House Concert

PeterPiek by Giorgio Violino

PAOLO BESSE’, JOLANDA MOLETTA. All’inizio del secolo scorso, quando guardare per ore uno schermo illuminato non era certo una consuetudine generale, ci si ritrovava la sera sotto un unico tetto tra famiglia, amici, vicini e viandanti  per condividere notizie, racconti e suoni da tutto il mondo. Musica da camera, da cascina e da salotto, una piccola orchestra come un fuoco o una tavola imbandita intorno a cui radunarsi.

Sembrano tempi lontani e sorpassati, ma è solo quello che alcuni schermi luminosi vorrebbero farci credere. L’House Concert é la soluzione ideale per organizzare un concerto a portata di artista, con pubblico e costi contenuti. La povertà di locali pronti a rischiare insieme alla band,  il disinteresse prevalente per una musica da scoprire, non già scoperta e digerita dai media, hanno reso il DIY la nuova frontiera.

Il 12 Novembre abbiamo assistito a un triplo House Concert in una location segreta, nei paraggi di Mondovì:

Brian Smith (Oregon) ha aperto la serata. Brian è in tour da oltre 15 mesi in Europa, viaggiando in treno con una chitarra, un’armonica e uno zaino grande quanto lui. Da un paio di mesi lo accompagna il suo batterista e amico d’infanzia Daniel, capace di rinchiudere cassa, rullante e crash in un’unica borsa. Il duo ha offerto 40 minuti di rock graffiante, una voce poeticamente punk, affine a quella di Tom Verlaine dei Television. Scrittore in erba, Brian approfitta delle pause tra i concerti per dedicarsi alla scrittura di un romanzo. Il connubio tra testi poetici, letteratura e musica rock rimandano, in accordo col cognome, a Patti Smith, ormai ospite assiduo dell’Italia e delle valli cuneesi.

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A seguire Peter Piek, polistrumentista, cantautore e pittore d’avanguardia di Leipzig (Germania). Instancabile girovago dal 2007 a oggi, ha suonato in tutta l’Europa, negli Stati Uniti e da qualche anno riscuote un imprevedibile successo in Cina. In duo col batterista svizzero Christian Schoenholzer presenta al suo quarto concerto monregalese il nuovo album “Cut Out the Dying Stuff”. Il concerto decolla fin dalla prima canzone “What About the Ladies”, e raggiunge un equilibrio impeccabile tra tecnica ed espressione con la ballata “Girona”, dedicata all’amata città catalana. Peter si alterna tra chitarra e pianoforte e canta con una voce fresca e velata di malinconia; Chris possiede un senso del tempo eccezionale, sia musicale che umoristico, e suona a mani nude un’anomala batteria da viaggio, congeniale ai brani ‘Minirock’ proposti dal duo.

PeterPiek by Giorgio Violino

Gli strumentali Athene Noctua (Cuneo), momentaneamente orfani del tastierista, riarrangiano in tempo reale le loro suites fantasmagoriche, a cavallo tra una sperimentazione progressive ‘d’epoca’ e una ricerca sonora che sfida i tempi, soprattutto quelli presenti. Al contempo raffinati e beffardi, il batterista Simone, il chitarrista Andrea e il bassista Cristiano chiudono la serata rivelandosi stranieri ed esportabili tanto quanto Brian e Peter. Chissà se la Cina è vicina anche a loro…

Athene Noctua by Giorgio Violino

Tutte le foto di Giorgio Violino – http://giorgioviolino.wordpress.com/

BRIAN SMITH http://themusicofbriansmith.com/music

PETER PIEK http://peterpiek.com

ATHENE NOCTUA http://www.athenenoctuapr.com