Una casa tutta per lei

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AA. VV.

A cura di Valeria Bianchi Mian e Emma Fenu

La casa è il mondo. È il fuori e il dentro, è lo spazio che contiene la gestazione del Sé, il luogo in cui i ricordi si stagliano come dipinti alle pareti. Ci sono storie che attraversano il tempo; ci sono prigioni dell’anima che hanno segnato la pelle, cicatrici che nessuna saponetta potrà mai cancellare. Ci sono asciugacapelli che silenziano il contesto. Ci sono barattoli stracolmi dei baci delle madri. Odori e profumi nelle cucine. Rumori e musiche. Bottiglie che tintinnano mille storie e antiche favole. C’è una culla e c’è un carillon che suona. Ci sono le fotografie che mostrano altre case e altre narrazioni. C’è un caminetto che pulsa come un cuore rosso al centro del tutto, come in un sogno degno di Alice nel Paese delle Meraviglie, quando l’anima si fa piccola e grande nell’ambiente. L’antologia raccoglie i racconti di 21 donne residenti in Italia e italiane espatriate; alcune di queste donne sono scrittrici professioniste, altre semplici appassionate di scrittura, ma tutte hanno voluto accogliere l’idea di far trasparire nella pagina scritta l’idea della dimora – la memoria delle stanze – con lo stesso impulso che spinge alla narrazione orale genuina e priva di artifizi. Tramite un susseguirsi di immagini e incursioni nel mondo del ricordo, le autrici svelano i segreti di un’anima in cerca di se stessa, ventre mai sazio di relazioni affettive, luogo sacro e profano che prende il nome di “casa”.

Quante case custodiamo nella nostra anima? Tra le case che amiamo c’è quella del desiderio, con le sue porte che aprono scenari nuovi, altri paesi, navi nei porti di altre città. “Abitare consapevolmente lo spazio del desiderio e, al contempo, della nostalgia, è il compimento del rito di passaggio che ci porta dall’infanzia all’età adulta. Evolviamo nel transito oltre lo zerbino e nel ritorno: welcome and good-bye, casa dolce casa. Studi all’estero, matrimonio, trasferimento e – memento mori – il momento in cui raggiungiamo l’ultimo talamo. Tutto ciò fa di noi creature in anima, collocate dentro un guscio permeabile. La casa simbolica è dunque il contenitore degli affetti ed è il vaso alchemico delle trasformazioni che ci conducono attraverso le diverse età della vita, mantenendoci in contatto con le radici che, volenti o nolenti, si snodano in connessioni immaginali, come volti nell’album di famiglia.” Tra le case dell’anima c’è la casa forno. “È un athanor alchemico che ci avvolge e protegge ma, allo stesso tempo, si rivela calderone che ci sputa fuori – adolescenti, giovani, adulti o mai veramente nati, perennemente nostalgici della prima dimora. È doppia, come l’utero che ci racchiuse e poi ci fece abitanti del mondo nel giorno della nostra nascita. Home. Sweet home. Or not. Se non te ne vai al giusto tempo, la giovinezza brucia in vecchiaia, senza trasformarsi mai in età adulta.” Scrive Gaston Bachelard: Non solo i nostri ricordi ma anche le nostre dimenticanze sono alloggiate; il nostro inconscio è alloggiato, la nostra anima è una dimora e, ricordandoci delle case e delle camere noi impariamo a dimorare in noi stessi. Le immagini della casa (ce ne accorgiamo fin da questo momento) procedono in due sensi: esse sono in noi così come noi siamo in esse.” (La poetica dello spazio, Dedalo, Bari, 1975) “Tanti cambiamenti accompagnano l’esistenza di ognuno di noi, traslochi da una rappresentazione di Sé all’altra, ed è un viaggio attraverso l’anima, un passaggio oltre le mura, di là dagli ostacoli che non bastano a fermarci. Comprendiamo, a volte, come occorra rinunciare a qualche antica credenza, ormai inadatta a raccontare chi siamo. Esistono però quegli oggetti che ci sono davvero cari, fondamentali, ai quali non rinunceremmo mai.” Di quegli oggetti e di quelle stanze raccontano le autrici di “Una casa tutta per lei”. 21 donne che rispolverano i ricordi delle loro nonne e madri e le voci del dire passato presente futuro, le carezze del dare matrilineare. “Cosa determina la scelta dei ricordi? È come essere al cinema. Clic! Quella sono io, che mangio i bignè, il giorno del mio compleanno. Clic! Sono passati due anni e io sono seduta in grembo alla nonna, che simula con molta solennità di ingozzarmi come un pollo, tra le mie risate quasi isteriche. Qualche lampo isolato… e, in mezzo, lunghi spazi vuoti, mesi interi, forse anni. Dov’ero? Cosa facevo? (…) La persona intera non la si conosce mai; al massimo riusciamo ad avere qualche folgorazione sull’uomo che è in noi. Per parte mia sono convinta che ci ricordiamo i momenti in cui si è manifestata la nostra vera personalità, il nostro Io più autentico.” Così scrive Agatha Christie nella sua autobiografia, “La mia vita”, citata da Valeria Bianchi Mian, curatrice dell’antologia insieme a Emma Fenu, nella prefazione. Questo Io autentico è un centro della personalità che va a toccare quel che Carl Gustav Jung chiama il Sé e ci comprende tutti, nel nostro tutto, e che non ci abbandona mai, se lo recuperiamo e teniamo con coscienza il filo del tempo. “Tra me e quella ragazzina solenne con i boccoli biondo-chiaro non c’è nessuna differenza. La dimora in cui risiede lo spirito cresce sviluppando istinti e propensioni, emozioni e capacità intellettive, ma io, la vera Agatha, sono sempre la stessa.” “Una casa tutta per lei” è una piccola antologia illustrata, un saggio con racconti sul senso della dimora.

