di cogliere l’invisibile, la memoria dei luoghi e delle generazioni che li hanno vissuti. Echi dalla grande pittura dell’impressionismo francese (da Monet a Sisley) in quanto Pizzorno dipinge sempre “en plen air” e segue lo stesso soggetto durante il variare della luce, delle stagioni con trepida poesia, regalando emozioni, financo “racconti” che ormai sono “storia” di certi luoghi  (è il caso dell’imbarcazione del  “Costa del Sole” nel vecchio porto di Savona, ormai scomparso da decenni). È un “impaginatore”originale del paesaggio che meglio conosce con il grande rigore intellettuale di chi sa porsi domande, investigando le radici proprie dell’arte. Non a caso ha partecipato a numerose importanti mostre con riconoscimenti a livello sia nazionale che internazionale. Alcune sue opere sono state pubblicate sui cataloghi nazionali Bolaffi negli anni 1976-1978 ed avanguardie artistiche nel 2005.

Informazioni: Associazione “R.Aiolfi” no profit, Savona; mobile: 3356762773