Ricordi. Latte e cereali

latte

LAURA BLENGINO

Latte bianco galleggia nel bicchiere. Il mio riflesso veleggia lì dentro.
Quando ancora era l’età del candore. Quando non c’erano preoccupazioni.
Quante mattine ho passato dietro al tazzone di latte. Quante note e motivetti mi hanno accompagnato in quelle colazioni. Quante volte ho immerso i cereali dentro, di tutti i tipi: classici, al cioccolato, al miele e al caramello. Quante volte ho sentito il gusto friabile se ammollato nel liquido, oppure croccante se mangiato così da solo. Così delicato in entrambi i casi. Una barchetta di fiocco di mais la getto in pasto al bianco. E ciascuna di essa la associo a un ricordo di quei momenti. La canzone “Mambo n.5”. Il disco di Lene Marlin. Le piccole litigate con mio fratello per che musica ascoltare: o la mia o la sua. Il cartone animato di Alvin Superstar che ogni tanto vedevo in queste occasioni.
E intanto il tempo crudele ha girato le sue lancette. Ora ho quasi 30 anni. Sono seduta in un bar. L’ultimo goccio di latte è finito. E con esso il passato. Vorrei subito ordinarne un altro, per rituffarmi indietro. Ma poi sono titubante. Così rimango nei miei 30 anni. Con una valigia interiore di emozioni.

Immagine “Milk Memories”, 2013, di Lorenzo Barberis