LE CURATRICI

VALERIA BIANCHI MIAN, nata negli anni Settanta a Milano, oggi vive e lavora a Torino, ma sogna di trasferirsi al mare (prima o poi lo farà), guardando al di là del confine, verso la Francia e oltre. Nel frattempo, svolge il mestiere di psicoterapeuta con formazione in psicodramma, utilizzando metodologie creative nel condurre gruppi e laboratori con diverse utenze: bambini, adulti, anziani.

EMMA FENU, nata e cresciuta ad Alghero, ora vive a Copenhagen, dopo aver trascorso un periodo in Medio Oriente. Espatriata per necessità e poi per convinzione, attende una nuova destinazione per il 2019. Ha conseguito una laurea in Lettere e Filosofia e un dottorato in Scienze dei Sistemi Culturali. È studiosa di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia di genere; ha fondato e presiede un’associazione culturale, “Cultura al Femminile”, con rispettivi portale web e gruppo Facebook; collabora con recensioni, articoli e interviste per vari magazine; insegna lingua italiana agli stranieri; tiene corsi di scrittura creativa e di scrittura emotiva; organizza eventi culturali, workshop e presentazioni in tutta Italia e non solo; è attiva contro la violenza di genere.

LE AUTRICI

TANIA BOCCHINO, nata a Rivarolo Canavese. La sua casa è un mistero al confine del visibile e del vero. ELISABETTA CALABRESE, nata a Napoli, vive ad Arezzo. La sua casa è il ventre pulsante del Vesuvio. CATIA CAMILLINI, nata a Cervia, vive a Singapore. La sua casa è il suo cuore. MONICA COPPOLA, vive a Torino. Quando trova il posto giusto per lei, quella è la sua casa. FABIOLA FALCONE, nata a Peschiera del Garda, vive a Palma De Mallorca. La sua casa è dove splende il sole. ELENA FANELLI, nata a Milano, vive a Londra. La sua casa è il suo nido. ALTEA ALARYSSA GARDINI, vive a Ravenna. La sua casa è una tempesta di voci. FRANCESCA GNEMMI, nata a Novara. La sua casa è dove nasce il sorriso. LORIANA LUCCIARINI, nata a Roma, vive in provincia di Viterbo. La sua casa è la tana della Fenice. MARIA ANTONIETTA MACIOCCU, nata in Sardegna, vive a Torino. La sua casa è la custode delle memorie. MARIA LUISA MALERBA, nata in Puglia, vive a Barcellona. La sua casa è dove sta il mare. TATIANA MAZZOTTA MALME, nata in Piemonte, vive in Norvegia. La sua casa è al freddo. LISA MOLARO, nata a Udine. La sua casa è tutto ciò che la circonda. SERENA PONTORIERO, nata a Roma, vive a Parigi. La sua casa è dove si confezionano i sogni in filo di diamante. DEBORA RAVAIOLI, nata a Ravenna. La sua casa è lo spazio profondo. SILVIA ROSA, nata a Torino. La sua casa è il luogo degli affetti più cari. ELVIRA ROSSI, nata a Salerno, dove vive. La sua casa è dentro di lei. MARIA CRISTINA SFERRA, nata a Novara, vive a Milano. La sua casa è il bosco inaspettato. NADIA SPONZILLI, nata a Torino. La sua casa è l’acqua cristallina.